La Juve verso l'Inter: il ritorno in difesa e il dubbio più grande

Motta  valuta le rotazioni in difesa, anche in vista delle trasferte di Eindhoven in Champions League e Cagliari

TORINO - Ventiquattr'ore per resettare, tre giorni pieni per preparare la sfida all'Inter. Thiago Motta oggi ritroverà i suoi giocatori e inizierà a unire i puntini che prendono il presente e lo portano alla partita di domenica, quando in palio ci sarà l'onore del Derby d'Italia, ma soprattutto tre punti fondamentali che possono indirizzare la corsa Champions. Dopo il riposo concesso ieri alla squadra, la mattina della Continassa tornerà infatti a colorarsi degli schiamazzi dei calciatori, della fatica, delle ambizioni. Non ci si può accontentare delle tre vittorie consecutive, seppur rappresentino una prima volta. Né ci si può fermare in questo calendario sempre più fitto, che dopo l'Inter vede il viaggio a Eindhoven e poi di nuovo una trasferta, stavolta a Cagliari. Anche in virtù dei chilometri da percorrere, l'allenatore pensa a ruotare, a cambiare. Ma non esattamente a sperimentare.

Juve, le scelte di Motta

Anzi: se con il PSV si è vista la difesa rimaneggiata, contro i nerazzurri potrebbe intanto rivedersi Savona, alle prese con un problema di natura pubalgica, e per questo gestito martedì dopo le presenze con Empoli e Como. Può giocare a sinistra, naturalmente basso, con l'eventuale conferma di Weah sul lato opposto. "Eventuale" perché poi tutto dipende da Andrea Cambiaso, dalle sue condizioni: l'esterno è fuori da fine gennaio per un infortunio alla caviglia tornato sul più bello, praticamente sul gong del mercato. Dovesse tornare a disposizione - e vuole provarci -, potrebbe rientrare subito nel giro dei titolari, pronto a colmare qualche lacuna mostrata pure nell'ultimo match, quando Motta ha testato Kelly traendone risultati non esattamente incoraggianti. Attenuanti a parte, proprio l'inglese, ultimo arrivato, può restare a guardare contro l'Inter: Gatti e Veiga sembrano già affiatati, e in attesa del rientro di Kalulu, per il quale ci vorrà ancora un po' di tempo, i due non si toccano.

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Il lusso della scelta

Grandi scelte, poi, a centrocampo. Cioè: decisioni toste, per cui vale più concretamente il discorso delle variazioni. Può arrivare una chance dal primo minuto per Khephren Thuram, reduce da due panchine di fila, con l'ultima dal 1' con il Benfica. Al suo fianco? Ecco, Thiago dovrà decidere sulla coppia Locatelli-Douglas Luiz, che può essere scissa. Da una parte c'è il capitano e il suo dinamismo, elemento necessario e ribadito anche nell'ultima conferenza stampa; dall'altra il brasiliano e i segnali di ripresa mostrati, uomo di possesso e meno di ritmo. Per caratteristiche della partita, l'ex Sassuolo pare davanti. Ma non è un duello scontato, così come non lo è sugli esterni, dove Conceicao chiede spazio e l'ultima prova di Yildiz ha mostrato incertezze. Con Nico Gonzalez e Kolo Muani più sicuri di un posto - sì, Vlahovic sembra andare verso un'altra panchina -, occhio inoltre a Mbangula, forte dal gol vittoria in Champions.

McKennie-Koopmeiners: tema trequartista

Tema trequartista, infine. Il più spinoso. Come raccontato dallo stesso Thiago, è impossibile non trovare un posto in questa formazione per tutto ciò che sta dando Weston McKennie. Ed è più complicato ricavarne uno per quello che non sta arrivando da Teun Koopmeiners. All'apparenza, panchinare l'olandese sembra una scelta piuttosto facile, quasi certa. Ma è apparenza, appunto. Ancora qualche ora e si capiranno comunque indicazioni, condizioni e allora sensazioni. Verso il Derby d'Italia, per Motta, c'è almeno il lusso della scelta.    

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TORINO - Ventiquattr'ore per resettare, tre giorni pieni per preparare la sfida all'Inter. Thiago Motta oggi ritroverà i suoi giocatori e inizierà a unire i puntini che prendono il presente e lo portano alla partita di domenica, quando in palio ci sarà l'onore del Derby d'Italia, ma soprattutto tre punti fondamentali che possono indirizzare la corsa Champions. Dopo il riposo concesso ieri alla squadra, la mattina della Continassa tornerà infatti a colorarsi degli schiamazzi dei calciatori, della fatica, delle ambizioni. Non ci si può accontentare delle tre vittorie consecutive, seppur rappresentino una prima volta. Né ci si può fermare in questo calendario sempre più fitto, che dopo l'Inter vede il viaggio a Eindhoven e poi di nuovo una trasferta, stavolta a Cagliari. Anche in virtù dei chilometri da percorrere, l'allenatore pensa a ruotare, a cambiare. Ma non esattamente a sperimentare.

Juve, le scelte di Motta

Anzi: se con il PSV si è vista la difesa rimaneggiata, contro i nerazzurri potrebbe intanto rivedersi Savona, alle prese con un problema di natura pubalgica, e per questo gestito martedì dopo le presenze con Empoli e Como. Può giocare a sinistra, naturalmente basso, con l'eventuale conferma di Weah sul lato opposto. "Eventuale" perché poi tutto dipende da Andrea Cambiaso, dalle sue condizioni: l'esterno è fuori da fine gennaio per un infortunio alla caviglia tornato sul più bello, praticamente sul gong del mercato. Dovesse tornare a disposizione - e vuole provarci -, potrebbe rientrare subito nel giro dei titolari, pronto a colmare qualche lacuna mostrata pure nell'ultimo match, quando Motta ha testato Kelly traendone risultati non esattamente incoraggianti. Attenuanti a parte, proprio l'inglese, ultimo arrivato, può restare a guardare contro l'Inter: Gatti e Veiga sembrano già affiatati, e in attesa del rientro di Kalulu, per il quale ci vorrà ancora un po' di tempo, i due non si toccano.

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