Gol al debutto e cruciale come Zirkzee: la danza Kolo fa ballare Vlahovic

L’intesa potrà solo crescere, però il francese si è già inserito nel gioco: esordio subito titolare, con lui la Juve dipende meno da Dusan

Pronti, via, gol! Difficile chiedere di più a Kolo Muani alla sua prima in bianconero. Certo, serviva eccome la vittoria ma lui il suo lo ha fatto: una mezza palla sporca in piena area di rigore ed ecco la mezza girata a bucare Meret per il vantaggio a fine primo tempo, che la Juventus avrebbe dovuto gestire in maniera differente nella ripresa. Invece la Juve senza carattere ha poi aperto la strada alle truppe napoletane che hanno fatto il bello e il cattivo tempo trasformando il cielo grigio in una notte stellata. Se Kolo Muani è piaciuto non poco, chissà che effetto ha fatto la Juventus al suo cospetto. Il ragazzo era abituato a giocare nel Paris Saint Germain, squadra che a qualità e personalità non teme confronti quasi con nessuno.

Kolo Muani, compito alla Zirkzee

L’ultima vittoria in Champions League, ottenuta in casa contro il Manchester City dopo essere andato sotto per due a zero, ne è la prova piena. Per il momento Kolo ha parlato in campo, con una prova interessante non soltanto per il gol realizzato ma anche per come ha saputo interpretare il ruolo di terminale di riferimento, figura più che mai cruciale nel calcio di Thiago Motta. Del resto nel Bologna lo svolgeva al meglio un giocatore atipico come Zirkzee, che a qualità e caratteristiche è lontano e non poco da Vlahovic. Che non a caso ieri è rimasto in panchina a beneficio di Kolo Muani, sostituito poi nei dieci minuti finali.

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La partita di Kolo

Nei precedenti 80 il francese si è fatto notare con un tiro, micidiale visto che è stato quello del gol, venti tocchi di pallone, 8 passaggi di cui 6 riusciti (il 75%), 4 dribbling tentati di cui uno solo riuscito, dieci duelli palla a terra di cui tre vinti, un pallone recuperato, due falli fatti e uno subito. Per essere stata la sua prima partita nella Juventus c’è da scommettere che è uscito felice per la prestazione personale anche se è servita a nulla a livello di classifica. Ma c’è da dire che l’amalgama coi compagni è destinata a lievitare e questo potrebbe aiutare la Juventus a essere più cinica e quindi trovare con maggior facilità il benedetto doppio vantaggio. Ieri al Maradona il passo del gambero che fa provare alla Juventus l’effetto che fa vivere la prima sconfitta in campionato dopo averlo sperimentato in Champions League (0-1 con lo Stoccarda in casa) e in Supercoppa italiana (1-2 col Milan a Riad).

Kolo Muani, l'effetto su Vlahovic

Con Kolo Muani la Juventus sarà meno Vlahovic dipendente e tenendo conto di tutti i gol che Dusan ha sprecato in questa prima metà della stagione ci sono ragionevoli basi per pensare che sotto porta si registrerà un miglioramento. Curiosità finale. Sapete cosa vuol dire Kolo in serbo? È una tipica danza con tutti a ballare intorno tenendosi ai fianchi a formare una ruota che gira. Che sia iniziato a girare il futuro di Vlahovic a senso inverso, tenuto conto anche della sua posizione contrattuale non semplicissima…?

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Pronti, via, gol! Difficile chiedere di più a Kolo Muani alla sua prima in bianconero. Certo, serviva eccome la vittoria ma lui il suo lo ha fatto: una mezza palla sporca in piena area di rigore ed ecco la mezza girata a bucare Meret per il vantaggio a fine primo tempo, che la Juventus avrebbe dovuto gestire in maniera differente nella ripresa. Invece la Juve senza carattere ha poi aperto la strada alle truppe napoletane che hanno fatto il bello e il cattivo tempo trasformando il cielo grigio in una notte stellata. Se Kolo Muani è piaciuto non poco, chissà che effetto ha fatto la Juventus al suo cospetto. Il ragazzo era abituato a giocare nel Paris Saint Germain, squadra che a qualità e personalità non teme confronti quasi con nessuno.

Kolo Muani, compito alla Zirkzee

L’ultima vittoria in Champions League, ottenuta in casa contro il Manchester City dopo essere andato sotto per due a zero, ne è la prova piena. Per il momento Kolo ha parlato in campo, con una prova interessante non soltanto per il gol realizzato ma anche per come ha saputo interpretare il ruolo di terminale di riferimento, figura più che mai cruciale nel calcio di Thiago Motta. Del resto nel Bologna lo svolgeva al meglio un giocatore atipico come Zirkzee, che a qualità e caratteristiche è lontano e non poco da Vlahovic. Che non a caso ieri è rimasto in panchina a beneficio di Kolo Muani, sostituito poi nei dieci minuti finali.

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