Pagelle Juve: Kolo Muani da sballo, Veiga faro, Koopmeiners sterza

Voti e giudizi della squadra di Motta dopo la vittoria nel derby d’Italia contro l’Inter: Gatti dominante, Conceicao una scheggia

È Conceicao a decidere il derby d'Italia, la Juve batte l'Inter e si conferma nel momento migliore della stagione. Thiago Motta trova il poker di successi tra campionato e Champions, Inzaghi non riesce nella missione di sorpassare il Napoli e ora è a due punti dalla vetta. Ecco i voti e i giudizi della super sfida dello Stadium.

 

Di Gregorio 6.5

Gioca la gara del riscatto contro la squadra che lo ha cresciuto e scaricato. Nel primo tempo non viene mai chiamato in causa, se non sulla rovesciata centrale di Taremi che neutralizza senza problemi. Al 68’ si rende protagonista con una parata indescrivibile su Dumfries, prima che l’arbitro fischi un precedente fallo a favore dei bianconeri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Weah 6.5

Sa di avere di fronte un cliente scomodo come Dimarco e pare, infatti, più preoccupato del solito, mostra poca lucidità nell’uscita: un suo errore manda in porta Taremi. Con il passare dei minuti cresce e dà profondità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gatti 7

Si mette addosso l’elmetto delle grandi occasioni: è sempre nel posto giusto quando l’Inter si fa pericolosa con le sue ripartenze veloci. Non ha la qualità di Veiga in impostazione, ma si regala un finale da “playmaker” con un paio di possibili assist non sfruttati dai compagni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Veiga 7.5

Si alza spesso per andare a prendere Barella e Mkhitaryan, mostrando grandi abilità nell’anticipo. É il faro della Juve quando si tratta di impostare. Pericolosissimo a inizio ripresa con una conclusione centrale, ma velenosa. Non sbaglia una lettura. Dal suo arrivo è tutta un’altra squadra. Se questo sarà lo standard di rendimento è davvero difficile che il Chelsea decida di lasciarlo a Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Savona 5

Straperde il duello con Dumfries che a destra è libero di fare quello che vuole. È l’anello debole della Juventus e, infatti, è sulla sua corsia che i nerazzurri riescono a inanellare le occasioni più pericolose. La prima al 20’, quando si fa sovrastare dall’olandese che spedisce di testa sopra la porta di Di Gregorio e poi allo scadere del primo tempo quando viene bruciato dall’ex Psv che, però, sbatte contro il palo. Motta gli da ancora una decina di minuti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiaso (14’ st) 7

Entra con tantissima voglia e la Juve svolta. È suo il cross che porta - seppur indirettamente - al gol.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

K. Thuram 6.5

Si scatena con le sue progressioni palla al piede mostrando di avere un altro passo rispetto ai compagni di reparto. È lucido nei disimpegni quando l’Inter lo aggredisce con i raddoppi. Deve una cena a Lautaro che - su una sua lettura imperfetta - calcia inspiegabilmente alto da due passi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Locatelli (32’ st) 6

Un quarto d’ora di gestione.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Conceicao 7.5

Torna titolare dopo il brutto ko in Champions con il Benfica. A destra è una trottola impazzita che manda in confusione Dimarco e Bastoni. Si sacrifica anche in fase di non possesso, guadagnandosi gli applausi di Motta e dello Stadium. Sommer è a dir poco strepitoso sulla sua conclusione a incrociare sul primo palo nella prima metà di gioco. Freddissimo sul gol del vantaggio che, di fatto, vale il successo della Juventus.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Yildiz (36’ st) 6

Riesce a guadagnare un paio di falli e a far respirare la squadra.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Koopmeiners 7

La Juve lo cerca per sfruttare la sua visione, ma l’olandese si gira e rigira più volte su se stesso con un fare confusionario. Il pubblico lo becca e lui, improvvisamente, ricomincia a giocare come sa. Alterna tocchi di prima intenzione a qualche verticalizzazione sugli esterni. Verso la fine del primo tempo si fa 40 metri per andare a chiudere su Calhanoglu, lanciato a rete. Dumfries gli nega la gioia del secondo gol in Serie A. Finalmente una gara all’altezza delle sue qualità: lla strada pare quella giusta…

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

McKennie 6

La fascia da capitano gli dà la carica: bella la progressione palla al piede che porta all’occasionissima sprecata da Nico Gonzalez in avvio. Poi inizia a perdere un duello dietro l’altro fino a uscire dal gioco. Ma si risveglia nel finale.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nico Gonzalez 7.5

Decisamente il più pericoloso tra i bianconeri: si mangia un gol che - a neanche 2’ dal fischio iniziale - avrebbe spezzato subito le gambe ai nerazzurri. La Juve lo cerca spesso con lanci a campo aperto: bravissimo a vincere il duello con Pavard e finalizzare verso Sommer che gli nega un gran gol. Preziosissimo in copertura: la chiusura su Barella spiega perché Motta raramente decida di rinunciare a lui.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kolo Muani 8

Nella prima mezz’ora tocca pochi palloni, poi delizia il pubblico con una conclusione al volo che Pavard - provvidenzialmente - gli devia in corner. Quando si piazza spalle alla porta non ce n’è per nessuno: vince tutti i duelli, smistando sempre con intelligenza verso il compagno più libero. Una sua ruleta deliziosa - su un pallone morto - porta al gol di Chico. Rappresenta tutto quello che è mancato alla Juventus negli ultimi mesi: un centravanti vero che sa segnare, lottare e prendere falli.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

All. Motta 7.5

La Juve gioca un primo tempo di sacrificio, aspettando l’Inter bassa per poi provare a sfruttare la velocità degli esterni. La scelta di schierare Savona titolare rischia di costare cara, ma nel complesso Motta dimostra di aver confezionato la gara meglio di Inzaghi, centrando una vittoria che può cambiare la stagione.

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

È Conceicao a decidere il derby d'Italia, la Juve batte l'Inter e si conferma nel momento migliore della stagione. Thiago Motta trova il poker di successi tra campionato e Champions, Inzaghi non riesce nella missione di sorpassare il Napoli e ora è a due punti dalla vetta. Ecco i voti e i giudizi della super sfida dello Stadium.

 

Di Gregorio 6.5

Gioca la gara del riscatto contro la squadra che lo ha cresciuto e scaricato. Nel primo tempo non viene mai chiamato in causa, se non sulla rovesciata centrale di Taremi che neutralizza senza problemi. Al 68’ si rende protagonista con una parata indescrivibile su Dumfries, prima che l’arbitro fischi un precedente fallo a favore dei bianconeri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...