L'importanza di vincere alla Juve
Sul rendimento della squadra: "Se è migliorata negli ultimi 2-3 mesi rispetto a inizio stagione? Si, si. È migliorata. I gol subiti col Benfica? Dobbiamo migliorare su tutto. Gli errori esistono da sempre nel calcio ed esisteranno ancora, ma dobbiamo limitarli e porre rimedio. Dopo uno sbaglio, prima che la palla finisca in rete, ci sono tante situazioni che possiamo fare meglio, individualmente e collettivamente. Questo è il percorso per migliorare ed essere più compatti, solidi, aggressivi, pressando nel momento giusto, attaccando l'avversario nel modo migliore. Col Benfica alcune situazioni le abbiamo fatte bene, in altre possiamo crescere". Ma cosa manca a questa Juve? "Una squadra, per stare a un certo livello, deve avere continuità. La prova è nel campionato: abbiamo avuto alti e bassi, senza avere come alibi gli infortuni, ma questi non ci hanno permesso di mantenere un certo equilibrio nel gruppo. Giocatori che non possono giocare o ripetere performance non sono alibi, ma situazioni che ci sono capitate e che fanno parte del gioco. Di sicuro, per restare a un certo livello, serve continuità: oggi non siamo riusciti ad averla. Abbiamo fatto partite interessanti senza arrivare al risultato che vogliamo, la vittoria: non abbiamo avuto la continuità, lavoriamo tutti i giorni per ottenerla". Dopo la partita col Benfica c'è stato confronto con la società? "No, nessun confronto e stessa fiducia. Mercato? Non ho nessuna aspettativa, non ne ho mai parlato e non ne parlerò oggi. Siamo in linea con la società, in sintonia. Ribadisco ogni volta che mi viene chiesto che il mercato a breve finirà ed è una cosa interessante, così parleremo solo di quello che abbiamo. Sono contento della squadra che ho, dei miei ragazzi".
Sul rendimento di Thuram, quando parte titolare risulta tra i migliori ma spesso viene sostituito: "Dobbiamo analizzare ogni partita che ha giocato, non tutte le gare sono uguali. È un gran giocatore, contenti del suo lavoro: sia quando ha cominciato la partita che quando è subentrato ha fatto bene. I cambi che faccio sono in funzione del risultato, per arrivare alla vittoria. Bisognerebbe analizzare ogni partita, non c'è un unico fattore". Poi una domanda Fagioli, visti i diversi rumors di mercato: "Domani sarà con noi, come è stato con noi contro il Benfica. Ha giocato meno, ma può cambiare la sua storia. Sono stato dalla loro parte, posso capire che quando non si gioca si è un po' meno felici. Ma sta a loro dimostrare di meritarsi di giocare. Fagioli, come gli altri, ha la capacità di dimostrare che merita di giocare". Quando non si vince si dice che la Juve è il peggior posto del mondo: "Bellissimo non è. So cosa vuol dire stare in un grande club avendo giocato in grandi società? Tutte hanno tutta la stessa esigenza, vincere. Ma delle squadre nominate e in cui ho giocato solo una può vincere la Champions, allora vuol dire che le altre non hanno fatto bene? Non è così. Ma abbiamo ben presente dove siamo, e sappiamo la sua storia e che c'è l'esigenza di vincere. Giusto accettarlo, per migliorare e per voler vincere più di prima".
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