Motta e il giro della Juve in 60 giorni
La scelta del ritiro pre-partita, dunque, è il primo segnale di questo finale di stagione per molti versi inedito alla Continassa. Se il facoltoso Fogg, nel celebre romanzo uscito dalla penna di Verne, impiegò 80 giorni a compiere il giro del mondo, infatti, Motta ne avrà invece a disposizione 60 per… compiere il giro della Juventus. Ovvero per ribaltare quello che non ha funzionato finora e per rimettere la squadra sulla retta via. Così da conquistarsi un futuro in bianconero al di là di quanto sostenga il contratto triennale firmato la scorsa estate. E il calendario, in qualche modo, strizza l’occhio all’italo-brasiliano. Che, certo, avrebbe fatto volentieri a meno delle recenti e cocenti eliminazioni da Champions League e Coppa Italia.
Ma che, a questo punto, può e deve sfruttarne i risvolti positivi, a partire da una settimana-tipo improvvisamente sgombra. Così, appunto, ammonteranno a 60 – al saldo dei riposi che lo staff tecnico concederà al gruppo – i giorni a disposizione di Motta, alla Continassa, per lavorare con l’obiettivo di centrare il quarto posto e di mostrare sensibili segnali di crescita del progetto. Lo scenario, dalla settimana entrante, muterà infatti radicalmente rispetto alla prima parte di stagione, caratterizzata da un’infinita sequenza di impegni ravvicinati e, sovente, da un solo allenamento “pieno” tra una partita e l’altra.