La telefonata con Allegri: "Da papà"
Poi Fagioli ha parlato anche di Allegri: "Lui è stato il mister che mi ha migliorato di più nei passaggi progressivi e mi ha spronato sempre a giocare in avanti. Ci siamo sentiti con il mister, ma è stata più una chiamata da papà per chiedermi cosa volessi fare". Sul suo idolo: "E' Modric e ho avuto la fortuna di scambiarci qualche parola all'Europeo". Sulla partita contro l'Inter: "E' stata straordinaria, vincere 3 a 0 con loro non succede tutti i giorni. Ora c'è un po' di pressione visto che dovremo andare a San Siro (ride ndr)". Infine ha svelato anche qualche curiosità: "Sulla città non sono informato bene, ma ho un nonno e un cugino che tifano Fiorentina e quando ero alla Juve c'era un po' di astio. I miei difetti? Colpo di testa, la fase difensiva costante per 90 minuti. Pregi? Tecnica, visione, tiro in porta". Poi ha concluso sul rapporto con Kean: "Con lui sono cresciuto nel settore giovanile, lo conosco da quando avevo 14 anni. Prima di venire mi ha chiamato e mi ha detto che devo comportarmi bene. Mi ha parlato da leader e si vede che ci tiene molto".