Juve, la difesa dei giganti Veiga e Kelly: così Motta può alzare il muro

Dopo i gravi infortuni di Bremer e Cabal, out per tutta la stagione, Giuntoli ha dovuto prendere due sostituti: entrambi sono 1,90 e svettano nei duelli aerei

TORINO - Con l’arrivo, in prestito dal Newcastle, di Lloyd Kelly, Cristiano Giuntoli ha colmato le lacune nel reparto arretrato e consegna a Thiago Motta i due difensori centrali di cui la Juventus aveva assolutamente bisogno dopo i gravi infortuni - rottura del crociato - di Gleison Bremer (il 2 ottobre) e di Juan Cabal (12 novembre), che rivedremo in campo soltanto quest’estate, la cessione di Danilo, messo fuori rosa a fine dicembre, e la continua emergenza nel reparto arretrato. Con i due innesti, cambia la prospettiva davanti alla porta di Michele Di Gregorio visto che il cinquanta per cento dei centrali bianconeri ha un volto nuovo. Se Federico Gatti è ormai alla terza stagione di Juventus, se Pierre Kalulu - attualmente in infermeria per una lesione alla coscia che lo costringe a restare fuori per almeno tre settimane - è arrivato soltanto nell’estate 2024, ma vanta 29 presenze in bianconero, segnale di quanto sia ormai indispensabile per il gioco di Motta, Kelly e Renato Veiga, che ha già debuttato domenica contro l’Empoli, sono le nuove guardie del corpo a difesa della porta bianconera.

Kelly e l'accordo con la Juve

È stata una corsa contro il tempo risolvere le pratiche burocratiche (visti e permessi, trattandosi di un giocatore inglese e quindi extracomunitario) per tesserare Kelly, sbarcato domenica sera a Caselle e subito trasferitosi al JMedical per iniziare le visite mediche, completate nella giornata di ieri, e firmare il contratto con la Juventus. Soltanto a poche ore dal gong è arrivata l’ufficialità del trasferimento: il difensore di proprietà del Newcastle, che Giuntoli ha inseguito fin dai tempi del Napoli, arriva con la formula del prestito oneroso a 3 milioni, da pagare subito, con diritto di riscatto fissato a 14,5 milioni, che è quasi un obbligo mascherato perché legato alle presenze e facilmente raggiungibile, oltre a 2-4 milioni di bonus, in questo caso invece difficili da centrare, e gli oneri accessori (il prezzo degli agenti) per un totale di 3,5 milioni. Nel complesso, è un’operazione inferiore ai 20 milioni: fino a giugno la Juventus sborserà anche 1,2 milioni per l’ingaggio del giocatore che, nonostante abbia ricevuto altre offerte dalla Premier, ha voluto fortemente trasferirsi a Torino. E proprio per l’alta probabilità che il diritto di riscatto si trasformi in obbligo, la Juventus considera l’operazione "come acquisizione definitiva per 17,5 milioni".

 

 

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Renato Veiga e Kelly, due giganti per la difesa della Juve

Rispetto agli infortunati Bremer, che eccelle nella rapidità con cui va a chiudere gli spazi, e Cabal, la coppia Veiga-Kelly garantisce qualche centimetro in più in altezza perché entrambi svettano a un metro e novanta, mostrando grande fisicità ed ottime capacità nel gioco e nei duelli aerei. Ma ciò che conta del doppio colpo di centrali è la possibilità per il tecnico italo-brasiliano di avere finalmente un’alternativa visto l’emoraggia che ha costretto Kalulu agli straordinari (19 partite consecutive senza mai rifiatare) e Motta a dover adattare Manuel Locatelli in quel ruolo per affrontare l’emergenza. Adesso ci sono quattro giocatori per due maglie, e con il calendario che continua a essere fitto regalando tre partite a settimana, Motta potrà compiere il turnover con i nuovi arrivati così da avere maggiore stabilità. Le premesse sono buone: Kelly e Veiga garantiscono fisicità, duttilità e capacità di lettura difensiva. Il portoghese, gettato subito nella mischia, ha dimostrato di sapersi integrare bene in questo sistema, aiutando la squadra sia nella fase di contenimento sia in quella di costruzione dal basso. Perché, altra necessità degli acquisti di gennaio, è quella di avere giocatori già pronti: tra campionato, Champions e Coppa Italia, non c’è tempo per aspettarli.

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TORINO - Con l’arrivo, in prestito dal Newcastle, di Lloyd Kelly, Cristiano Giuntoli ha colmato le lacune nel reparto arretrato e consegna a Thiago Motta i due difensori centrali di cui la Juventus aveva assolutamente bisogno dopo i gravi infortuni - rottura del crociato - di Gleison Bremer (il 2 ottobre) e di Juan Cabal (12 novembre), che rivedremo in campo soltanto quest’estate, la cessione di Danilo, messo fuori rosa a fine dicembre, e la continua emergenza nel reparto arretrato. Con i due innesti, cambia la prospettiva davanti alla porta di Michele Di Gregorio visto che il cinquanta per cento dei centrali bianconeri ha un volto nuovo. Se Federico Gatti è ormai alla terza stagione di Juventus, se Pierre Kalulu - attualmente in infermeria per una lesione alla coscia che lo costringe a restare fuori per almeno tre settimane - è arrivato soltanto nell’estate 2024, ma vanta 29 presenze in bianconero, segnale di quanto sia ormai indispensabile per il gioco di Motta, Kelly e Renato Veiga, che ha già debuttato domenica contro l’Empoli, sono le nuove guardie del corpo a difesa della porta bianconera.

Kelly e l'accordo con la Juve

È stata una corsa contro il tempo risolvere le pratiche burocratiche (visti e permessi, trattandosi di un giocatore inglese e quindi extracomunitario) per tesserare Kelly, sbarcato domenica sera a Caselle e subito trasferitosi al JMedical per iniziare le visite mediche, completate nella giornata di ieri, e firmare il contratto con la Juventus. Soltanto a poche ore dal gong è arrivata l’ufficialità del trasferimento: il difensore di proprietà del Newcastle, che Giuntoli ha inseguito fin dai tempi del Napoli, arriva con la formula del prestito oneroso a 3 milioni, da pagare subito, con diritto di riscatto fissato a 14,5 milioni, che è quasi un obbligo mascherato perché legato alle presenze e facilmente raggiungibile, oltre a 2-4 milioni di bonus, in questo caso invece difficili da centrare, e gli oneri accessori (il prezzo degli agenti) per un totale di 3,5 milioni. Nel complesso, è un’operazione inferiore ai 20 milioni: fino a giugno la Juventus sborserà anche 1,2 milioni per l’ingaggio del giocatore che, nonostante abbia ricevuto altre offerte dalla Premier, ha voluto fortemente trasferirsi a Torino. E proprio per l’alta probabilità che il diritto di riscatto si trasformi in obbligo, la Juventus considera l’operazione "come acquisizione definitiva per 17,5 milioni".

 

 

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