Osimhen con Kolo Muani alla Juve: si può fare! La carta su cui punta Giuntoli

Le idee del dirigente bianconero per regalare a Thiago Motta un reparto offensivo di livello assoluto: c'entra anche la situazione di Vlahovic

TORINO - Da anni, ormai, il mantra è sempre lo steso: “il mercato non finisce mai”. E al di là delle ironie e delle sopportazioni, l’affermazione è più di una mezza verità che diventa intera in casi specifici. Come, non per caso, è quello che sta attraversando la Juventus in questo periodo storico in cui nella rosa ci sono “importanti” giocatori in prestito e altri in scadenza di contratto. E, in aggiunta, con la variabile inedita di una finestra di mercato (delle cui implicazioni potete leggere diffusamente a fianco) a inizio giugno in preparazione del Mondiale per club. Già ora, mentre tutto resta ovviamente condizionato dall’indispensabile qualificazione alla prossima Champions League, Cristiano Giuntoli sta lavorando per sciogliere il nodo più complicato e delicato: quello dell’attacco.

Un nodo che il dt bianconero non potrà sciogliere alla spiccia come fece Alessandro Magno con quello, saldissimo, dedicato a Gordio: un colpo di spada e via. No, con il mercato tocca trattare, mediare, districarsi tra esigenze e necessità. Come per quella relativa alla conferma di Randal Kolo Muani che, come si sa, è solo in prestito dal Psg. L’idea è di prolungarlo per evitare di sborsare già nella prossima estate quei 40/50 milioni di euro che il club francese richiede in modo da ammortizzare i 95 spesi per il suo acquisto.

 

 

Kolo Muani e il Psg

Tra Kolo e il Psg sono giorni di amorosi sensi, dalle dichiarazioni dell’attaccante («Sono un loro tesserato, mai litigato con Luis Enrique, anzi il fallimento è colpa mia») a quello dello stesso tecnico spagnolo: «Kolo Muani è un grande giocatore. È difficile arrivare al Paris Saint-Germain, non posso che avere parole positive per lui, anche per quelli che forse non sono riuscito ad aiutare come avrei voluto». Adesso resta da capire se la Juve, che può contare su ottimi rapporti ai massimi livelli societari con il club transalpino, riuscirà a chiudere il cerchio anticipando anche eventuali interferenze dalla Premier. Perché è vero che Kolo afferma di trovarsi benissimo alla Juve, ma è altrettanto vero che è meglio tenere in sospeso le certezze quando di mezzo c’è un agente, come Sissoko, che mette sopra a ogni decisione l’interesse dei propri assistiti. Neppure troppo a margine di questa vicenda, c’è quella che riguarda Dusan Vlahovic il cui rinnovo contrattuale, l’accordo scade a giugno 2026, è sempre più improbabile. Il club vuole evitare di perderlo a scadenza di contratto e quest’estate si accontenterebbe di monetizzare a basso costo (diciamo una trentina di milioni che consentirebbero di non ingenerare minusvalenze) la sua cessione. Resta da trovare un club che garantisca al serbo l’attuale ingaggio di 12 milioni netti o, comunque, qualcosa che vi si avvicini. Anche in questo caso l’orizzonte della Premier è quello che offre maggiori possibilità.

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Osimhen-Juve, si può

Isolati i due macro temi, i movimenti per l’attacco non si limitano a loro e riguardano anche altri profili a prescindere dal fatto che si riuscisse a confermare Kolo Muani. In cima alla lista c’è Osimhen i cui numeri di ingaggio (6 milioni netti) possono essere ammortizzati dal fatto che gode ancora dei vantaggi del Decreto Crescita. Il vero ostacolo, casomai, è rappresentato dal fatto che difficilmente il Napoli (da cui il nigeriano tornerà dopo il prestito al Galatasaray) vorrà favorire una rivale diretta come la Juve che, infatti, deve guardarsi dalla concorrenza dello United che avrebbe proposto ai partenopei uno scambio con Hojlund, attaccante che all’Atalanta aveva fruttato la bellezza di 75 milioni. Giuntoli, da canto suo, punta molto sugli ottimi rapporti con l’entourage dell’attaccante per convincerlo a premere per la scelta bianconera, anche in virtù del fatto che potrà offrirgli una Juventus con basi molto più consolidate e quindi potenzialmente in grado di competer ai massimi livelli.

