“Nessun punto fermo, situazioni grossolane”: Juve affossata anche su Dazn

L'analisi sul momento dei bianconeri e sul futuro di Thiago Motta da parte dei due ex centrocampisti, Parolo e Behrami

La sconfitta della Juventus contro l'Atalanta ha creato tantissimo dibattito. Un 4-0 importante e che i bianconeri non subivano in casa da quasi 60 anni. I tifosi hanno deciso di contestare e, anche sui social, hanno chiesto l'esonero a gran voce di Thiago Motta. L'allenatore è ormai uscito dalle grazie dei sostenitori, tanto da far parlare già di possibili sostituti per la prossima stagione. A Step on Foot su Dazn anche Parolo e Behrami hanno detto la loro sul momento dei bianconeri e il tutto è partito da una semplice domanda: "È importante qualificarsi in Champions per un dicorso economico e portare avanti un certo tipo di ragionamento futuribile o non basta nemmeno più per come sta andando?"

Juve-Atalanta, gli errori di Motta

Il primo ad analizzare la gara è stato Parolo: "Contro l'Atalanta c'è stata tanta colpa nella lettura della partita da parte dell'allenatore. Colpa anche dei giocatori che  non hanno la leadership perché a un certo punto quando trovi delle figure dentro al campo e capisci l'andazzo cambi anche qualcosa". Su questo aspetto ha ribattuto Behrami"Thiago Motta ha sbagliato e ha messo in difficoltà i giocatori per questo non farei una valutazione sui calciatori. Sono stati messi nelle condizioni di far una brutta gara. Sul fatto della leaderhip ne parliamo da mesi: non li vuole e non li ha mai amati giocatori così, forse non riesce a gestirli e non sono le personalità dove lui può metterci mano. Contro l'Atalanta ha peccato di presunzione, utilizzando caratteristiche non sue, ma  ha voluto fare l'Inter di turno per movimenti e situazioni. Dovevi metterti basso e chiudere gli spazi un po' come ha fatto i Cagliari".

 

 

Al modo di stare in campo si è legato anche l'ex Lazio: "È la partita che poi la Juve ha fatto all'andata. A Bergamo ha provato a palleggiare ma è stata molto bassa e non ha rischiato ripartenze. Non si esponeva a queste situazioni. All'andata svuotava questi pericoli con Koopmeiners e McKennie, le due punte, a fare densità e palleggio in mezzo al campo poi dava ampiezza con gli esterni Nico e Yildiz". E la presunzione di Motta per Behrami è stata "dagli ultimi risultati, forse pensava di arrivare più preparato a questo tipo di sfida. Durante la settimana hai avuto idee per preparala e la squadra ha fatto in campo quello che gli è stato chiesto. Per questo, tornando quanto detto prima, non riesco a colpevolizzare i giocatori".

 

 

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Juve, l'analisi di alcune situazioni

"Nel primo tempo la Juve l'unica giocata che ha fatto è dove è riuscita a uscire in velocità ma poi ha sbagliato nell'ultimo passaggio perché McKennie non è un trequartista e ha servito male Weah - ha sottolineato Parolo -. Tante altre, invece, sono state studiate come fa l'Inter: Locatelli che va a inserirsi in avanti, ma poi lo togli da una posizione a lui più congeniale, dove è lui stesso a lanciare gli inserimenti degli altri. In questo modo poi perdi il filo". A seguire anche Behrami ha analizzato un'altra situazione di gioco: "C'è un'altra occasione dove ci sono tantissimi uomini sopra la linea del pallone, compreso Gatti. Qui secondo me pecchi di presunzione. Per me non ha fatto un buon primo tempo perché hai voluto portare situazioni in avanti ma che non sono nelle corde della Juve".

E Parolo ha aggiunto: "Si vede anche la differenza di passo. L'unico che riesce a tenerlo in una transizione negativa è Thuram".  La stagione si può ancora salvare? Per Behrami la risposta è netta: "Per me la qualificazione in Champions non salva la stagione. Ci sono state delle situazioni troppo grossolane. Finché la gente ti contesta è un amore, tanti se ne sono andati ed è una cosa brutta. C'è un distacco netto in questo momento". Lo stesso Parolo ha ribadito: "La squadra non ha fiducia in quello che fa. Quello che mi fa pensare è a come si è sciolta la Juve. L'Atalanta ne poteva anche più di quattro". 

 

 

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Juve, Motta e il peso dello scudetto

Dal parlare di scudetto alle parole di Motta post Atalanta: "Scudetto? Si è tolto un peso... - ha detto Parolo - Alla prova del nove contro l'Atalanta, prendi quattro gol e mette a nudo tutti i tuoi problemi, perché secondo me c'è un problema di rapporto squadra-allenatore. Se le cose iniziano a non andare e in campo ti senti in difficoltà da giocatore perdi anche fiducia in quello che il mister ti chiede. Koopmeiners è entrato ma è come se non ci fosse stato. Tutti si stanno togliendo dalle responsabilità. La Juve per me non è pronta per giocarsi lo scudetto in questo momento. Manca la base? Però giocatori e allenatore li ha scelti la società. Ti manca Bremer dietro, ma solo lui non cambia la stagione".

