L'eccezione Locatelli e il rientro di Cambiaso: Juve, ora la Champions

Motta e il calendario congestionato: gestione degli sforzi e delle energie. L'organico è quasi al completo

La partita più importante è sempre quella imminente, d’accordo. E però… e però un calendario congestionato come quello di questa stagione, tra una Champions League in formato extra-large e un Mondiale per Club ad allietare l’estate, suggerisce un’attenta gestione degli sforzi e delle energie nell’organico. Anche quando l’agenda impone un derby d’Italia nel menù. Un po’ per ragioni tattiche, un po’ per ragioni atletiche e un po’ per opportunità, dunque, ieri sera Manuel Locatelli non è sceso in campo dal primo minuto di Juventus-Inter. Un’eccezione, certo non la regola: il capitano bianconero aveva infatti disputato – sempre da titolare – dieci delle precedenti undici partite del 2025, saltando solo un altro derby, quello di Torino, causa squalifica per l’ammonizione rimediata da diffidato nella semifinale di Supercoppa in Arabia contro il Milan

Il centrocampo di Motta

Il centrocampo di Thiago Motta, senza un cardine come Locatelli, entrato nell’ultimo quarto d’ora, è stato inizialmente retto dai muscoli di Thuram, oltre che dalla sostanza di Koopmeiners e di McKennie. Ma già mercoledì sera gli interpreti sono destinati a cambiare. L’ex Sassuolo in mediana si è ritagliato un ruolo da quasi imprescindibile, partita dopo partita, e i minuti risparmiati ieri sera sono stati messi in conto (anche) per averlo nelle migliori condizioni nella sfida senza ritorno di Eindhoven, quando potrebbe essere l’unico metronomo a disposizione, data l’incertezza che ancora circonda la presenza di Douglas Luiz, alle prese con un affaticamento che potrebbe richiedere qualche altro giorno per essere definitivamente smaltito. Lo staff ha così calibrato nel miglior modo possibile la marcia d’avvicinamento di Locatelli ai 90’ (se non di più!) del Philips Stadion: una partita cruciale – ça va sans dire – per il percorso europeo dei bianconeri, che anche a bilancio hanno iscritto l’accesso agli ottavi come obiettivo minimo di questa annata. 

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La Juve quasi al completo

Un traguardo cui si candida per un ruolo da protagonista anche Andrea Cambiaso, da troppo tempo lontano parente del perno tecnico del progetto di Thiago Motta che aveva dimostrato di essere nei primi mesi della stagione. L’esterno ligure è tornato in campo ieri sera, mostrando subito un buon passo nell’ultima mezz’ora, dopo la seconda sosta ai box cui è stato costretto da una caviglia instabile e dolorante. Un pit stop necessario per risolvere, in maniera definitiva, quel fastidio che a gennaio l’aveva condizionato più delle voci di mercato che provenivano da Manchester, sponda City di Guardiola. Al saldo dei lungodegenti Bremer e Kalulu, e del desaparecido Milik, per il resto, Thiago Motta avrà a disposizione un organico quasi al completo per la trasferta in Olanda, compreso un Yildiz piuttosto fresco. Quasi perché all’appello, fin verso la fine del mese, mancherà Kalulu, mentre in difesa i bianconeri dovranno fare a meno di Alberto Costa, escluso dalla lista Uefa

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La partita più importante è sempre quella imminente, d’accordo. E però… e però un calendario congestionato come quello di questa stagione, tra una Champions League in formato extra-large e un Mondiale per Club ad allietare l’estate, suggerisce un’attenta gestione degli sforzi e delle energie nell’organico. Anche quando l’agenda impone un derby d’Italia nel menù. Un po’ per ragioni tattiche, un po’ per ragioni atletiche e un po’ per opportunità, dunque, ieri sera Manuel Locatelli non è sceso in campo dal primo minuto di Juventus-Inter. Un’eccezione, certo non la regola: il capitano bianconero aveva infatti disputato – sempre da titolare – dieci delle precedenti undici partite del 2025, saltando solo un altro derby, quello di Torino, causa squalifica per l’ammonizione rimediata da diffidato nella semifinale di Supercoppa in Arabia contro il Milan

Il centrocampo di Motta

Il centrocampo di Thiago Motta, senza un cardine come Locatelli, entrato nell’ultimo quarto d’ora, è stato inizialmente retto dai muscoli di Thuram, oltre che dalla sostanza di Koopmeiners e di McKennie. Ma già mercoledì sera gli interpreti sono destinati a cambiare. L’ex Sassuolo in mediana si è ritagliato un ruolo da quasi imprescindibile, partita dopo partita, e i minuti risparmiati ieri sera sono stati messi in conto (anche) per averlo nelle migliori condizioni nella sfida senza ritorno di Eindhoven, quando potrebbe essere l’unico metronomo a disposizione, data l’incertezza che ancora circonda la presenza di Douglas Luiz, alle prese con un affaticamento che potrebbe richiedere qualche altro giorno per essere definitivamente smaltito. Lo staff ha così calibrato nel miglior modo possibile la marcia d’avvicinamento di Locatelli ai 90’ (se non di più!) del Philips Stadion: una partita cruciale – ça va sans dire – per il percorso europeo dei bianconeri, che anche a bilancio hanno iscritto l’accesso agli ottavi come obiettivo minimo di questa annata. 

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