Motta confuso dopo Juve-Benfica, risponde in spagnolo: "Ah, scusa"

L'allenatore bianconero, protagonista di un momento particolare nel corso dell'intervista post-partita, ammette: "Sconfitta colpa mia, come sta Kalulu"

Un'ultima gara del girone di Champions League da dimenticare per la Juve, che esce sconfitta per 0-2 dal Benfica all'Allianz Stadium. I bianconeri abbandonano il campo contestati dai propri tifosi, chiudendo dopo 8 giornate al ventesimo posto della classifica generale. In attesa di scoprire chi affronterà ai playoff ed eventualmente agli ottavi di finale, e aspettando di comprendere le condizioni di Pierre Kalulu (uscito per infortunio nel primo tempo), Thiago Motta ha analizzato il ko contro i portoghesi e, in generale, il momento della squadra bianconera.

Juve, Motta: "Reset! Psv o Milan? Dico che..."

Thiago Motta parla del ko a Sky Sportma l'inizio è con imprevisto: "Benfica? Mejor que nosotros... Ah sto parlando spagnolo? Prima stavo parlando di là... Mi dispiace". Il tecnico, prima di arrivare ai microfoni di Sky, aveva terminato un'intervista con una emittente spagnola. D'altronde Motta, brasiliano di nascita e dunque con lingua portoghese, parla fluentemente lo spagnolo, anche in virtù del passato avuto in Liga tra Barcellona e Atletico Madrid. Sta di fatto che un precedente simile accadde in Italia con Josè Mourinho, che in quel frangente volontariamente e polemicamente iniziò a parlare esclusivamente in portoghese dopo un Sassuolo-Roma. In questo caso episodio del tutto involontario, e infatti arriva puntuale la risposta in italiano: “Di sicuro durante i 95’ hanno fatto meglio di noi: in buona parte del primo tempo sono stati superiori, nella ripresa noi abbiamo giocato meglio, ci siamo aperti di più ma è mancato arrivare nell’area di rigore avversaria. La vittoria del Benfica è meritata, dobbiamo resettare e pensare alla partita di domenica. Kalulu? Dobbiamo valutarlo: è scivolato, ha sentito un punto che gli dava fastidio, non ha potuto continuare. Locatelli, pur non essendo il suo ruolo, ha fatto bene il centrale. Per necessità delle volte abbiamo dovuto sistemare giocatori in altre posizioni, l’importante è che riescono a dare la disponibilità”.

E ancora: “La sconfitta fa sempre male: siamo una grande squadra, abbiamo una grande storia. La Juve è una squadra che si prepara sempre per vincere le partite, e quando si perde non ci sono situazioni di cui parlare per giustificare il ko. Non esiste: una sconfitta è una sconfitta. Col Napoli abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma non il secondo, oggi meglio nella ripresa. Per vincere dobbiamo fare bene per 95’, dobbiamo migliorare”. Sulle possibili avversarie al prossimo turno: "Psv o Milan? Sappiamo che sono due squadre di livello, sono arrivati ai playoff per propri meriti. Quando sapremo quale squadra toccherà a noi, ci prepareremo alla partita per giocare un grande turno eliminatorio. Manca un po’, abbiamo altre partite da giocare: dobbiamo concentrarci sulla gara di domenica”.

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Benfica, condizioni Kalulu e mercato

Il tecnico bianconero ha parlato anche in sala stampa dopo la sconfitta contro il Benfica: "Quando c'è una sconfitta, noi per primi non siamo soddisfatti. Ci sono alcune cose da migliorare velocemente, domenica abbiamo subito un'altra partita da giocare. Stasera negli ultimi metri siamo mancati, sul resto c'è poco da dire: la vittoria del Benfica è meritata. Mancata reazione? Non abbiamo meritato la vittoria, loro hanno creato e finalizzato meglio. A Napoli il primo tempo è stato giocato bene, oggi invece abbiamo avuto difficoltà nella prima frazione nonostante l'occasione avuta da Mbangula. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, ma non a sufficienza: il Benfica ha meritato di vincere. Si osa poco in attacco? Non voglio puntare il dito contro nessuno dopo un ko. Sicuramente il responsabile sono io: i ragazzi stanno cercando di dare il massimo".