Juve, le alternative

Insomma: Osimhen è sicuramente in cima alla lista, ma non vanno trascurate alternative, a cominciare da quella che porta a Jonathan David che va in scadenza al Lilla e che da tempo viene monitorato da Giuntoli. Così piace Benjamin Sesko sul cui cartellino il Lipsia ha però piazzato una clausola da 80 milioni che sembra cucita apposta per i danarosi club di Premier League. Infine attenzione a Samuel Omorodion Aghehow che, per caratteristiche, è quello che più somiglia a Osimhen. Non è semplice, però, perché a parte le particolarità del suo passaggio dall’Atletico al Porto (si parte dal 50 per cento a crescere), nel contratto, fino al 2029, è presente una clausola rescissoria da 100 milioni di euro. Tanti...

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L'orizzonte di Kolo Muani

In qualche mese l’orizzonte di Randal Kolo Muani è cambiato. L’attaccante ora può guardare con più ottimismo al ritorno nella nazionale francese, presa per lo scarso utilizzo nel Psg. La chiamata del ct Deschamps pare più vicina e le parole dell’ex allenatore al Psg, Luis Enrique, suonano come un inevitabile addio con il club parigino. C’è però da trovare una quadra per il futuro, attraverso un prestito oneroso con obbligo di riscatto. Intanto i dettagli dell’attuale contratto tra Juventus e Psg che lega Kolo Muani ai bianconeri fino al 30 giugno permette di fare qualche riflessione e pure qualche conto. L’eliminazione prematura della Juventus dalla Champions League avrà un certo peso sulle casse del club, ma consentirà alla Juventus di risparmiare il totale di un milione. Perché nei bonus indicati, le condizioni per far scattare i vari premi sono le seguenti: “500mila euro se la Juventus si qualifica agli ottavi di finale dell’attuale Champions League; 500mila euro se la Juventus si qualifica ai quarti di finale dell’attuale Champions League”. Bonus mancati dunque, mentre gli altri due che compaiono nel contratto dell’attaccante francese sono alla portata.

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Le presenze e la Champions

In particolare quello relativo alle presenze di Kolo Muani alla Juventus sembra una pura formalità: “500mila euro se Kolo Muani fa almeno il 60% di presenze nei match ufficiali in tutte le competizioni giocate dalla Juventus durante il periodo del prestito”, percentuale al momento ampiamente superata. L’ultimo bonus è più in generale il grande obiettivo della Juventus di Thiago Motta: conquistare l’accesso alla prossima Champions League. Così quei “500mila euro se la Juventus si qualifica alla prossima Champions League” diventano una necessità per il club, non solo per i singoli. In totale dunque l’affare Kolo Muani costerà alla Juventus 4,6 milioni: un milione di prestito di base, un milione di bonus e 2,6 milioni di oneri accessori. In fin dei conti, considerato l’impatto dell’attaccante, soldi ben spesi. Sempre nel contratto c’è il passaggio sul Mondiale per Club, che recita così: “L’edizione 2025 della Coppa del Mondo per Club FIFA sarà organizzata negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio. Pertanto, una competizione per club si svolgerà eccezionalmente, per la prima volta, su due stagioni sportive. In questo contesto, è espressamente concordato tra le parti che, poiché il trasferimento terminerà il 30 giugno 2025 e poiché il contratto di lavoro del Psg sarà nuovamente applicabile dal 1° luglio 2025, il giocatore non sarà incluso nella lista dei Giocatori della Juventus che giocheranno la suddetta competizione”.

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Kolo Muani e il Mondiale per Club

La questione relativa a Kolo Muani al Mondiale per Club è piuttosto intricata e merita un approfondimento: in questo senso è importante la spiegazione che dà l’avvocato Alberto Porzio dello Studio LegisLAB di Milano, specializzato in diritto sportivo: «Nel Regolamento del Mondiale per Club è previsto che la lista definitiva dei calciatori da consegnarsi prima dell’inizio della competizione possa essere modificata tra il 27 giugno e il 3 luglio - a cavallo, quindi, della fine del prestito - sostituendo calciatori il cui contratto è scaduto durante la competizione e/o aggiungendo due nuovi calciatori per un totale di sei unità, fermo restando il divieto per un calciatore di risultare nella lista definitiva di due club o di partecipare alla competizione con due squadre diverse. In linea teorica, quindi, l’eventuale inserimento da parte della Juventus del calciatore nella lista definitiva o la sua partecipazione a un incontro precluderebbe la possibilità, al club parigino, di schierare Kolo Muani una volta rientrato dal prestito. Proprio per questo, i club avrebbero concordato il divieto per la Juventus di inserire il calciatore nella lista allo scopo di evitare la predetta preclusione. In ogni caso, la FIFA ha consentito a ciascuna federazione la facoltà di istituire una finestra di mercato addizionale tra il 1° e il 10 giugno: la FIGC ha già annunciato che opterà per questa possibilità, mentre allo stato parrebbe che la Federazione francese non se ne sia avvalsa ad ora, dal momento che nel tool non ufficiale messo a disposizione sul sito della FIFA la prossima finestra di mercato francese è indicata nel periodo dal 1° luglio al 30 agosto».

