Perin non si tiene: la risposta alle accuse di Motta e i "figli di putt..."

Il portiere bianconero commenta duramente l'eliminazione in Coppa Italia per mano dell'Empoli: le parole in conferenza stampa

TORINO - Una eliminazione cocente davanti ai propri tifosi e contro un Empoli che in campionato sarebbe, allo stato attuale, tra le tre retrocesse in Serie B: questo il riassunto della notte della Juve, uscita ai quarti di Coppa Italia tra i fischi dello Stadium. Al termine della gara è il portiere Mattia Perin a parlare davanti ai microfoni di Mediaset: “Abbiamo fatto un primo tempo per il quale proviamo vergogna. Non siamo stati bravi a capire l'importanza della partita perché c'era una Coppa Italia da difendere e una semifinale contro il Bologna da raggiungere. Un sentimento duro da sopportare”.

"Ci prendiamo fischi e critiche"

"Vergogna", usa le stesse parole di Thiago Motta il numero 1 bianconero che analizza così l'incontro: “Dobbiamo farci un grande esame di coscienza, la responsabilità è condivisa tra tutti, faccio difficoltà a trovare le parole ma c’è grande delusione e tristezza per l’epilogo di oggi. Se avessimo giocato il primo tempo come il secondo non saremmo arrivati ai rigori. Non basta quello che stiamo dando. Da Eindhoven ad oggi, anche se in campionato abbiamo fatto quattro vittorie consecutive, non basta. Parliamo tra di noi, ma dobbiamo anche guardarci allo specchio e capire cosa non sto andando. Non è ammissibile non passare i quarti in casa, con tutto il rispetto per l’Empoli. Ci prendiamo le critiche, i fischi”.

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Perin: "Per entrare nella storia della Juve..."

Un primo tempo completamente regalato agli uomini di D'Aversa e che Perin non riesce a spiegarsi: “Non credo manchi una leadership. Forse eravamo troppo carichi, non lo so. Non è un problema tecnico e non credo che abbiamo sottovalutato la partita perché sarebbe ancora più grave, perché non ti rendi conto di quanto sia importante andare a giocare una semifinale”. Poi conclude con un messaggio chiaro: “Per entrare nella storia della Juve non conta il numero delle partite che hai giocato, ma hai una sola strada che è quella dei trofei. In questo momento non siamo all’altezza. Spero che la delusione di stasera tiri fuori qualcosa in più. Il 100% non basta, dobbiamo dare il 110 o il 120".

"La delusione più grande nella Juventus"

In conferenza stampa Perin prosegue: "Siamo consapevoli che abbiamo fatto un primo tempo che non puoi fare con questa maglia. Poi nel secondo è andata meglio, ma doveva evitare i rigori. Forse siamo arrivati troppo carichi. Oggi abbiamo parlato e magari lo faremo domani e dopo domani. Sono da tanti anni alla Juventus è questa è la delusione più grande. Dovevamo fare molto di più. Lo sappiamo". Poi torna sulla 'vergogna': "È lecito provare un sentimento del genere. Proviamo tristezza e delusione per quello che abbiamo fatto. Non siamo stati al livello di questa maglia e questa società. Nello spogliatoio siamo consapevoli di questo. Ora abbiamo capito il problema, ma dobbiamo trovare la soluzione".

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Perin: "Non ci sono figli di pu..."

"Dobbiamo arrivare tra le prime quattro. Per noi giocare la Champions è fondamentale. In questo spogliatoio non ci sono figli di puttana e si può costruire. Spero che questa sconfitta ci faccia talmente male che possa farci crescere il prima possibile", aggiunge Perin che sul rischio di perdere il quarto posto promette: "Non la faremo accadere. Questa sconfitte creano delle ferite, ma anche delle esperienze. Non si può creare l'esperienza. Io lo so che alla Juventus non c'è tempo, ma stiamo cercando di crescere. Non è un alibi, ma un dato di fato. Serate come questa spero che ci diano la possibilità di crescere. Quello che stiamo facendo non basta".

"Affronteremo le cose insieme"

Poi chiude tornando sulle parole di Thiago Motta che aveva parlato di qualcuno che pretende senza dare: "Non so a chi si riferiva, ne parleremo insieme. Non avendoci parlato non so rispondere, non voglio creare allusioni che non ci sono. Affronteremo la cosa insieme come abbiamo sempre fatto".

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TORINO - Una eliminazione cocente davanti ai propri tifosi e contro un Empoli che in campionato sarebbe, allo stato attuale, tra le tre retrocesse in Serie B: questo il riassunto della notte della Juve, uscita ai quarti di Coppa Italia tra i fischi dello Stadium. Al termine della gara è il portiere Mattia Perin a parlare davanti ai microfoni di Mediaset: “Abbiamo fatto un primo tempo per il quale proviamo vergogna. Non siamo stati bravi a capire l'importanza della partita perché c'era una Coppa Italia da difendere e una semifinale contro il Bologna da raggiungere. Un sentimento duro da sopportare”.

"Ci prendiamo fischi e critiche"

"Vergogna", usa le stesse parole di Thiago Motta il numero 1 bianconero che analizza così l'incontro: “Dobbiamo farci un grande esame di coscienza, la responsabilità è condivisa tra tutti, faccio difficoltà a trovare le parole ma c’è grande delusione e tristezza per l’epilogo di oggi. Se avessimo giocato il primo tempo come il secondo non saremmo arrivati ai rigori. Non basta quello che stiamo dando. Da Eindhoven ad oggi, anche se in campionato abbiamo fatto quattro vittorie consecutive, non basta. Parliamo tra di noi, ma dobbiamo anche guardarci allo specchio e capire cosa non sto andando. Non è ammissibile non passare i quarti in casa, con tutto il rispetto per l’Empoli. Ci prendiamo le critiche, i fischi”.

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