E poi, per fortuna, alla fine le chiacchiere stanno a zero e si deve arrivare per forza lì: a parlare e a discutere di calciatori. Delle loro qualità, degli equilibri che spostano e di come li spostano, delle loro caratteristiche: in definitiva se siano forti o meno. Sembra incredibile doverlo (sommessamente) ricordare in epoca di calciomercato immanente, imperante, ossessivo, eppure davvero i calciatori forti fanno la fortuna delle squadre e degli allenatori. Da sempre e per sempre, salvo in un assurdo periodo storico (questo, appunto, in cui siamo immersi) nel quale si cerca di spostare l’attenzione “sul gioco” perché dalle nostre parti è sempre più difficile arrivare ai grandi calciatori. Che, invece, quando ci sono determinano plasticamente i destini di una squadra come sta mostrando Randal Kolo Muani nella Juventus. E allora perché il Psg lo ha mollato? Semplicemente perché con Luis Enrique - al quale il Psg ha rinnovato il contratto - non è scattato il feeling e le vicende umane spesso prevalgono su quelle tecniche. Ma il valore, quello resta, celebrato anche dall’ex compagno Mbappé sui social: “Ti meriti tutto questo”. E dopo la partita, Cesc Fabregas ha riassunto in maniera essenziale e indiscutibile la vicenda: «Per 64 minuti siamo stati superiori a loro, meritavamo la vittoria. Poi Kolo Muani fa un gol così, ma è uno pagato 80 milioni».