Juve, Champions a rischio: conti e speranze per evitare il fallimento totale

Dal sogno Scudetto alla lotta per la qualificazione alla massima competizione europea per club: l'ultimo obiettivo minimo dei bianconeri non si gioca solo in Serie A

TORINO - Scherzi della classifica più corta – almeno ai piani alti – da quando la vittoria vale tre punti, ovvero da trent’anni a questa parte. E che scherzi. Un giorno vinci e fantastichi su quanto si stia riducendo il distacco dalla vetta, un altro perdi e tremi all’idea di guardarti alle spalle. La linea Maginot è quella che divide il quarto dal quinto posto: sopra puoi crogiolarti nella certezza della partecipazione alla prossima Champions League, con annesso bottino dai 60 milioni in su; sotto devi convivere con il timore di guardare l’Europa “dei grandi” dal divano, con tutto ciò che ne consegue a livello di brand, di finanze, di appeal sul mercato. Da cosa dipende questa incertezza? Dai posti che i meccanismi della Uefa, di anno in anno, assegnano al contingente italiano per la Coppa “dalle grandi orecchie”. Quattro pass sono assicurati, il quinto dipende dal ranking per Nazioni. E la situazione, al momento, non sorride granché al tricolore.

Quinto posto Champions: le probabilità

La due giorni nera del calcio italiano, quella in cui Juventus, Milan e Atalanta hanno contestualmente pregiudicato la qualificazione agli ottavi di Champions, sta infatti pesando oltre misura nel duello alla Spagna per il secondo dei due posti a disposizione per staccare un biglietto “extra”, alla luce del divario siderale accumulato in vetta dall’Inghilterra. I bianconeri, crollando nell’amara notte di Eindhoven contro il Psv, non hanno dunque fatto un favore a loro stessi, dato che la classifica attuale li vede in piena bagarre a ridosso della linea Maginot. Un lasciapassare in più per la massima competizione europea, insomma, farebbe davvero comodo. Ma il discorso è davvero compromesso? Non è detto. Certo, lo scenario attuale assegna alla Spagna il 75% di possibilità di ottenere il quinto pass per la prossima Champions e all’Italia il restante 25%. Con la due giorni di Champions che, in questo senso, non sta modificando le proiezioni: il passaggio del turno da parte di Barcellona e Inter, ieri sera, era abbastanza scontato, mentre questa sera nel derby madrileno tra Real e Atletico – inevitabilmente – una andrà avanti e l’altra a casa.

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La Juve fa il tifo per Ranieri

A mutare le percentuali, allora, potrebbe essere la serata di domani. Con un grande snodo, su tutti: il verdetto dell’incrocio tra Roma e Athletic in Europa League, un po’ perché è uno “scontro diretto” Italia-Spagna e un po’ perché la qualificata ai quarti risulterà anche una delle principali favorite ad andare fino in fondo. La Juventus in particolare e il calcio italiano in generale, insomma, si ritroveranno a fare il tifo per… Claudio Ranieri, per altro rispettato ex dalle parti di Torino. La qualificazione dei giallorossi, infatti, riporterebbe la contesa tra i due Paesi - in prosepttiva - quasi in parità, pur con la Spagna comunque avanti ora nel coefficiente. Senza scordare l’altra metà di Roma, naturalmente. Se la Lazio ripartirà dal vantaggio dell’andata con il Plzen in Europa League, la Fiorentina dovrà però ribaltare il Panathinaikos in Conference. Ma la situazione è decisamente incerta anche per le spagnole: la Real Sociedad, a Manchester, dovrà risolvere l’1-1 casalingo con lo United della scorsa settimana, al pari del Betis che ripartirà da un 2-2 in Conference a domicilio del Vitoria. 

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TORINO - Scherzi della classifica più corta – almeno ai piani alti – da quando la vittoria vale tre punti, ovvero da trent’anni a questa parte. E che scherzi. Un giorno vinci e fantastichi su quanto si stia riducendo il distacco dalla vetta, un altro perdi e tremi all’idea di guardarti alle spalle. La linea Maginot è quella che divide il quarto dal quinto posto: sopra puoi crogiolarti nella certezza della partecipazione alla prossima Champions League, con annesso bottino dai 60 milioni in su; sotto devi convivere con il timore di guardare l’Europa “dei grandi” dal divano, con tutto ciò che ne consegue a livello di brand, di finanze, di appeal sul mercato. Da cosa dipende questa incertezza? Dai posti che i meccanismi della Uefa, di anno in anno, assegnano al contingente italiano per la Coppa “dalle grandi orecchie”. Quattro pass sono assicurati, il quinto dipende dal ranking per Nazioni. E la situazione, al momento, non sorride granché al tricolore.

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La due giorni nera del calcio italiano, quella in cui Juventus, Milan e Atalanta hanno contestualmente pregiudicato la qualificazione agli ottavi di Champions, sta infatti pesando oltre misura nel duello alla Spagna per il secondo dei due posti a disposizione per staccare un biglietto “extra”, alla luce del divario siderale accumulato in vetta dall’Inghilterra. I bianconeri, crollando nell’amara notte di Eindhoven contro il Psv, non hanno dunque fatto un favore a loro stessi, dato che la classifica attuale li vede in piena bagarre a ridosso della linea Maginot. Un lasciapassare in più per la massima competizione europea, insomma, farebbe davvero comodo. Ma il discorso è davvero compromesso? Non è detto. Certo, lo scenario attuale assegna alla Spagna il 75% di possibilità di ottenere il quinto pass per la prossima Champions e all’Italia il restante 25%. Con la due giorni di Champions che, in questo senso, non sta modificando le proiezioni: il passaggio del turno da parte di Barcellona e Inter, ieri sera, era abbastanza scontato, mentre questa sera nel derby madrileno tra Real e Atletico – inevitabilmente – una andrà avanti e l’altra a casa.

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