Sugli errori commessi invece: "Ci sono alcune cose che vanno gestite meglio, specialmente quando siamo in svantaggio nel punteggio. Non abbiamo fatto ciò che volevamo: un modo per non far ripartire l'avversario è anche quello di creare e finalizzare al meglio. La riaggressione e le marcature preventive andavano sicuramente fatte meglio. Se sono preoccupato? Abbiamo rimediato una sconfitta, quindi non siamo contenti: è la seconda, e non siamo soddisfatti. Ora dobbiamo recuperare e prepararci bene alla prosssima sfida". Sulle condizioni di Kalulu: "Ha sentito tirare dietro quando è andato in scivolata, vediamo come sta. Speriamo non sia nulla di grave e possa rientrare già per la prossima. La vedo difficile, valuteremo. Tutto il resto sembrano scuse: dopo una sconfitta si fanno i complimenti agli avversarsi, si sta male e si pensa alla partita successiva". La chiusura è dedicata al mercato: "Siamo attenti per migliorare la rosa, ma dopo un ko non parlo del mercato. Sappiamo cosa serve, siamo in linea, ma serve inserire qualcuno per migliorare, e non tanto per essere messo: questa è la nostra filosofia".

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Un'ultima gara del girone di Champions League da dimenticare per la Juve, che esce sconfitta per 0-2 dal Benfica all'Allianz Stadium. I bianconeri abbandonano il campo contestati dai propri tifosi, chiudendo dopo 8 giornate al ventesimo posto della classifica generale. In attesa di scoprire chi affronterà ai playoff ed eventualmente agli ottavi di finale, e aspettando di comprendere le condizioni di Pierre Kalulu (uscito per infortunio nel primo tempo), Thiago Motta ha analizzato il ko contro i portoghesi e, in generale, il momento della squadra bianconera.

Juve, Motta: "Reset! Psv o Milan? Dico che..."

Thiago Motta parla del ko a Sky Sportma l'inizio è con imprevisto: "Benfica? Mejor que nosotros... Ah sto parlando spagnolo? Prima stavo parlando di là... Mi dispiace". Il tecnico, prima di arrivare ai microfoni di Sky, aveva terminato un'intervista con una emittente spagnola. D'altronde Motta, brasiliano di nascita e dunque con lingua portoghese, parla fluentemente lo spagnolo, anche in virtù del passato avuto in Liga tra Barcellona e Atletico Madrid. Sta di fatto che un precedente simile accadde in Italia con Josè Mourinho, che in quel frangente volontariamente e polemicamente iniziò a parlare esclusivamente in portoghese dopo un Sassuolo-Roma. In questo caso episodio del tutto involontario, e infatti arriva puntuale la risposta in italiano: “Di sicuro durante i 95’ hanno fatto meglio di noi: in buona parte del primo tempo sono stati superiori, nella ripresa noi abbiamo giocato meglio, ci siamo aperti di più ma è mancato arrivare nell’area di rigore avversaria. La vittoria del Benfica è meritata, dobbiamo resettare e pensare alla partita di domenica. Kalulu? Dobbiamo valutarlo: è scivolato, ha sentito un punto che gli dava fastidio, non ha potuto continuare. Locatelli, pur non essendo il suo ruolo, ha fatto bene il centrale. Per necessità delle volte abbiamo dovuto sistemare giocatori in altre posizioni, l’importante è che riescono a dare la disponibilità”.

E ancora: “La sconfitta fa sempre male: siamo una grande squadra, abbiamo una grande storia. La Juve è una squadra che si prepara sempre per vincere le partite, e quando si perde non ci sono situazioni di cui parlare per giustificare il ko. Non esiste: una sconfitta è una sconfitta. Col Napoli abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma non il secondo, oggi meglio nella ripresa. Per vincere dobbiamo fare bene per 95’, dobbiamo migliorare”. Sulle possibili avversarie al prossimo turno: "Psv o Milan? Sappiamo che sono due squadre di livello, sono arrivati ai playoff per propri meriti. Quando sapremo quale squadra toccherà a noi, ci prepareremo alla partita per giocare un grande turno eliminatorio. Manca un po’, abbiamo altre partite da giocare: dobbiamo concentrarci sulla gara di domenica”.

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