Pagelle Juve: Cambiaso timido, Douglas Luiz lezioso, Mbangula unica luce

Voti e giudizi della squadra bianconera dopo il pareggio di Champions contro il Brugge: Nico sbaglia il colpo del vantaggio, Koopmeiners non si accende mai

Dopo la vittoria contro il Milan, la Juve porta a casa l'ennesimo pareggio stagionale, questa volta in Champions League. Contro il Brugge, i bianconeri di Motta sono stati protagonisti di una prova incolore: un tiro in 85 minuti e tanti errori individuali. Una prestazione opaca che cancella ogni possibilità di passare il turno entrando nelle prime otto posizioni.


Champions, la Juve non è matematicamente qualificata agli spareggi: ecco perché

Di Gregorio 6 

Abile a non congelarsi nei lunghi momenti inattivi e a rivelarsi guizzante all’occorrenza, come quando in uscita fino al limite dell’area anticipa Jashari imbeccato in profondità o come quando in uscita bassa stoppa Talbi lanciato a rete. Ma che rischio su quell’appoggio troppo “pigro” per Savona…

 

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Savona 6

Il più fischiato delle Fiandre, per una presunta simulazione che induce Bastien a fermare una promettente ripartenza di marca belga in avvio. Sfoggia personalità a sufficienza per non farsi condizionare: solido, anche di testa. 

 

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Gatti 6.5

Impreciso in un paio d’uscite palla al piede, d’accordo, ma lavora bene di fisico e di posizione per dare sostanza al reparto difensivo. 

 

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Kalulu 6.5

Evoluzione dell’ormai consueto “tuttocampista” di mottiana memoria: partecipa alla prima impostazione, segue l’azione e, anche senza palla, si getta oltre la metà campo in pressione sul diretto avversario, con Locatelli a coprirgli le spalle. Essenziale, come d’abitudine. 

 

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Cambiaso 5.5 

Sarà la condizione atletica precaria, sarà la caviglia che di sottofondo dà noia, senza voler allargare il raggio alle voci di mercato che lo circondano, ma è distante anni luce dagli altissimi standard della prima parte della stagione. Timido in spinta, a tratti svagato nella giocata. 

 

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Koopmeiners 5

Svaria su tutto il fronte, si batte e si sbatte, ma è davvero troppo basico e leggibile nella giocata. E, nella ripresa, spreca una buona chance di testa da pochi metri. 

 

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McKennie (31’ st) 6 

Dà energia, se non altro. 

 

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Locatelli 6.5 

Novello stopper, si appiccica alla punta Jutgla dopo aver preso la targa ad Abraham sabato. Consueta prova di quantità e di qualità, soprattutto a livello difensivo. Unica sbavatura quando non riesce ad anticipare Nilsson nella ripresa. 

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Douglas Luiz 5

Dispensa giocate da spiaggia a Copacabana per provare a riscaldare l’ambiente, compreso il sombrero dopo doppio palleggio di spalla al limite dell’area. La successiva conclusione rovina però la poesia, così come il pallonetto - non impossibile - tentato dopo l’errore di Nico a porta sguarnita. 

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Thuram (31’ st) 6 

Aziona le leve con una bella ripartenza palla al piede. 

 

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Weah 5 

Ancora arrugginito, alla prima dall’inizio dopo oltre un mese: mai un guizzo o una sgasata, in compenso tanti e troppi appoggi sbagliati. 

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Conceiçao (20’ st) 6

 Subito un cioccolatino per la testa di Koop, ma poi poco in più. 

 

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Nico Gonzalez 5 

La prestazione è segnata inesorabilmente dal gol sbagliato, di fatto, a porta vuota, masticando un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in fondo al sacco. E dire che, nel primo tempo, era stato l’unico a tentare puntualmente la giocata di prima per velocizzare l’azione e soprendere i belgi… 

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Vlahovic (31’ st) 5.5 

Fuori dal gioco nel finale. 

 

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Mbangula 6.5

Esordio da titolare in Champions lì dove tutto era cominciato, nelle giovanili nemmeno troppo tempo fa, e per poco non scrive il lieto fine alla favola. Il controllo in corsa con cui salta Sabbe varrebbe un gol, ma Nico cestina. Tolto nel suo momento migliore. 

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Yildiz (20’ st) 6 

Un guizzo pericoloso, da sinistra, annotato sul taccuino. 

 

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All. Motta 5.5 

Difficile viaggiare a tutta birra (pure in Belgio…) quando arrivi dalle ottime prove con Atalanta e Milan e in vista del Napoli. Ma conta solo il presente e, a Bruges, la Juventus fa troppo poco per modere la qualificazione diretta agli ottavi. Per giunta con tanti cambi di qualità finalmente a disposizione…

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Dopo la vittoria contro il Milan, la Juve porta a casa l'ennesimo pareggio stagionale, questa volta in Champions League. Contro il Brugge, i bianconeri di Motta sono stati protagonisti di una prova incolore: un tiro in 85 minuti e tanti errori individuali. Una prestazione opaca che cancella ogni possibilità di passare il turno entrando nelle prime otto posizioni.


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Abile a non congelarsi nei lunghi momenti inattivi e a rivelarsi guizzante all’occorrenza, come quando in uscita fino al limite dell’area anticipa Jashari imbeccato in profondità o come quando in uscita bassa stoppa Talbi lanciato a rete. Ma che rischio su quell’appoggio troppo “pigro” per Savona…

 

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