Yildiz non riposa, la Juve sì e Motta sceglie di rabbia: chi rischia l'esclusione

Il talento turco, così come Kalulu, non ha approfittato del giorno libero concesso alla squadra: il tecnico ora studia le scelte per tornare alla vittoria con il Verona

Ventiquattr’ore per scaricarsi, forse per riflettere, più probabilmente per staccare. La Juventus ieri non si è ritrovata alla Continassa, aspettando anche che l’aria si facesse più leggera. Dopo i confronti diretti di giovedì, il gruppo si radunerà soltanto questa mattina nel centro sportivo, dove inizierà seriamente a preparare la sfida di lunedì contro il Verona. La fortuna di Thiago Motta, ecco, è che sia già antivigilia. Di una partita da non sbagliare - come tutte, da qui alla fine -, di una partita che dirà tanto del presente quanto del futuro. Per ora, vale l’appunto fatto alla squadra nelle scorse ore: compattarsi, stare uniti. E dimostrare. Ne ha tratto esempio Kenan Yildiz, che nel giorno di riposo generale si è recato ugualmente alla Continassa, mostrando sui social la forza a cui portano gli allenamenti: 200 chili sollevati e ora l’obiettivo di prendere sulle spalle pure il carico del momento; poco più in là, sempre zona Training Center, Pierre Kalulu ha proseguito l’iter di recupero, e punta a rivedersi almeno in panchina nella sfida di inizio settimana.

Poi il campo: verso il Verona

Prossimo passo: lavorare di nuovo in campo per poi aggregarsi ai compagni, quindi tornare definitivamente in campo. Non sarebbe un aiuto di poco conto per Motta, il quale per la gara dello Stadium valuta, vaglia, immagina. Saranno scelte forti, inevitabilmente. Così come forte è stato il segnale ai suoi ragazzi nella giornata di ieri: non c’è stato alcun ritiro, e nemmeno è stato eliminato il day off. Non è come se non fosse accaduto nulla, ma quasi. Evidentemente, la strada delle punizioni non è la migliore perseguibile per l’allenatore. E tutti avevano bisogno di prendersi una pausa dal frullatore di emozioni. In vista dell’Hellas, tuttavia, non si registrano volontà di sconti: la formazione rispecchierà persino la rabbia del tecnico, e per questo occhio alle esclusioni più eccellenti.

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Juve-Verona, chi gioca

Esempi? Il primo nome è quello di Teun Koopmeiners: l’olandese può tornare a stare fuori, lasciando spazio alle incursioni di Thuram e al rientro in pianta stabile di Manuel Locatelli; in attacco, lì dove le variazioni sono ancora possibili, Yildiz resta in ballottaggio, con Conceiçao e Mbangula forti candidati a una maglia dal primo minuto. Per Nico Gonzalez, probabilmente, la direzione è quella di (almeno) un turno di riposo. A Motta non è piaciuto l’atteggiamento dell’argentino, né quello di Dusan Vlahovic. Anche per questo motivo, saluti agli esperimenti: Kolo Muani è pronto a rifare il centravanti. 

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Ventiquattr’ore per scaricarsi, forse per riflettere, più probabilmente per staccare. La Juventus ieri non si è ritrovata alla Continassa, aspettando anche che l’aria si facesse più leggera. Dopo i confronti diretti di giovedì, il gruppo si radunerà soltanto questa mattina nel centro sportivo, dove inizierà seriamente a preparare la sfida di lunedì contro il Verona. La fortuna di Thiago Motta, ecco, è che sia già antivigilia. Di una partita da non sbagliare - come tutte, da qui alla fine -, di una partita che dirà tanto del presente quanto del futuro. Per ora, vale l’appunto fatto alla squadra nelle scorse ore: compattarsi, stare uniti. E dimostrare. Ne ha tratto esempio Kenan Yildiz, che nel giorno di riposo generale si è recato ugualmente alla Continassa, mostrando sui social la forza a cui portano gli allenamenti: 200 chili sollevati e ora l’obiettivo di prendere sulle spalle pure il carico del momento; poco più in là, sempre zona Training Center, Pierre Kalulu ha proseguito l’iter di recupero, e punta a rivedersi almeno in panchina nella sfida di inizio settimana.

Poi il campo: verso il Verona

Prossimo passo: lavorare di nuovo in campo per poi aggregarsi ai compagni, quindi tornare definitivamente in campo. Non sarebbe un aiuto di poco conto per Motta, il quale per la gara dello Stadium valuta, vaglia, immagina. Saranno scelte forti, inevitabilmente. Così come forte è stato il segnale ai suoi ragazzi nella giornata di ieri: non c’è stato alcun ritiro, e nemmeno è stato eliminato il day off. Non è come se non fosse accaduto nulla, ma quasi. Evidentemente, la strada delle punizioni non è la migliore perseguibile per l’allenatore. E tutti avevano bisogno di prendersi una pausa dal frullatore di emozioni. In vista dell’Hellas, tuttavia, non si registrano volontà di sconti: la formazione rispecchierà persino la rabbia del tecnico, e per questo occhio alle esclusioni più eccellenti.

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