Tomori incognita, attesa Hancko: per la difesa Juve il più vicino è un altro

Il difensore del Milan piace sempre, non è semplice ma neanche impossibile nonostante tutto: Giuntoli prova a sbloccare la situazione
Tomori incognita, attesa Hancko: per la difesa Juve il più vicino è un altro© - Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO - Non è propriamente nebbia, quella che avvolge la scelta del difensore che la Juventus sta cercando per tappare le falle che si sono aperte in seguito agli infortuni di Bremer e di Cabal, ma l’orizzonte non è di quelli limpidi e chiari. Precisiamo: gli obiettivi là in fondo si riconoscono bene, in mezzo alla foschia delle trattative, ma quel che si rivela arduo da seguire sono le strade per arrivare alla meta, confuse come sono da ostacoli e da nuvole che appaiono e scompaiono a seconda dei momenti del mercato.

Araujo si allontana ma...

Per esempio: Ronald Araújo sembrava ormai vicinissimo al trasferimento a Torino con gradimento reciproco, complice anche la prossimità della scadenza di contratto (nel 2026) e la collaborazione con Andres Espinosa, uno dei suoi rappresentanti e anche colui che ha lavorato per portare Kolo Muani in bianconero. Solo che, tra le foschie del mercato, sono sbucati l’infortunio di Inigo Martinez e gli apprezzamenti di tutto il Barcellona (dal presidente Laporta fino al tecnico Flick) che, in sintonia, lo hanno definito “troppo importante per noi”. Affermazioni a cui è seguito il concreto addentellato del rinnovo di contratto (e chissà se anche la corte della Juventus non si sia rivelata funzionale, alla fine, per questo obiettivo). Accertato come la Juventus resti vigile sino a quando non sarà conclamata la definitiva impossibilità di arrivare al difensore ispano-uruguaiano, restano in piedi le altre piste.

 

 

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Juve, Tomori e Danso per la difesa

L’altalena quotidiana di notizie e umori, in questo momento porta in primo piano le candidature di Tomori e di Danso. I dialoghi con il Milan vanno avanti da tempo, anche perché a Motta piace la duttilità dell’anglo canadese, ma l’avvicendamento sulla panchina rossonera e, da ultimo, l’infortunio di Thiaw, hanno sparso sabbia nell’ingranaggio della trattativa. Che, però, non è tramontata anche perché la Juventus è disposta a inserire un adeguato riscatto al prestito. Meno accidentata, invece, la strada che porta a Kevin Danso perché il Lens non è pregiudizialmente contrario alla cessione del difensore austriaco, purché i bianconeri inseriscano un concreto diritto di riscatto a sostenere la formula del prestito. Danso era già stato molto vicino alla Serie A l’estate scorsa, quando il suo trasferimento alla Roma era cosa fatta, salvo poi la retromarcia giallorossa per un non meglio precisato problema emerso durante le visite mediche.

Danso, il dietrofront

Un dietrofront che irritò parecchio il club francese, sicuro dell’efficienza di Danso che, dopo uno stop a settembre, non ha più mostrato defaillance. Il fatto che la Juve lo abbia messo in lista per sistemare la difesa conferma come gli eventuali problemi fisici siano stati superati, anche perché va sempre tenuto conto di come alcune norme per l’idoneità siano più restrittive in Italia rispetto ad altri Paesi. Il nazionale austriaco piace per la capacità di muoversi in entrambe le zone della difesa centrale, tanto a destra quanto a sinistra, con una buona predisposizione alle chiusure preventive. E, insomma, nelle ultime ore è proprio il profilo dell’austriaco, quello che si staglia con maggiore nitidezza all’orizzonte del mercato bianconero. A quello immediato, di gennaio, almeno.

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Juve, Hancko è il preferito

Perché la prospettiva a più lungo respiro fa intravedere la sagoma di David Hancko. Il difensore slovacco è, si sa, il preferito di Giuntoli e dello staff tecnico bianconero, ma anche lui è sotto contratto con il Feyenoord che non ha intenzione di cederlo a gennaio. O, almeno, non finché sarà ancora in corsa per gli obiettivi di campionato e (difficile) di qualificazione Champions. Le indiscrezioni raccontano di come la Juventus abbia già un accordo con il giocatore per 2,5 milioni a stagione fino al 2029, ma lui non ha nessuna intenzione di spingere e di rischiare la rottura con il suo attuale club per accelerare la cessione: aspetterà giugno, a meno che la Juventus riesca ad accelerare di suo l’uscita. Non c’è dubbio, del resto, che Hancko sia il preferito dallo staff tecnico per via della sua duttilità che li permette di disimpegnarsi anche sulla fascia. Disasi del Chelsea va monitorato, ma resta defilato. Per ora.

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TORINO - Non è propriamente nebbia, quella che avvolge la scelta del difensore che la Juventus sta cercando per tappare le falle che si sono aperte in seguito agli infortuni di Bremer e di Cabal, ma l’orizzonte non è di quelli limpidi e chiari. Precisiamo: gli obiettivi là in fondo si riconoscono bene, in mezzo alla foschia delle trattative, ma quel che si rivela arduo da seguire sono le strade per arrivare alla meta, confuse come sono da ostacoli e da nuvole che appaiono e scompaiono a seconda dei momenti del mercato.

Araujo si allontana ma...

Per esempio: Ronald Araújo sembrava ormai vicinissimo al trasferimento a Torino con gradimento reciproco, complice anche la prossimità della scadenza di contratto (nel 2026) e la collaborazione con Andres Espinosa, uno dei suoi rappresentanti e anche colui che ha lavorato per portare Kolo Muani in bianconero. Solo che, tra le foschie del mercato, sono sbucati l’infortunio di Inigo Martinez e gli apprezzamenti di tutto il Barcellona (dal presidente Laporta fino al tecnico Flick) che, in sintonia, lo hanno definito “troppo importante per noi”. Affermazioni a cui è seguito il concreto addentellato del rinnovo di contratto (e chissà se anche la corte della Juventus non si sia rivelata funzionale, alla fine, per questo obiettivo). Accertato come la Juventus resti vigile sino a quando non sarà conclamata la definitiva impossibilità di arrivare al difensore ispano-uruguaiano, restano in piedi le altre piste.

 

 

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