Fagioli: "Panchine alla Juve? Volevo giocare. Allegri, una chiamata da papà"

Le dichiarazioni dell'ex giocatore bianconero in conferenza: i motivi dell'addio, l'amico Kean, la telefonata con Max e l'idea di Palladino

La nuova avventura di Fagioli alla Fiorentina è ufficialmente iniziata. L'ex giocatore della Juventus si è presentato e ha parlato del presente ma anche del passato. Dall'addio alla Vecchia Signora e qualche frecciatina a Motta, fino alla chiamata con Allegri e i dialoghi con Palladino. Alla viola ha ritrovato anche Kean, amico di infanzia e suo compagno di spogliatoio sin dalle giovanili. E anche di lui ha parlato in conferenza stampa.

Fiorentina, Fagioli si presenta: la conferenza

Fagioli ha parlato subito della trattativa: "Complicata? Sì perché fino all'ultimo non sapevo dove andare, poi alle 23.30 siamo arrivati alla conclusione. Vlahovic e Nico Gonzalez mi hanno parlato bene della città e mi hanno detto che si sta bene. Marsiglia? C'era ma alla fine ho deciso di venire qui". Sul percorso alla Kean: "Moise sta facendo una grande stagione e tutti vorrebbero fare come lui. Se mi ha impressionato qualcuno? Non voglio fare nomi, mi hanno accolto tutti molto bene e sono felice di essere qui. Mi sono trovato molto bene sin dai primi giorni". Sulla posizione: "Ho parlato con il mister e mi vede nei due-tre di centrocampo. Poi chi merita gioca. Palladino mi ha convinto e sto continuando a parlarci, c'è empatia". Poi ha proseguito: "Che ragazzo trova la Fiorentina? Il ragazzo che vedete ora, tranquillo e sereno. Sapete tutti il periodo che ho passato, ma ora sono felice e spensierato. Pressione? No, non la sento".

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"Addio Juve? Non so se meritavo di stare sempre in panchina"

Sull'addio alla Juventus: "Sicuramente qualcosa non ha funzionato in me anche durante le partite in bianconero, ora non voglio giudicare se fosse sempre giusto o meno lasciarmi in panchina. Adesso avevo voglia di giocare, anche perché l'anno prima sono stato fermo e sono felice che la Fiorentina abbia puntato su di me". Sulla volontà di trasferirsi alla viola: "Anche io ho chiesto nelle ultime ore di mercato di essere accontentato, per fortuna sono riusciti a farlo negli ultimi minuti. Lasciare una società in cui sei stato 11 anni non è mai facile a prescindere dalla squadra. Se ho parlato con Spalletti? Mi ha fatto piacere vederlo, ma non abbiamo parlato di calcio".

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La telefonata con Allegri: "Da papà"

Poi Fagioli ha parlato anche di Allegri: "Lui è stato il mister che mi ha migliorato di più nei passaggi progressivi e mi ha spronato sempre a giocare in avanti. Ci siamo sentiti con il mister, ma è stata più una chiamata da papà per chiedermi cosa volessi fare". Sul suo idolo: "E' Modric e ho avuto la fortuna di scambiarci qualche parola all'Europeo".  Sulla partita contro l'Inter: "E' stata straordinaria, vincere 3 a 0 con loro non succede tutti i giorni. Ora c'è un po' di pressione visto che dovremo andare a San Siro (ride ndr)".  Infine ha svelato anche qualche curiosità: "Sulla città non sono informato bene, ma ho un nonno e un cugino che tifano Fiorentina e quando ero alla Juve c'era un po' di astio. I miei difetti? Colpo di testa, la fase difensiva costante per 90 minuti. Pregi? Tecnica, visione, tiro in porta".  Poi ha concluso sul rapporto con Kean: "Con lui sono cresciuto nel settore giovanile, lo conosco da quando avevo 14 anni. Prima di venire mi ha chiamato e mi ha detto che devo comportarmi bene. Mi ha parlato da leader e si vede che ci tiene molto".

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La nuova avventura di Fagioli alla Fiorentina è ufficialmente iniziata. L'ex giocatore della Juventus si è presentato e ha parlato del presente ma anche del passato. Dall'addio alla Vecchia Signora e qualche frecciatina a Motta, fino alla chiamata con Allegri e i dialoghi con Palladino. Alla viola ha ritrovato anche Kean, amico di infanzia e suo compagno di spogliatoio sin dalle giovanili. E anche di lui ha parlato in conferenza stampa.

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Fagioli ha parlato subito della trattativa: "Complicata? Sì perché fino all'ultimo non sapevo dove andare, poi alle 23.30 siamo arrivati alla conclusione. Vlahovic e Nico Gonzalez mi hanno parlato bene della città e mi hanno detto che si sta bene. Marsiglia? C'era ma alla fine ho deciso di venire qui". Sul percorso alla Kean: "Moise sta facendo una grande stagione e tutti vorrebbero fare come lui. Se mi ha impressionato qualcuno? Non voglio fare nomi, mi hanno accolto tutti molto bene e sono felice di essere qui. Mi sono trovato molto bene sin dai primi giorni". Sulla posizione: "Ho parlato con il mister e mi vede nei due-tre di centrocampo. Poi chi merita gioca. Palladino mi ha convinto e sto continuando a parlarci, c'è empatia". Poi ha proseguito: "Che ragazzo trova la Fiorentina? Il ragazzo che vedete ora, tranquillo e sereno. Sapete tutti il periodo che ho passato, ma ora sono felice e spensierato. Pressione? No, non la sento".

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