Ormai è un esercito che arruola adepti senza soluzione di continuità e che non conosce crisi di vocazioni: quello dei tifosi-ragionieri che si sfidano a colpi di analisi di bilancio, ammortamenti e plusvalenze (ah, le plusvalenze...). Perché tifare punto e basta, godersi una partita di pallone senza la calcolatrice a portata di mano è, ormai, un esercizio evidentemente troppo basico e quini tocca far di conto. Per accapigliarsi se questo o quel costo sia stato inserito o meno nei conti che danno il saldo tra entrate e uscite. Che poi, tanto, i bilanci sono da sempre il regno delle ombre e figurarsi dentro a un club di calcio (a prescindere dalla severità geografica e temporale dei controlli) che mettono in pancia le opinabili valutazioni dei calciatori. E anche il loro ammortamento che alla fine, con gli ingaggi, più del dato secco su entrate e uscite, è ciò che rischia di appesantire maggiormente i conti della Juventus al consuntivo di questo mercato di gennaio.