La differenza con il Napoli
La profonda differenza con il Napoli, e anche con le altre squadre che la precedono, sta nella capacità di capitalizzare i gol segnati in più rispetto a quelli subiti. L’incapacità di «chiudere la partita» una volta in vantaggio è stata spesso utilizzata, dallo stesso Motta, per spiegare i tanti pareggi subiti in rimonta dalla squadra bianconera. Ed è certamente un difetto della Juventus. Che però ne ha un altro dal quale sono invece libere le sue rivali: l’incapacità di vincere comunque anche buona parte delle partite che non riesce a chiudere. Se i 4 gol di vantaggio del Napoli nella differenza reti (+21 contro +17) si traducono in 13 punti di distacco in classifica è perché la squadra di Conte, grazie a concentrazione, determinazione, attenzione assolute dal primo all’ultimo secondo, riesce a portare a casa i tre punti anche quando non dilaga: delle 16 vittorie in campionato, 8 le ha ottenute con un gol di scarto. Il 50%.
Il confronto con le altre
La Juve ha ottenuto i tre punti con un gol di scarto solo in 2 delle 8 partite vinte, il 25% (e una delle due contro una Lazio in 10 dal 25’ del primo tempo). A confermare che questa incapacità di fare proprie le partite sofferte è un difetto bianconero, il confronto con le altre tre squadre in zona Champions: l’Inter ha ottenuto con un gol di scatro il 35,7% delle proprie vittorie, l’Atalanta il 38,5%, la Lazio addirittura il 58,3%. Difetto da correggere possibilmente in fretta: perché è difficile che la partita di sabato al Maradona non sia sul filo del rasoio.
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