Un muro ispanico-colombiano per la Vecchia Signora. La Juve ha messo gli occhi sul roccioso centrale del Valencia Christian Mosquera, nato ad Alicante vent’anni fa da genitori colombiani. Non è passata inosservata, infatti, la presenza più volte negli ultimi mesi degli scout bianconeri allo stadio Mestalla. Fari puntati appunto sul difensore, che gioca ormai titolare da un paio d’anni e si è imposto nel suo ruolo come il miglior specialista Under 20 della Liga. Solido e roccioso in marcatura, forte nell’anticipo: come caratteristiche ricorda un po’ Gleison Bremer- Motivo per cui parecchie società europee stanno manifestando il proprio interesse nei confronti di Mosquera, facendolo visionare dal vivo. Oltretutto alla luce della sua attuale condizione contrattuale che lo rende ancor più appetibile in vista della sessione estiva di trattative. Ma andiamo con ordine. Il classe 2004 a inizio gennaio ha comunicato al club iberico la volontà di non rinnovare il contatto in scadenza nel giugno 2026. E così la società spagnola dovrà - obtorto collo - aprire alla cessione in estate, onde evitare di rischiare di perderlo a parametro zero pochi mesi dopo.
Mosquera, l'interesse del Milan
Il primo club ad avviare i contatti per il difensore era stato il Milan, che già a dicembre aveva avviato i contatti per portarlo in Serie A. I rossoneri puntavano su Mosquera per cautelarsi in caso di partenza di uno tra Tomori (richiesto da Juve e Tottenham) e Pavlovic (piaceva ad Atalanta, Stoccarda e club turchi). Alla fine entrambi sono rimasti e il Diavolo non ha affondato il colpo. Negli ultimi giorni della finestra invernale aveva allacciato i contatti il West Ham, ma alla fine pure i londinesi hanno deciso di non accelerare. Anche perché per strapparlo al Valencia a stagione in corso sarebbero serviti almeno 25 milioni. Mica pochi di questi tempi.