Giuntoli-Motta, Sabatini svela in tv il retroscena Juve: "Thiago lo ha saputo"

Dopo l'umiliante sconfitta dei bianconeri contro lAtalanta, gli ex calciatori hanno analizzato il momento. E l'opinionista ha rivelato un clamoroso retroscena sull'allenatore e il dirigente

L'umiliante sconfitta della Juventus in casa contro l'Atalanta ha scatenato il panico sui social e anche in tv. Tra ex giocatori e opinionisti le parole sono state molto dure nei confronti di Thiago Motta e la dirigenza. Discorsi condivisi da più esperti, che hanno cercato di analizzare la situazione. Tacchinardi a Pressing ha parlato anche della poca empatia che c'è tra allenatore e giocatori e della fragilità difensiva. Poi Sabatini ha svelato un retroscena con protagonisti il dirigente bianconero e il tecnico. 

Tacchinardi contro Motta

"C'è anche un discorso empatico, un calciatore aveva detto che qualcuno non sopporta Motta. Ho visto Vlahovic quando è entrato e con Thiago neanche si sono guardati. L'allenatore non l'ha proprio considerato e non è una bella cosa in un gruppo" - ha spiegato Tacchinardi a Pressing. Poi è intervenuto anche Sabatini: "Questo è il primo caso che ricordo di un giocatore che entra e non è contento e uno che esce e non è contento (Kolo Muani ndr). Può metterli anche insieme qualche volta, ma non come contro l'Empoli con Kolo Muani esterno, può giocare anche con due punte. Vlahovic è entrato sul 3-0, ma fallo andare prima sul 2-0. Invece no, Koopmeiners largo, McKennie fantasista". Poi ha ripreso parola l'ex centrocampista della Vecchia Signora: "La Juve è una squadra fragile, che quando trova qualcosa di duro non ha leader dal campo. Per me è imbarazzante la voglia di non difendere. Contro il Verona e il Benfica hanno preso delle imbarcate, portando tanti giocatori sopra la linee della palla, senza che poi tornava nessuno. Lasciano buchi clamorosi. Nei momenti di difficoltà la squadra salta in area e si fa tritare da tutti. E non è mai cresciuta nel corso della stagione".

 

 

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Sabatini e il clamoroso retroscena Motta-Giuntoli

Sabatini ha posto l'attenzione anche sulle scelte di mercato: "Alberto Costa pagato 15 milioni non te lo spieghi. Ma non è colpa sua, così come per Kelly. Conta la consistenza e lo spessore di chi interpreta il ruolo di dirigente nella società. Questa è una società abbastanza vaga, anche perché il rappresentante più di spicco, Giuntoli, è stato quello più a fianco di Thiago Motta, sin dai fuori rosa dell'estate a oggi. Salvo poi nell'ultimo mese affidare ad amici e conoscenti telefonate esplorative per qualche nuovo allenatore e Motta lo ha saputo. Quindi a me non risulta che si parlino tutti i giorni. Per la stagione non va giudicato solo il campionato, ma anche le altre competizioni. E poteva fare più bella figura". 

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Sabatini contro Trevisani: l'esempio Allegri e Klopp

Poi è intervenuto Trevisani sull'argomento: "Nessuno al primo anno fa una stagione positiva alla prima ricostruzione, non lo hanno fatto Klopp o Arteta". "Ma che me ne frega di Klopp" - ha subito replicato Sabatini. Allora Trevisani ha aggiunto: "Gasperini alla quinta partita lo volevano mandare via, quando ha iniziato a togliere i vecchi per i giovani e  ora ha vinto 4 a 0 in casa della Juve dopo nove anni".  Poi Sabatini di nuovo: "La stessa storia di Gasperini all'Atalanta l'ha fatta Allegri al Cagliari, portando giocatori in Nazionale". Poi ha concluso: "Un conto è fare i paragoni in generale, un'altra cosa quello che si è verificato. Io ho subito detto che il calendario della Juve era difficile e non avrebbe mai potuto lottare per lo scudetto e massimo per il quarto posto".

 

 

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L'umiliante sconfitta della Juventus in casa contro l'Atalanta ha scatenato il panico sui social e anche in tv. Tra ex giocatori e opinionisti le parole sono state molto dure nei confronti di Thiago Motta e la dirigenza. Discorsi condivisi da più esperti, che hanno cercato di analizzare la situazione. Tacchinardi a Pressing ha parlato anche della poca empatia che c'è tra allenatore e giocatori e della fragilità difensiva. Poi Sabatini ha svelato un retroscena con protagonisti il dirigente bianconero e il tecnico. 

Tacchinardi contro Motta

"C'è anche un discorso empatico, un calciatore aveva detto che qualcuno non sopporta Motta. Ho visto Vlahovic quando è entrato e con Thiago neanche si sono guardati. L'allenatore non l'ha proprio considerato e non è una bella cosa in un gruppo" - ha spiegato Tacchinardi a Pressing. Poi è intervenuto anche Sabatini: "Questo è il primo caso che ricordo di un giocatore che entra e non è contento e uno che esce e non è contento (Kolo Muani ndr). Può metterli anche insieme qualche volta, ma non come contro l'Empoli con Kolo Muani esterno, può giocare anche con due punte. Vlahovic è entrato sul 3-0, ma fallo andare prima sul 2-0. Invece no, Koopmeiners largo, McKennie fantasista". Poi ha ripreso parola l'ex centrocampista della Vecchia Signora: "La Juve è una squadra fragile, che quando trova qualcosa di duro non ha leader dal campo. Per me è imbarazzante la voglia di non difendere. Contro il Verona e il Benfica hanno preso delle imbarcate, portando tanti giocatori sopra la linee della palla, senza che poi tornava nessuno. Lasciano buchi clamorosi. Nei momenti di difficoltà la squadra salta in area e si fa tritare da tutti. E non è mai cresciuta nel corso della stagione".

 

 

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