Giuntoli a Londra, la squadra a Bruges: il futuro della Juventus può svoltare in questi giorni, tra partite determinanti per verificare i passi avanti e trattative che, sulla carta, disegnano una clamorosa rivoluzione d’inverno. Certo, è improbabile che tutti gli affari ai quali sta lavorando Giuntoli si chiudano con altrettanti accordi ma, anche solo per gioco, provate a immaginare una Juventus che cede Vlahovic, Cambiaso e Douglas Luiz e, oltre a Kolo Muani e Alberto Costa, metta dentro un paio di difensori, un centrocampista e un altro attaccante. Sì, messa giù così è roba da asta del fantacalcio, ma in questo momento la Juventus ascolta tutte le proposte di chi chiede suoi giocatori, alcune a malincuore (Cambiaso) pensando all’incasso, altre con meno rimpianti, perché in fondo sarebbero solo un anticipo di mosse da fare in estate, quando un’altra rivoluzione si consumerà sul serio.
Mercato estivo: quante letture...
E qui si apre il dibattito: al netto degli infortuni di Bremer e Cabal (che, peraltro, non sono stati ancora sostituiti) muoversi molto nel mercato invernale è segno di una campagna acquisti estiva incompleta e sbagliata o dimostra una certa reattività nel aggiustare la rotta per evitare l’iceberg di una mancata qualificazione Champions? La verità è che il mercato estivo della Juventus si presta a molteplici letture, perché ci sono dei giocatori che finora hanno deluso e, paradossalmente, sono quelli che sono costati di più (Koopmeiners e Douglas Luiz), ma ce ne sono altri che hanno sorpreso e si stanno rivalutando: Di Gregorio (18 milioni), Conceiçao (che costerebbe 30), Thuram (20) e Kalulu (20). Se almeno uno dei due campioni smarriti riuscisse a ritrovare se stesso (e sono pronto a scommettere su Koopmeiners), non si potrebbe definire un mercato fallimentare.