La carriera e quel paragone con Yashin
Ma Buffon, che è entrato nella storia del calcio mondiale, pensava di raggiungere questi livelli all'inizio del suo percorso? "Se me lo chiedi nel ’95, ti dico di sì. Quando ero ragazzo avevo un’esuberanza tale che se mi avessero chiesto ‘Diventi presidente degli Stati Uniti’?, io gli avrei risposto ‘Probabile’. ... La sera prima di esordire con la Nazionale in Russia ricordo che, mentre eravamo in ritiro, una giornalista mi chiese se poteva intervistarmi: io le dissi di sì nonostante non avessi mai giocato ancora. All’epoca i rapporti con la stampa erano molto diversi rispetto ad oggi. Lei mi disse che si parlava molto bene di me e usò questa frase: ‘Quasi tutti sono convinti che dopo Yashin tu sarai il più grande portiere’. La mia risposta fu questa: ‘Ma chi ti ha detto che io valgo meno di Yashin?'. Questo era un modo per rompere determinati schemi e alcune cose che a me stanno sulle scatole: al 99.9% io valgo meno di Yashin però tu non mi hai ancora visto, ho appena iniziato la carriera ma come fa a dire che sarò meno… lasciami esprimere e poi vedremo. Quando risposi così, lei rimase quasi scandalizzata ma in quel mio essere dissacrante, fuori dagli schemi, c’era anche una voglia di verità e di sfuggire ai paragoni ad appena 18 anni. Avevo appena iniziato la mia carriera, non potevo sapere cosa sarei diventato".