A questo Behrami ha aggiunto: "Le parole di Thiago Motta non so se possono essere accettabili dall'allenatore della Juve. Non è una cosa che va in linea con la società. Giovani? È stata una scelta del club di puntare su di loro non può essere un'attenuante". Su questo l'ex Lazio ha risposto: "L'unica cosa che può fare la società è dire abbiamo un progetto con i giovani di tre anni, cioé tra tre anni lotteremo per lo scudetto". "Ma non puoi farlo questo ragionamento alla Juve - ha sottolineato Behrami -. Ha speso tanto sul mercato e la gente non può aspettare troppo tempo per vincere". E sul futuro di Motta: "Se avessi visto un'idea come a inizio campionato allora ti avrei detto sì, di continuare con lui. Alla fine vedo uno come De Zerbi che alla fine trova il modo di valorizzare qualcuno anche se non arriva nei primi posti. Ma qui alla Juve non c'è" ha detto Behrami

 

 

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Juve, quali i punti fermi?

"C'è da fare un discorso anche di squadra. Quali sono i punti fermi della Juve? - ha aggiunto Parolo -. Oggi la Juve questi giocatori su cui costruire l'ossatura non li ha. Dai la 10 a Yildiz e ci sta, puoi considerarlo un punto di riferimento, ma poi lo togli a fine primo tempo. Le idee di calcio ci stanno, ma comincio a non vedere su cosa poter costruire. L'unico che gioca è Gatti ma perché forse non ci sono alternative dietro. In qualche modo si sta rivalutando quello che faceva Allegri". 

Poi a chiudere è stato Behrami: "Motta ha possibilità per salvare la stagione? Lui deve modificare il modo di essere, ma oggi per entrare in questo gruppo devi essere più elastico e trovare compromessi. Ma lui non li vuole. Avrei preferito una conferenza stampa in cui lui dicesse di aver sbagliato, prendersi più responsabilità della sconfitta". 

 

 

 

 

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La sconfitta della Juventus contro l'Atalanta ha creato tantissimo dibattito. Un 4-0 importante e che i bianconeri non subivano in casa da quasi 60 anni. I tifosi hanno deciso di contestare e, anche sui social, hanno chiesto l'esonero a gran voce di Thiago Motta. L'allenatore è ormai uscito dalle grazie dei sostenitori, tanto da far parlare già di possibili sostituti per la prossima stagione. A Step on Foot su Dazn anche Parolo e Behrami hanno detto la loro sul momento dei bianconeri e il tutto è partito da una semplice domanda: "È importante qualificarsi in Champions per un dicorso economico e portare avanti un certo tipo di ragionamento futuribile o non basta nemmeno più per come sta andando?"

Juve-Atalanta, gli errori di Motta

Il primo ad analizzare la gara è stato Parolo: "Contro l'Atalanta c'è stata tanta colpa nella lettura della partita da parte dell'allenatore. Colpa anche dei giocatori che  non hanno la leadership perché a un certo punto quando trovi delle figure dentro al campo e capisci l'andazzo cambi anche qualcosa". Su questo aspetto ha ribattuto Behrami"Thiago Motta ha sbagliato e ha messo in difficoltà i giocatori per questo non farei una valutazione sui calciatori. Sono stati messi nelle condizioni di far una brutta gara. Sul fatto della leaderhip ne parliamo da mesi: non li vuole e non li ha mai amati giocatori così, forse non riesce a gestirli e non sono le personalità dove lui può metterci mano. Contro l'Atalanta ha peccato di presunzione, utilizzando caratteristiche non sue, ma  ha voluto fare l'Inter di turno per movimenti e situazioni. Dovevi metterti basso e chiudere gli spazi un po' come ha fatto i Cagliari".

 

 

Al modo di stare in campo si è legato anche l'ex Lazio: "È la partita che poi la Juve ha fatto all'andata. A Bergamo ha provato a palleggiare ma è stata molto bassa e non ha rischiato ripartenze. Non si esponeva a queste situazioni. All'andata svuotava questi pericoli con Koopmeiners e McKennie, le due punte, a fare densità e palleggio in mezzo al campo poi dava ampiezza con gli esterni Nico e Yildiz". E la presunzione di Motta per Behrami è stata "dagli ultimi risultati, forse pensava di arrivare più preparato a questo tipo di sfida. Durante la settimana hai avuto idee per preparala e la squadra ha fatto in campo quello che gli è stato chiesto. Per questo, tornando quanto detto prima, non riesco a colpevolizzare i giocatori".

 

 

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