Juve, ritiro prima del Verona e cambia la gestione Motta: cosa succede

La vigilia della prossima partita di campionato al J-Hotel e tutte le altre novità: così Thiago si gioca la conferma

Questa volta non ci sarà tempo per una cena in città, come accaduto sulla strada verso il successo contro l’Inter. Ma ieri, di comune accordo, Thiago Motta e i suoi giocatori hanno deciso di vivere in ririto la vigilia della delicata sfida casalinga al Verona. Questa mattina la squadra si ritroverà alla Continassa per la rifinitura, seguirà la consueta conferenza stampa del tecnico, quindi in serata - dopo il primo pomeriggio trascorso in famiglia - tutti al J Hotel, come in genere accade solo quando il match del giorno dopo è in calendario alle 12.30 o alle 15. Per concentrarsi e per preparare al meglio, insieme, l’impegno di domani sera. Le incomprensioni interne non sono sparite tutte d’un tratto, con un colpo di bacchetta. Ma il retroscena conferma come, a prescindere da tutto, gli intenti del gruppo-squadra siano condivisi da ogni singolo componente. E su questo, in fondo, non ci sono mai stati dubbi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Motta e il giro della Juve in 60 giorni

La scelta del ritiro pre-partita, dunque, è il primo segnale di questo finale di stagione per molti versi inedito alla Continassa. Se il facoltoso Fogg, nel celebre romanzo uscito dalla penna di Verne, impiegò 80 giorni a compiere il giro del mondo, infatti, Motta ne avrà invece a disposizione 60 per… compiere il giro della Juventus. Ovvero per ribaltare quello che non ha funzionato finora e per rimettere la squadra sulla retta via. Così da conquistarsi un futuro in bianconero al di là di quanto sostenga il contratto triennale firmato la scorsa estate. E il calendario, in qualche modo, strizza l’occhio all’italo-brasiliano. Che, certo, avrebbe fatto volentieri a meno delle recenti e cocenti eliminazioni da Champions League e Coppa Italia.

Ma che, a questo punto, può e deve sfruttarne i risvolti positivi, a partire da una settimana-tipo improvvisamente sgombra. Così, appunto, ammonteranno a 60 – al saldo dei riposi che lo staff tecnico concederà al gruppo – i giorni a disposizione di Motta, alla Continassa, per lavorare con l’obiettivo di centrare il quarto posto e di mostrare sensibili segnali di crescita del progetto. Lo scenario, dalla settimana entrante, muterà infatti radicalmente rispetto alla prima parte di stagione, caratterizzata da un’infinita sequenza di impegni ravvicinati e, sovente, da un solo allenamento “pieno” tra una partita e l’altra.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Motta, i capi d'accusa e le attenuanti

I capi d’accusa nei confronti di Motta, cresciuti di volume dopo gli ultimi dieci giorni, sono noti. Il gioco della Juventus non ha mostrato i progressi auspicati dopo l’incoraggiante avvio, l’assetto della squadra è risultato privo di certezze cui appigliarsi nel momento del bisogno, l’empatia con lo spogliatoio è andata in calando anziché in crescendo. Ci sono dentro questioni tecniche e mentali, insomma. E, in entrambi i casi, il tempo potrà agire da preziosa medicina, senza la frenesia di un match da preparare ogni settantadue ore, o giù di lì. E poi, certo, c’è il tema degli infortuni, che non può essere relegato a secondario in stagione. La buona notizia per Motta, in questo senso, è rappresentata dal ritorno in gruppo di Kalulu, che ieri ha lavorato con i compagni: il francese punta a una maglia da titolare contro l’Atalanta, ma potrebbe riscoprirsi protagonista già domani sera. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa volta non ci sarà tempo per una cena in città, come accaduto sulla strada verso il successo contro l’Inter. Ma ieri, di comune accordo, Thiago Motta e i suoi giocatori hanno deciso di vivere in ririto la vigilia della delicata sfida casalinga al Verona. Questa mattina la squadra si ritroverà alla Continassa per la rifinitura, seguirà la consueta conferenza stampa del tecnico, quindi in serata - dopo il primo pomeriggio trascorso in famiglia - tutti al J Hotel, come in genere accade solo quando il match del giorno dopo è in calendario alle 12.30 o alle 15. Per concentrarsi e per preparare al meglio, insieme, l’impegno di domani sera. Le incomprensioni interne non sono sparite tutte d’un tratto, con un colpo di bacchetta. Ma il retroscena conferma come, a prescindere da tutto, gli intenti del gruppo-squadra siano condivisi da ogni singolo componente. E su questo, in fondo, non ci sono mai stati dubbi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Juve, ritiro prima del Verona e cambia la gestione Motta: cosa succede
2
Motta e il giro della Juve in 60 giorni
3
Motta, i capi d'accusa e le attenuanti