TORINO - Un’analisi approfondita della stagione della Juventus, studio per definizione ancora parziale, non può prescindere da alcuni fattori. L’età media della squadra, per esempio, conseguenza delle scelte operate in estate sul mercato. E gli infortuni, anche, le cui quantità ed entità sono frutto della preparazione e dello stress da calendario ben più che del caso, come ripete spesso anche Thiago Motta. La catena di stop fisici ha pesantemente condizionato l’ultima parte di 2024 dei bianconeri, scesi a Lecce a inizio dicembre addirittura senza nove effettivi, ma la rotta non si è certo invertita nelle ultime settimane. Al punto che, questa sera, di fronte al Verona, le scelte dell’allenatore saranno limitate da ben sette assenze. Ultima, in ordine cronologico, quella che ha riguardato Conceiçao nella giornata di ieri.
Le condizioni di Conceicao
Il portoghese, infatti, si è fermato nel corso della rifinitura pre-partita, lamentando un fastidio alla coscia destra. Gli accertamenti delle prossime ore, al J Medical, chiariranno l’entità del problema e daranno una prima indicazione circa i tempi di recupero. Intanto, però, il furetto ex Porto è stato inevitabilmente escluso dalla lista dei convocati per la gara con gli scaligeri. Non l’unico confronto destinato a saltare a causa della noia muscolare, con ogni probabilità. Chico ha d’altronde saltato già nove partite, tra lo stop patito a settembre, appena arrivato, e quello in cui è incappato a gennaio, nel riscaldamento prima della semifinale di Supercoppa contro il Milan, casistiche cui si somma una prima sosta in infermeria ad agosto, quando ancora era in forza ai Dragoes. Il quadro clinico di Conceiçao, insomma, lo pone come uno dei volti simbolo del difficile rapporto stagionale dei bianconeri con gli infortuni, per quanto i rinforzi invernali – i tre difensori, ma anche Kolo Muani, entrato di prepotenza nelle rotazioni offensive – abbia mitigato ogni emergenza numerica.