L’accendino. Potrebbe essere questo il nuovo soprannome di Kolo Muani e non per il fatto che sia lungo e sottile. Accendino perché quando decide di agitarsi scatta immediatamente la scintilla. E la fiamma parte anche se sta diluviando... Pure nella serataccia dell’eliminazione dalla Coppa Italia con l’Empoli, tempo da diluvio usando una metafora, il ragazzo ha acceso la Juventus con due colpi da campione assoluto. Il primo dopo appena due minuti di gioco, con un colpo di testa delizioso a fornire un assist perfetto per Nico Gonzalez, solo in area a tu per tu col portiere per sprecare la magia area tirando alto.
Fuoriclasse assoluto
Il secondo, nel finale di partita, recuperando un pallone con un allungo alla Usain Bolt sulla fascia destra quando per tutti pareva irraggiungibile per saltare l’avversario in velocità dopo aver ricamato il controllo del pallone mentre andava a duemila all’ora per servire un altro assist in mezzo all’area non andato a buon fine perché Vlahovic nel frattempo aveva tagliato sul primo palo. Insomma un fuoriclasse assoluto, capace di inserirsi in un contesto completamente nuovo a stagione in corso con la naturalezza che appartiene, appunto, solo a i grandi. Del resto ha già saputo segnare 5 reti in 637’, risultando comunque e sempre pericoloso e un problema non da poco per la difesa avversaria. Dunque un ingresso da primo della classe, così impattante, da portare Thiago Motta a cercare di utilizzarlo dal primo minuto con Vlahovic, proprio anche per rivitalizzare il serbo.