Un tesoretto da venti milioni all’orizzonte. Fare (bene) cassa per poi avere denari utili da investire per finanziare la campagna acquisti estiva. Il dt bianconero Cristiano Giuntoli ha le idee chiare e sta già lavorando alle cessioni di quegli elementi che, per motivi diversi, appaiono non far più parte dei progetti della Vecchia Signora. Tanto da essere già stati spediti altrove in prestito nella scorsa stagione. È il caso di Filip Kostic. L’esterno serbo si è rilanciato a Istanbul, dove è subito diventato protagonista nelle fila del Fenerbahce di Josè Mourinho. Lo Special One ne apprezza soprattutto i cross ficcanti, che diventano un trampolino di lancio micidiale per le sue punte. Già sei gli assist messi a referto dalla freccia classe 1993, il cui soggiorno sul Bosforo potrebbe essere prolungato. Con la Juve pronta a dare il via libera all’addio a titolo definivo di fronte a un corrispettivo di 4-5 milioni. Previsti nelle prossime settimane contatti diretti con l’agente dell’esterno offensivo, Alessandro Lucci, che al Fener è ormai di casa visto che dovrà discutere pure del possibile rinnovo di Edin Dzeko e dell’interesse dei gialloblù per un altro suo assistito: il centrocampista Matias Vecino, in scadenza a giugno con la Lazio.
Djalò, Porto e non solo
Referenze positive arrivano pure dal Portogallo nei confronti di Tiago Djalò. Il Porto è soddisfatto del recupero del centrale, che sta tornando a brillare dopo essere stato ai box quasi un anno e mezzo a causa di un grave infortunio. Prestazioni importanti che gli hanno permesso di conquistare strada facendo il posto da titolare. La rinascita dell’ex Lille fa sorridere pure la Juve, che punta ad incamerare una decina di milioni dalla vendita del difensore lusitano. Riflessioni in corso in casa Porto dove si valuta se affondare il colpo a fine campionato per trattenerlo a titolo definitivo. Molto dipenderà anche dai proventi provenienti dalla partecipazione alla prossima Champions League. Al momento i Dragoes sono terzi in Super Liga e accederebbero soltanto all’Europa League. Il che significa ottenere decisamente meno introiti dalla Uefa. Djalò comunque vanta estimatori pure in Ligue1 e in Serie A: ecco perché dalle parti della Continassa restano convinti di poter registrare una plusvalenza rispetto a quanto lo avevano pagato nel gennaio 2024 (3,6 milioni più 2,6 di bonus).