Ci voleva così tanto? Non solo Thuram: l’altro dettaglio da non sottovalutare

Il commento del Direttore all’indomani di Juve-Verona: finalmente l’atteggiamento giusto

Quindi non era una follia chiedersi perché Khephren Thuram fosse rimasto in panchina in cinque delle ultime otto partite. Gli allenatori seguono percorsi imperscrutabili ai comuni mortali, ma non è possibile ritenere casuale che la straordinaria prestazione di Thuram sia concisa con una vittoria faticosa, ma bella, nella quale la Juventus ha incarnato il dinamismo, la tecnica e la ferocia del francese. E il pensiero va alla sciagurata eliminazione contro l’Empoli e nelle teste di milioni di juventini plana un veemente: "Ma ci voleva tanto?". Sì, ci voleva tanto a giocare come la Juventus ha giocato ieri? Sempre all’attacco, determinata, cattiva, concentrata. Magari non sarebbe bastato a mettere la Juve in testa alla classifica, ma certamente le avrebbe garantito una posizione migliore e a evitare almeno una delle eliminazioni subite, in Champions e in Coppa Italia. Brucia, insomma, vedere una Juventus sciolta e aggressiva, ripensando a quelle nervose e contratte delle partite che contano. Anche perché gli snodi negativi della stagione, fin qui, non sono stati contro il Real Madrid o il Liverpool, ma contro il Venezia, il Cagliari, il Parma, l’Empoli... che affrontate con il piglio di ieri sera sarebbero state battute con facilità. E con sei punti in più in classifica, oggi la Juventus sarebbe in testa insieme all’Inter.

 

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Juve, quanti rimpianti

Il ragionamento non attenua le responsabilità di Motta e dei suoi giocatori, semmai aumenta i rimpianti per una stagione che poteva dare altre soddisfazioni ai suoi tifosi. Bastava poco, ma a volte nel calcio il “poco” è tantissimo (se a Bremer non fosse saltato il ginocchio a Lipsia, per esempio, può innescare un clamoroso gioco dei se). Intanto la Juventus vince la quinta partita consecutiva in campionato. Se in quel filotto non si fossero infilate le infami serate contro il Psv e l’Empoli, oggi i bianconeri sarebbero avviati verso una stagione di piena soddisfazione. Adesso, invece, sono costretti a battere l’Atalanta. E più che per coltivare uno spericolatissimo sogno scudetto, quanto per puntellare la dignità di un’annata fin qui sprecata.

 

 

La Juve ritrova Cambiaso 

E se Thuram si sta inventando leader tecnico della squadra e ragazzo sempre più maturo, attenzione a un dettaglio da non sottovalutare: il ritorno dal primo minuto e con una condizione accettabile di Andrea Cambiaso. Era stata una delle chiavi del discreto inizio stagione della Juventus, il cui calo è coinciso forse non del tutto casualmente con il suo infortunio e la cui ripresa coincide con il ritorno dell’azzurro. Cambiaso è uno dei giocatori più moderni d’Europa: da qui a fine stagione potrebbe essere di nuovo determinante, poi forse il protagonista di un doloroso addio.

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Quindi non era una follia chiedersi perché Khephren Thuram fosse rimasto in panchina in cinque delle ultime otto partite. Gli allenatori seguono percorsi imperscrutabili ai comuni mortali, ma non è possibile ritenere casuale che la straordinaria prestazione di Thuram sia concisa con una vittoria faticosa, ma bella, nella quale la Juventus ha incarnato il dinamismo, la tecnica e la ferocia del francese. E il pensiero va alla sciagurata eliminazione contro l’Empoli e nelle teste di milioni di juventini plana un veemente: "Ma ci voleva tanto?". Sì, ci voleva tanto a giocare come la Juventus ha giocato ieri? Sempre all’attacco, determinata, cattiva, concentrata. Magari non sarebbe bastato a mettere la Juve in testa alla classifica, ma certamente le avrebbe garantito una posizione migliore e a evitare almeno una delle eliminazioni subite, in Champions e in Coppa Italia. Brucia, insomma, vedere una Juventus sciolta e aggressiva, ripensando a quelle nervose e contratte delle partite che contano. Anche perché gli snodi negativi della stagione, fin qui, non sono stati contro il Real Madrid o il Liverpool, ma contro il Venezia, il Cagliari, il Parma, l’Empoli... che affrontate con il piglio di ieri sera sarebbero state battute con facilità. E con sei punti in più in classifica, oggi la Juventus sarebbe in testa insieme all’Inter.

 

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