"È una prima volta assoluta"

Pur dovendo considerarsi che l’intera situazione rappresenta una prima volta assoluta in tutti i sensi, questa discrasia tra Federazioni, se confermata, potrebbe essere dirimente nella possibilità per le parti di trovare un’ulteriore soluzione prima dell’inizio della competizione rispetto a quanto sarebbe già stato pattuito. In linea teorica, infatti, l’apertura della “extra” finestra FIGC consentirebbe ai club di accordare o un rinnovo del prestito o la conversione del prestito in trasferimento definitivo, mentre la mancata apertura di una “extra” finestra francese impedirebbe di concordare la chiusura anticipata del prestito in quanto, usualmente, ciò può accadere solamente nel caso in cui la finestra di mercato del club di rientro è aperto. In linea puramente teorica, la clausola di cui all’accordo di prestito potrebbe essere anche valutata astrattamente come una violazione del divieto di third-party influence stabilito dall’art. 18 bis del FIFA RSTP quale restrizione alla libertà di performance sportiva in capo alla Juventus (che si priverebbe della possibilità di schierare il Francese nella prima fase della competizione), con possibili sanzioni per entrambi i club. Tuttavia, considerato l’approccio caso per caso da parte della FIFA in merito a questa norma, detta clausola potrebbe essere avvallata considerando l’unicità delle circostanze relative a una competizione, tra l’altro, da essa stessa organizzata e oggetto di un “Participation Agreement” tra FIFA e ciascun club partecipante».

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TORINO - Da anni, ormai, il mantra è sempre lo steso: “il mercato non finisce mai”. E al di là delle ironie e delle sopportazioni, l’affermazione è più di una mezza verità che diventa intera in casi specifici. Come, non per caso, è quello che sta attraversando la Juventus in questo periodo storico in cui nella rosa ci sono “importanti” giocatori in prestito e altri in scadenza di contratto. E, in aggiunta, con la variabile inedita di una finestra di mercato (delle cui implicazioni potete leggere diffusamente a fianco) a inizio giugno in preparazione del Mondiale per club. Già ora, mentre tutto resta ovviamente condizionato dall’indispensabile qualificazione alla prossima Champions League, Cristiano Giuntoli sta lavorando per sciogliere il nodo più complicato e delicato: quello dell’attacco.

Un nodo che il dt bianconero non potrà sciogliere alla spiccia come fece Alessandro Magno con quello, saldissimo, dedicato a Gordio: un colpo di spada e via. No, con il mercato tocca trattare, mediare, districarsi tra esigenze e necessità. Come per quella relativa alla conferma di Randal Kolo Muani che, come si sa, è solo in prestito dal Psg. L’idea è di prolungarlo per evitare di sborsare già nella prossima estate quei 40/50 milioni di euro che il club francese richiede in modo da ammortizzare i 95 spesi per il suo acquisto.

 

 

Kolo Muani e il Psg

Tra Kolo e il Psg sono giorni di amorosi sensi, dalle dichiarazioni dell’attaccante («Sono un loro tesserato, mai litigato con Luis Enrique, anzi il fallimento è colpa mia») a quello dello stesso tecnico spagnolo: «Kolo Muani è un grande giocatore. È difficile arrivare al Paris Saint-Germain, non posso che avere parole positive per lui, anche per quelli che forse non sono riuscito ad aiutare come avrei voluto». Adesso resta da capire se la Juve, che può contare su ottimi rapporti ai massimi livelli societari con il club transalpino, riuscirà a chiudere il cerchio anticipando anche eventuali interferenze dalla Premier. Perché è vero che Kolo afferma di trovarsi benissimo alla Juve, ma è altrettanto vero che è meglio tenere in sospeso le certezze quando di mezzo c’è un agente, come Sissoko, che mette sopra a ogni decisione l’interesse dei propri assistiti. Neppure troppo a margine di questa vicenda, c’è quella che riguarda Dusan Vlahovic il cui rinnovo contrattuale, l’accordo scade a giugno 2026, è sempre più improbabile. Il club vuole evitare di perderlo a scadenza di contratto e quest’estate si accontenterebbe di monetizzare a basso costo (diciamo una trentina di milioni che consentirebbero di non ingenerare minusvalenze) la sua cessione. Resta da trovare un club che garantisca al serbo l’attuale ingaggio di 12 milioni netti o, comunque, qualcosa che vi si avvicini. Anche in questo caso l’orizzonte della Premier è quello che offre maggiori possibilità.

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