Quante cose possono cambiare in cinque mesi: un concetto che vale sicuramente per Juventus e Psv Eindhoven, che si ritroveranno nei playoff di Champions League a circa 150 giorni di distanza dal netto 3-1 con cui i bianconeri liquidarono la pratica lo scorso 17 settembre allo Stadium. Era l'alba non solo della nuova Champions League, ma anche della gestione Thiago Motta, che in quel momento pareva poggiare su fondamenta ben più solide di quanto poi il campo non avrebbe rivelato nei mesi successivi. La disparità di forze vista in quella sera di fine estate ben difficilmente sarà riproposta a metà febbraio, non solo per il momento di crisi della Juventus, ma anche perché il Psv ha acquisito nel frattempo una diversa consapevolezza del proprio valore.
Juve, occhio al Psv degli ex "italiani"
Peter Bosz, uno che solo passati i 60 sta finalmente raccogliendo i frutti di una carriera passata attraverso qualche flop di troppo, tra Dortmund, Leverkusen e Lione, ha riproposto la stessa strategia della scorsa stagione. Se lo scorso anno chiuse a punteggio pieno il girone d'andata di Eredivisie (non è un errore), quest'anno si è limitato, per così dire, a raccogliere 45 punti sui 51 disponibili (ora ne ha 49). Chiaro che con questo ritmo, il girone di ritorno diventa una sorta di amministrazione, anche se quest'anno l'Ajax di Farioli sembra essere perlomeno in grado di tenere i "Boeren" sulla corda fino alla fine. Rispetto alla scorsa stagione, conclusa con il titolo olandese e con gli ottavi di Champions, la squadra sembra essere cresciuta sotto l’aspetto della personalità, come si è potuto vedere nella non scontata vittoria contro il Liverpool di mercoledì scorso, e della profondità della rosa. Il 4-2-3-1 di Bosz (curiosamente convertito in un 4-4-2 contro il Liverpool) prevede soprattutto in avanti una rotazione di qualità tra elementi in rampa di lancio - su tutti l’irrequieto Noa Lang e lo statunitense Ricardo Pepi, l’uomo dei gol pesanti - e giocatori più esperti come Luuk De Jong o l’ex interista Perisic, arrivato a settembre e dunque non iscritto nella lista UEFA per la fase a gruppi. A proposito di facce note, ci saranno anche l’ex Roma Karsdorp, l’ex Bologna Schouten e l’ex Milan Dest fin qui mai sceso in campo, mentre l’ex Napoli Lozano è appena passato al San Diego in MLS. Un gruppo omogeneo, in fi ducia e senza particolari pressioni addosso: non proprio l’avversario ideale per la Juventus, soprattutto per quella vista nelle ultime settimane.
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