Certe scelte di Motta restano un mistero: il centravanti Juve e altri perché

Per l’ennesima volta in stagione, la squadra bianconera non riesce ad avere continuità nelle vittorie

Thiago, perché la Juventus è di nuovo sparita? Perché sono di nuovo scomparsi lo spirito, l’aggressività, quell’intensità mostrati a Bergamo e contro il Milan? Perché è durata così poco l’illusione che la squadra avesse cambiato marcia? Sì, il Bruges è avversario sgradevole, spigoloso e in forma, ma ancora una volta il divario tecnico era troppo ampio per giustificare tutta questa fatica, questa enorme difficoltà a graffiare.

E perché giocare senza centravanti? È una scelta quanto meno eccentrica. Al netto di qualsiasi questione extracalcistica che riguardi Vlahovic e il suo contratto, non c’è bisogno di sbattere il muso contro la difesa bassa del Bruges per scoprire che con una punta centrale, forse, può essere più probabile fare gol. E si può discutere di tutto nel calcio e sostenere qualsiasi teoria, ma per pensare che Nico Gonzalez possa fare il 9 bisogna essere dei pazzi o vedere cose che noi umani non possiamo neanche immaginarci. Così com’è folle che la Juventus passi sei mesi con un solo centravanti di ruolo in rosa.

Koop smarrito, Thuram indispensabile

E perché questo accanimento terapeutico su Koopmeiners? All’olandese si è rotto il navigatore: viaggia spaesato in più zone del campo, lo sguardo di chi non trova punti di riferimento e, quindi, non può certo offrirne. Koopmeiners non è questo, però è chiaro che sta soffrendo e forse dovrebbe essere fermato. Tanto più che Thuram (ieri in panchina e messo in campo solo nell’ultimo quarto d’ora), è diventato indispensabile per il centrocampo della Juventus, essendo l’unico che garantisce qualche strappo in un centrocampo monomarcia nel quale Douglas Luiz dimostra grande tecnica, visione e sagacia calcistica, ma un ritmo da partita del cuore. A fine gennaio, del brasiliano si può ancora discutere, perché un certo modo di toccare il pallone e vedere gli spazi sono chiari segnali di un giocatore di livello, ma come è possibile che vada così piano? E non possono ancora essere gli strascichi dell’infortunio.

 

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I tanti misteri della Juve a Bruges

E perché, a fronte delle prestazioni di Koop e Douglas, il primo a uscire è Mbangula? Un ragazzo di 21 anni che non può sentire la fatica e che, fin lì, era stato l’unico a fare veramente paura al Bruges. Non è la prima volta che il più brillante della squadra sia il primo a uscire. Per carità, i cambi sono una prerogativa di chi ha la situazione sotto controllo e la consapevolezza della condizione di ogni singolo giocatore, ma certe scelte di Motta restano un mistero per chi guarda le partite della Juventus. E perché, a fine partita, Motta chiede di più agli attaccanti, accusando in modo abbastanza diretto tutto il reparto (tranne Mbangula... che però ha sostituito), se gli attaccanti non vengono messi nelle condizioni di tirare in porta da uno sviluppo del gioco troppo prudente, quasi timoroso, dalla trequarti in su? Sì, c’è stato qualche problema tecnico (vedi Nico che inciampa davanti alla porta sul cross perfetto di Mbangula), ma sembra più grave il problema tattico e l’atteggiamento collettivo della squadra quando attacca chi si difende basso come il Bruges. Per l’ennesima volta nella stagione, la Juventus non riesce a dare continuità a prestazioni e vittorie. Per la prima volta, però, non c’erano grossi problemi di organico. È questo che lascia nella gelida aria di Bruges un po’ troppi perché.

 

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Thiago, perché la Juventus è di nuovo sparita? Perché sono di nuovo scomparsi lo spirito, l’aggressività, quell’intensità mostrati a Bergamo e contro il Milan? Perché è durata così poco l’illusione che la squadra avesse cambiato marcia? Sì, il Bruges è avversario sgradevole, spigoloso e in forma, ma ancora una volta il divario tecnico era troppo ampio per giustificare tutta questa fatica, questa enorme difficoltà a graffiare.

E perché giocare senza centravanti? È una scelta quanto meno eccentrica. Al netto di qualsiasi questione extracalcistica che riguardi Vlahovic e il suo contratto, non c’è bisogno di sbattere il muso contro la difesa bassa del Bruges per scoprire che con una punta centrale, forse, può essere più probabile fare gol. E si può discutere di tutto nel calcio e sostenere qualsiasi teoria, ma per pensare che Nico Gonzalez possa fare il 9 bisogna essere dei pazzi o vedere cose che noi umani non possiamo neanche immaginarci. Così com’è folle che la Juventus passi sei mesi con un solo centravanti di ruolo in rosa.

Koop smarrito, Thuram indispensabile

E perché questo accanimento terapeutico su Koopmeiners? All’olandese si è rotto il navigatore: viaggia spaesato in più zone del campo, lo sguardo di chi non trova punti di riferimento e, quindi, non può certo offrirne. Koopmeiners non è questo, però è chiaro che sta soffrendo e forse dovrebbe essere fermato. Tanto più che Thuram (ieri in panchina e messo in campo solo nell’ultimo quarto d’ora), è diventato indispensabile per il centrocampo della Juventus, essendo l’unico che garantisce qualche strappo in un centrocampo monomarcia nel quale Douglas Luiz dimostra grande tecnica, visione e sagacia calcistica, ma un ritmo da partita del cuore. A fine gennaio, del brasiliano si può ancora discutere, perché un certo modo di toccare il pallone e vedere gli spazi sono chiari segnali di un giocatore di livello, ma come è possibile che vada così piano? E non possono ancora essere gli strascichi dell’infortunio.

 

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