Motta e l'obbligo di rilancio Juve: i 4 punti da raggiungere subito

Dopo il brutto ko contro il Benfica ecco l'Empoli in crisi: occasione per risalire in classifica ma non solo

TORINO - L’Empoli rappresenta l’avversario ideale per una riscossa, almeno a farsi guidare dai numeri che raccontano come l’Empoli abbia conquistato solo due punti nelle ultime sette partite da inizio anno. Ma questa valutazione è il classico specchietto per allodole perché il vero e più insidioso nemico della Juventus è la Juventus stessa: per le proprie insicurezze, per gli alti e bassi. E, in definitiva, per l’ambiente di sfiducia che opprime lo Stadium che ha salutato l’ultima prestazione contro il Benfica, seconda sconfitta bianconera in tre giorni, con fischi e contestazione. Motta lo sa benissimo e sa altrettanto bene che proprio da qui si deve partire per cercare la svolta: «Vorrei che l’ambiente fosse diverso. Per essere una squadra più forte, vorrei che fosse diverso. Ma fa parte del gioco: siamo consapevoli che gli ultimi risultati non sono buoni. Noi, staff e società, siamo i primi a impegnarsi al massimo per avere il risultato migliore che è la vittoria: abbiamo un’opportunità per giocare una grande partita, per arrivare alla vittoria e per essere soddisfatti del lavoro fatto».

Juve, gli obiettivi

E, in definitiva, per fare pace con i tifosi: uno degli almeno quattro grandi obiettivi che si porta appresso questa sfida dall’inusitata importanza contro la squadra di D’Aversa che mercoledì ha studiato, di persona, i bianconeri contro il Benfica e che si presenterà a Torino zavorrata da parecchie assenze. L’altro obiettivo discende direttamente da questo e va, prosaicamente, riferito a una classifica che deve tornare a muoversi con sostanza per mantenere in vista la “quota quarto posto” considerato l’obiettivo minimo di stagione. Il raggiungimento di quota 40 permetterebbe di scavalcare la Lazio in classifica: non un dettaglio numerico perché consentirebbe di mettere pressione sulla squadra di Baroni che dovrà giocare domani sera a Cagliari nel posticipo che chiuderà la 23ª giornata. E, insomma, non sarebbe davvero da buttar via la possibilità di trascorrere la prima settimana senza partite, da un sacco di tempo a questa parte, con la Champions almeno vitualmente in mano. Se, ecco l’ultimo tassello, tutto questo arrivasse al termine di una gara ben giocata, il poker di obiettivi di giornata sarebbe stato conquistato.

 

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Juve tra infortuni e difficoltà di crescita

Con la conseguenza di mettere assieme tanto il miglioramento della classifica, quanto la maggior serenità di un ambiente frastornato dagli alti e bassi di una squadra che aveva iniziato bene e che, via via, si è persa tra infortuni e difficoltà di crescita da parte di molti giocatori che ancora devono raggiungere una dimensione adeguata alle pressioni dell’ambiente bianconero. Che, poi sono quelle che gravano in ogni grande squadra in cui storia e obiettivi hanno come fine ultimo quello di vincere. E anche questo Motta lo sa bene, visto che da giocatore è passato in squadre (come il Barcellona, l’Atletico Madrid, il Psg o l’Inter), dove la sconfitta è comunque sempre urticante.

L'Empoli e il pari dell'andata

Poi sì, quando si perde, «la Juve, se non è il posto peggiore - sorride - bellissimo non è. Ma l’esigenza di tutte le grandi squadre, alla fine, è la stessa: vincere. Guardate la Champions: ci sono grandissime squadre ma può vincere una sola. Vuol dire che le altre hanno fatto male? Non è così. Ma conosciamo l’esigenza, sappiamo dove siamo: la Juve è una grande squadra, con una grande storia. C’è l’esigenza di vincere e quando non si vince, non si sta bene. E’ giusto e va accettato. Ma per cosa? Per andare avanti. Per migliorare. Per voler vincere più di prima». A cominciare, appunto, da oggi contro l’Empoli: non a caso una delle squadre che nel girone di andata, alla terza giornata al Castellani, costrinse i bianconeri a uno scialbo 0-0 che avviò la serie degli oscuri e ondivaghi pareggi che hanno avvilito la stagione della Juventus. L’occasione per imprimere una svolta, anche sul piano del gioco e della convinzione, è davvero di quelle che Motta e i suoi non possono sciupare: allo Stadium si aspettano un cambio di passo.

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TORINO - L’Empoli rappresenta l’avversario ideale per una riscossa, almeno a farsi guidare dai numeri che raccontano come l’Empoli abbia conquistato solo due punti nelle ultime sette partite da inizio anno. Ma questa valutazione è il classico specchietto per allodole perché il vero e più insidioso nemico della Juventus è la Juventus stessa: per le proprie insicurezze, per gli alti e bassi. E, in definitiva, per l’ambiente di sfiducia che opprime lo Stadium che ha salutato l’ultima prestazione contro il Benfica, seconda sconfitta bianconera in tre giorni, con fischi e contestazione. Motta lo sa benissimo e sa altrettanto bene che proprio da qui si deve partire per cercare la svolta: «Vorrei che l’ambiente fosse diverso. Per essere una squadra più forte, vorrei che fosse diverso. Ma fa parte del gioco: siamo consapevoli che gli ultimi risultati non sono buoni. Noi, staff e società, siamo i primi a impegnarsi al massimo per avere il risultato migliore che è la vittoria: abbiamo un’opportunità per giocare una grande partita, per arrivare alla vittoria e per essere soddisfatti del lavoro fatto».

Juve, gli obiettivi

E, in definitiva, per fare pace con i tifosi: uno degli almeno quattro grandi obiettivi che si porta appresso questa sfida dall’inusitata importanza contro la squadra di D’Aversa che mercoledì ha studiato, di persona, i bianconeri contro il Benfica e che si presenterà a Torino zavorrata da parecchie assenze. L’altro obiettivo discende direttamente da questo e va, prosaicamente, riferito a una classifica che deve tornare a muoversi con sostanza per mantenere in vista la “quota quarto posto” considerato l’obiettivo minimo di stagione. Il raggiungimento di quota 40 permetterebbe di scavalcare la Lazio in classifica: non un dettaglio numerico perché consentirebbe di mettere pressione sulla squadra di Baroni che dovrà giocare domani sera a Cagliari nel posticipo che chiuderà la 23ª giornata. E, insomma, non sarebbe davvero da buttar via la possibilità di trascorrere la prima settimana senza partite, da un sacco di tempo a questa parte, con la Champions almeno vitualmente in mano. Se, ecco l’ultimo tassello, tutto questo arrivasse al termine di una gara ben giocata, il poker di obiettivi di giornata sarebbe stato conquistato.

 

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