
La Juventus vince in trasferta sul campo del Como un match complicato che ha generato non poche polemiche a fine gara. La doppietta di Kolo Muani ha trascinato la squadra di Thiago Motta al quarto posto, dopo aver scavalcato in un sol boccone Fiorentina e Lazio. Il Como, autore di un'ottima gara pareggiata momentaneamente grazie a Assane Diao, protesta (e non poco) per un rigore non concesso per tocco di mani di Gatti nel momento in cui cerca di proteggere palla su Douvikas. A lamentarsi è stato soprattutto il tecnico Fabregas ai microfoni di Dazn: "Il rigore? L'ho rivisto già. Non c'è interpretazione, rigore chiarissimo. Douvikas controlla la palla con il petto, il difensore tocca con la mano e non gli permette di controllare per andare davanti al portiere per un'occasione da vittoria".

Como-Juve, l'episodio contestato
A fine gara, negli studi Sky, è stato spiegato in più occasioni il tocco di mani di Gatti, gesto non sanzionato dall'arbitro Abisso. Secondo l'interpretazione di Stefano De Grandis "il tocco di mani del difensore bianconero è abbastanza netto ma l'idea di Rocchi, designatore arbitrale, è quella di limitare il più possibile l'assegnazione dei rigori su gesti che sono congrui. E' anche vero che il tocco di Gatti fa si che la palla vada a sbattere sulla coscia di Douvikas, impedendone così il controllo e creando un danno al giocatore del Como". Si tratta di un episodio "borderline", rivisto al Var che ha interpretato il gesto come del tutto involontario e quindi non sanzionabile. Ma andiamo a leggere la moviola di Calvarese sul match Como-Juventus.