Kolo Muani-Vlahovic: le differenze
Ma tornando all’hashtag - forse non proprio azzeccatissimo - la verità è che nel successo contro l’Empoli di fortuito o casuale c’è ben poco: la Juve nel primo tempo è andata sotto, facendosi schiacciare dai demoni delle ultime e deludenti uscite, per poi reagire a regola d’arte, ribaltando il match come solo le grandi squadre sono in grado di fare. Un caso senza precedenti fin qui in campionato: una volta in svantaggio i bianconeri, infatti, non erano mai riusciti ad andare oltre il pari. Un dettaglio non da poco e da cui è obbligatorio ripartire. Ma la notizia più bella, al contrario di quanto temevano un po’ tutti quando Kolo Muani è atterrato a Caselle, è che la sua presenza in campo non escluderà necessariamente quella di Dusan Vlahovic. Thiago lo ha già sottolineato più volte: parliamo di due giocatori completamente diversi. Per capirlo, basta prendere a confronto le loro heatmap. Il francese è un attaccante duttile, a cui piace svariare muovendosi a destra e sinistra su tutto il fronte offensivo. Con Psg ed Eintracht ha dimostrato di poter agire sia da prima punta che sugli esterni, dove è abile a sfruttare la fisicità nella progressione palla al piede.