L’ accuratezza, la profondità e la specificità con cui vengono raccolti oggi i dati nel calcio relegano sempre più in un ambito di colore la battuta secondo cui “La statistica è quella scienza per cui se una persona mangia un pollo e una niente, in media hanno mangiato mezzo pollo ciascuna”. Ciò non toglie che a incidere sui risultati ci siano anche fattori difficilmente inquadrabili statisticamente e che i numeri vadano comunque sempre contestualizzati e interpretati. Altrimenti non si spiega come la Juventus in Serie A abbia creato le stesse occasioni del Napoli - 32,6 expected gol, ovvero i gol attesi in base a numero e situazione dei tiri -, segnato solo un gol in meno - 34 contro 35 -, concesso più o meno le stesse occasioni alle avversarie - 18,5 xgol contro 17,7 - e subito solo 3 gol in più - 17 contro 14 - e tutto questo comporti i 13 punti di distacco a vantaggio degli azzurri che separeranno le due squadre dopodomani al fischio d’inizio della sfida del Maradona.
I numeri di Juve e Napoli
I dati citati indicano chiaramente, confermando quanto si nota vedendo le partite dei bianconeri, che la Juve crea poco: sesta con Napoli e Roma nella classifica degli xgol della Serie A del sito specializzato whoscored.com (ottava considerando la seconda cifra decimale). L’Inter e l’Atalanta, prima e seconda, hanno totalizzato rispettivamente 45,2 e 44,9 xgol. Crea poco e non concretizza molto di più, anche questo difetto abbastanza evidente all’osservazione: le reti realizzate sono 1,4 in più di quelle attese. Considerando che gli xgol sono un valore basato su statistiche medie, grandi attaccanti dovrebbero realizzare un numero di gol superiore e con un margine un po’ più ampio di quello bianconero. Fin qui il problema dell’incisività dell’attacco, da risolvere in compartecipazione da Thiago Motta - riuscendo a rendere più difficile da contrastare il possesso palla della Juve - e dai giocatori - sbagliando di meno in fase di rifinitura come di finalizzazione -. C’è poi l’altro problema, quello che balza all’occhio confrontando i dati con quelli del Napoli: la capacità di capitalizzare i gol. Limite che non dipende dalla fase difensiva: la squadra di Motta è terza per xgol concessi e seconda assieme all’Inter per gol subiti.