Vlahovic e Kelly, scelte forti e futuro Juve da scrivere: i gesti che parlano

Il bomber e l'ultimo arrivato a confronto: l'analisi del momento del difensore e dell'attaccante bianconero e cosa è successo durante l'allenamento

TORINO - Da St. Pauls, un sobborgo di Bristol, alla conquista del mondo con un suono diverso, quello del trip hop, tanto da essere chiamato Bristol Sound: Mezzanine, il disco che ha consacrato al mainstream i Massive Attack, è uscito qualche mese prima della nascita, nel 1998, di Lloyd Kelly, a un paio di miglia da lì, a Easton. Di quell’atmosfera urban, palpitante che avvolge le periferie e che si propaga dalla strada, il difensore inglese non può ricordare la scena ma si porta dietro le cicatrici di un’infanzia difficile. E quella fame di cui Thiago Motta avrà bisogno per plasmare una Juve da battaglia (sportivamente parlando) per raggiungere gli obiettivi stagionali e poi per costruire il prossimo futuro insieme.

Juve, Kelly sceglie il numero 6

Una personalità silenziosa ma forte, quella di Kelly, che si vede anche dalla scelta del numero: il 6, che alla Juventus non è una cifra qualunque, essendo stato il numero dietro le spalle di una leggenda come Scirea. L’ha lasciato libero Danilo e l’inglese non se lo è fatto ripetere due volte: avrà il 6 e farà di tutto per onorare numero e scelta. Ieri i 250 spettatori dell’allenamento alla Continassa non hanno potuto vedere l’ultimo arrivato in azione: per ragioni burocratiche Kelly non ha lavorato con il gruppo e si è limitato a guardare l’allenamento seduto al fianco di Cristiano Giuntoli. Oggi comincerà a lavorare con la squadra, a porte chiuse, per puntare alla convocazione per Como.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, Vlahovic vuole tornare titolare contro il Como

Chi punta invece alla titolarità venerdì sera nell’anticipo di Serie A è Dusan Vlahovic: in campionato non comincia una partita dal primo minuto dal 29 dicembre scorso (pareggio con la Fiorentina) tra qualche acciacco e l’arrivo di Kolo Muani, si è rivisto titolare in Champions con il Benfica, ma anche le questioni contrattuali hanno contribuito ad addensare le nubi sul suo futuro a Torino. Ma questo ai tifosi non importa e gli attestati di stima e amore nei confronti del bomber sono quotidiani: se ne è avuto un assaggio anche ieri mattina, quando l’allenamento è finito e gli ultimi calciatori rimasti a lavorare sul campo della Continassa si sono avvicinati alla tribunetta. L’ovazione per Vlahovic è sgorgata spontanea, naturale, sintomo che le critiche per le prestazioni possono anche arrivare - come successo a fine partita con il Venezia allo Stadium - però l’affetto della maggioranza (silenziosa ma anche no) del popolo bianconero nei confronti dell’attaccante serbo non è mai mancato. E Vlahovic ha ricambiato, in attesa di poterlo fare nella maniera che preferisce: sul campo, con i gol.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Da St. Pauls, un sobborgo di Bristol, alla conquista del mondo con un suono diverso, quello del trip hop, tanto da essere chiamato Bristol Sound: Mezzanine, il disco che ha consacrato al mainstream i Massive Attack, è uscito qualche mese prima della nascita, nel 1998, di Lloyd Kelly, a un paio di miglia da lì, a Easton. Di quell’atmosfera urban, palpitante che avvolge le periferie e che si propaga dalla strada, il difensore inglese non può ricordare la scena ma si porta dietro le cicatrici di un’infanzia difficile. E quella fame di cui Thiago Motta avrà bisogno per plasmare una Juve da battaglia (sportivamente parlando) per raggiungere gli obiettivi stagionali e poi per costruire il prossimo futuro insieme.

Juve, Kelly sceglie il numero 6

Una personalità silenziosa ma forte, quella di Kelly, che si vede anche dalla scelta del numero: il 6, che alla Juventus non è una cifra qualunque, essendo stato il numero dietro le spalle di una leggenda come Scirea. L’ha lasciato libero Danilo e l’inglese non se lo è fatto ripetere due volte: avrà il 6 e farà di tutto per onorare numero e scelta. Ieri i 250 spettatori dell’allenamento alla Continassa non hanno potuto vedere l’ultimo arrivato in azione: per ragioni burocratiche Kelly non ha lavorato con il gruppo e si è limitato a guardare l’allenamento seduto al fianco di Cristiano Giuntoli. Oggi comincerà a lavorare con la squadra, a porte chiuse, per puntare alla convocazione per Como.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Vlahovic e Kelly, scelte forti e futuro Juve da scrivere: i gesti che parlano
2
Juve, Vlahovic vuole tornare titolare contro il Como