Retroscena Di Maria: "Mentre ero alla Juve arrivò un'offerta monstre"

L'ex bianconero, attualmente al Benfica, ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua carriera: dal Mondiale vinto al paragone tra Messi e Ronaldo

LISBONA (Portogallo) - Angel Di Maria ha rilasciato una lunga intervista al portale argentino InfoBAE parlando di tutta la sua carriera compresa l'avventura alla Juventus, il rapporto con Diego Armando Maradona e la discussione su chi sia il più forte tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.

Il ritorno al Benfica dopo la Juventus

"Ho ricevuto un sacco di offerte, con cifre che non avevo mai visto su carta in vita mia, e le avevo lì. E  con la mia famiglia abbiamo detto “No, andiamo a Lisbona, vogliamo tornare al Benfica”. Ho avuto l’opportunità di giocare in Serie A con la Juve, volevo conoscere il campionato italiano. Era il club più grande d’Italia. Anche io avevo quel desiderio, ma già quell’anno ho avuto la possibilità di tornare al Benfica e l’anno dopo ho detto “basta, è ora di tornare a Lisbona”. Qui c’è Rui Costa come presidente. Ho giocato con lui, quindi comunichiamo costantemente. Lui voleva che tornassi ed ero emozionato, così alla fine sono tornato".

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L'importanza di Diego Armando Maradona

"Maradona mi ha sostenuto quando nessun altro mi sosteneva. Mi ha portato a un Mondiale dopo che mi avevano squalificato per sei partite dopo un'espulsione in una partita contro la Bolivia. Quando eravamo ai Mondiali e mi insultavano, i giorni in cui avevamo visite e lui veniva a trovarmi mentre ero con la mia famiglia e mi diceva "non preoccuparti, più ti insultano, più tu giocherai. Non posso dire niente di male su Diego. È incredibile. La sera rimanevo solo nella mia stanza e lui veniva ogni sera, mi parlava, mi raccontava tante storie e rimaneva lì un'ora. Sono momenti che non dimenticherò mai. Il giorno in cui è morto Diego non lo dimenticherò mai, per me è stato uno shock - sulla scomparsa - Stavo a casa e la notizia ha cominciato a uscire, hanno cominciato a dire che era morto. Dissero che Diego era morto. E io ho detto: "Non può essere, non può essere". In seguito lo affermarono sempre di più, finché le immagini cominciarono ad apparire anche nel quartiere in cui viveva. E l'ambulanza e tutto il resto. E poi però mi sono reso conto che era vero".

Di Maria su Ronaldo

Poi, sulle dichiarazioni di Ronaldo in cui afferma di essere il migliore di sempre: "Non mi sorprende, ho passato quattro anni con lui. È sempre stato così, ha sempre fatto queste dichiarazioni, ha sempre cercato di essere il migliore, ma beh, è nato in una generazione, solo in un momento sbagliato, perché ne è nata un'altra che è stata toccata dalla bacchetta. La realtà è dimostrata dai numeri. Uno ha otto palloni d'Oro, l'altro ne ha cinque. C'è una differenza molto grande. Essere stato campione del mondo è un'altra differenza molto grande, rispetto ad avere due Copa America. Ci sono molte, molte differenze. E poi si vede nelle partite, si vede in ogni minuto di ogni partita, che si gioca come se si fosse nel proprio giardino”. Lo mette nella stessa posizione di sempre e continua a farlo. E lo fa da 18, 20 anni, da quanto tempo lo fa? E tutte le persone dicono “ma sai cosa farà”, beh, tu lo marchi e lui lo fa comunque e avrà ancora 40 anni e continuerà a fare tiki taka, tiki taka, tiki taka. È così. Ma anche Cris è così. Ha sempre dichiarato di essere così. È sempre stato così. Per me Leo è il migliore al mondo e il migliore della storia, senza dubbio".

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L'offerta mentre era alla Juve

Successivamente, una rivelazione su un'offerta ricevuta durante il suo periodo alla Juventus: "La verità è che ho ricevuto un’offerta dall’Arabia Saudita. Non ho un manager, è un amico che gestisce le cose per me e mi aiuta in tutto. Arriva l’offerta, dico di no. Un’altra offerta, più del doppio della cifra, è arrivata dallo stesso club. Dico di no di nuovo. Lì il mio amico mi dice: “Dobbiamo dire qualcosa, perché non so se sanno che non vuoi andare a giocare lì”. E gli ho detto: “Beh, se ci fanno questa offerta, potremmo andare”. E ce l’hanno data! Quando il mio amico ha detto di sì, ho detto a mia moglie: “Vedi, non sono un idiota?” Alla fine abbiamo chiesto e sono arrivati.” Ci stavamo chiedendo: “E adesso?” E questo è tutto, andiamo a Lisbona, andiamo al Benfica. Alla fine l’ho lasciata andare. Tutto questo è successo dopo il Mondiale, quando ero alla Juve, era in quel periodo. Se quell’offerta dovesse ripresentarsi, penso che ormai sarebbe finita. Non ho più quel desiderio di andare in un posto del genere alla fine della mia carriera”.

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LISBONA (Portogallo) - Angel Di Maria ha rilasciato una lunga intervista al portale argentino InfoBAE parlando di tutta la sua carriera compresa l'avventura alla Juventus, il rapporto con Diego Armando Maradona e la discussione su chi sia il più forte tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.

Il ritorno al Benfica dopo la Juventus

"Ho ricevuto un sacco di offerte, con cifre che non avevo mai visto su carta in vita mia, e le avevo lì. E  con la mia famiglia abbiamo detto “No, andiamo a Lisbona, vogliamo tornare al Benfica”. Ho avuto l’opportunità di giocare in Serie A con la Juve, volevo conoscere il campionato italiano. Era il club più grande d’Italia. Anche io avevo quel desiderio, ma già quell’anno ho avuto la possibilità di tornare al Benfica e l’anno dopo ho detto “basta, è ora di tornare a Lisbona”. Qui c’è Rui Costa come presidente. Ho giocato con lui, quindi comunichiamo costantemente. Lui voleva che tornassi ed ero emozionato, così alla fine sono tornato".

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