Juve, o riemergi o sprofondi. Koopmeiners sterza: primeggia su tutti!

Le scelte di Motta per la trasferta del Franchi contro la Fiorentina: il centrocampista olandese ha dato indicazioni molto positive

Nel momento più complicato della stagione, con i bianconeri destinati a riemergere o sprofondare ancor di più nel pantano di un Franchi sold out, Thiago Motta finalmente avrà di fronte una distinta “rimpolpata”. Poco a poco, l’infermeria della Continassa si sta svuotando: ai rientri di Rouhi Savona, in extremis si sono aggiunti infatti quelli di Nico Gonzalez e Francisco Conceiçao. E non è roba da poco, visto lo scetticismo iniziale a margine del ko del portoghese, il cui recupero era calendarizzato per la sfida con il Genoa post sosta. All’esame con la Fiorentina, più che mai decisivo per le sorti della Juventus - che non può permettersi ulteriori frenate in ottica Champions League - e per lo stesso Motta, oltre ai vari lungodegenti non parteciperà solo Douglas Luiz. Il brasiliano, alla prese con l’infortunio al bicipite femorale rimediato nel match contro il Cagliari, si è allenato ancora a parte.

Juve riemergi

La Fiorentina, al netto del momento complicato in campionato con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, tra le mura amiche ha già dimostrato più volte di potersela giocare a viso aperto con chiunque. A cominciare dall’Inter capolista, strapazzata 3-0 giusto un mese fa, passando per Lazio, Roma e Milan. Quattro scontri diretti che hanno regalato alla Viola la bellezza di 12 punti. Una sfida - manco a dirlo - difficilissima e ad alto livello di intensità, in cui a incidere potrebbero essere proprio i subentranti. Thiago lo sa meglio di chiunque altro, e lo sprint di Conceiçao - in questo senso - può rivelarsi la carta vincente per scardinare la difesa della Fiorentina. E non sarebbe la prima volta, dal momento che l’ex Porto vanta una buonissima media realizzativa quando lanciato a gara in corso. Basti pensare alla partita contro il Genoa, in cui gli sono bastati giunto una ventina di minuti per chiudere i conti (suo il gol del 3-0); o a quelle con Lipsia (rete del 3-2 finale), Torino ed Empoli. La Juventus ha disperato bisogno di soluzioni vincenti dalla panchina. Nelle ultime sei uscite solo Koopmeiners - subentrato a Thuram nella gara con il Verona - è riuscito a incidere sul parziale finale.

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I dubbi di Thiago

Come trapelato dalle recenti sessioni di allenamento dei bianconeri, Thiago Motta in settimana ha lavorato a un assetto inedito: dal solito 4-2-3-1, il tecnico potrebbe passare - da capire se dal primo minuto o a gara in corso - a un inedito 4-4-2 con Kolo Muani e Vlahovic a guidare il terminale offensivo della Juventus. Una soluzione mai provata prima, volta a invertire l’evidente calo realizzativo del reparto attaccanti. In questo caso a cedere il posto al serbo potrebbe essere Yildiz. Più certezze, invece, per quanto riguarda la difesa: verso la riconferma i vari Gatti, Weah e Cambiaso, con Kalulu che potrebbe tornare titolare al posto di Kelly, dopo il lungo stop per infortunio. A centrocampo le scelte dipenderanno - inevitabilmente - dal modulo: in caso di 4-2-3-1 in mediana dovremmo rivedere il duo Thuram-Locatelli, con Nico Gonzalez, Koopmeiners e Yildiz a supporto di Kolo Muani, e McKennie che finirebbe in panchina per la prima volta nelle ultime tredici partite. L’olandese - sacrificato nelle ultime due uscite - potrebbe essere rilanciato da Motta dopo i risultati dei test atletici conseguiti in settimana, con l’ex Atalanta che ha spiccato su tutti i bianconeri.

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Nel momento più complicato della stagione, con i bianconeri destinati a riemergere o sprofondare ancor di più nel pantano di un Franchi sold out, Thiago Motta finalmente avrà di fronte una distinta “rimpolpata”. Poco a poco, l’infermeria della Continassa si sta svuotando: ai rientri di Rouhi Savona, in extremis si sono aggiunti infatti quelli di Nico Gonzalez e Francisco Conceiçao. E non è roba da poco, visto lo scetticismo iniziale a margine del ko del portoghese, il cui recupero era calendarizzato per la sfida con il Genoa post sosta. All’esame con la Fiorentina, più che mai decisivo per le sorti della Juventus - che non può permettersi ulteriori frenate in ottica Champions League - e per lo stesso Motta, oltre ai vari lungodegenti non parteciperà solo Douglas Luiz. Il brasiliano, alla prese con l’infortunio al bicipite femorale rimediato nel match contro il Cagliari, si è allenato ancora a parte.

Juve riemergi

La Fiorentina, al netto del momento complicato in campionato con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, tra le mura amiche ha già dimostrato più volte di potersela giocare a viso aperto con chiunque. A cominciare dall’Inter capolista, strapazzata 3-0 giusto un mese fa, passando per Lazio, Roma e Milan. Quattro scontri diretti che hanno regalato alla Viola la bellezza di 12 punti. Una sfida - manco a dirlo - difficilissima e ad alto livello di intensità, in cui a incidere potrebbero essere proprio i subentranti. Thiago lo sa meglio di chiunque altro, e lo sprint di Conceiçao - in questo senso - può rivelarsi la carta vincente per scardinare la difesa della Fiorentina. E non sarebbe la prima volta, dal momento che l’ex Porto vanta una buonissima media realizzativa quando lanciato a gara in corso. Basti pensare alla partita contro il Genoa, in cui gli sono bastati giunto una ventina di minuti per chiudere i conti (suo il gol del 3-0); o a quelle con Lipsia (rete del 3-2 finale), Torino ed Empoli. La Juventus ha disperato bisogno di soluzioni vincenti dalla panchina. Nelle ultime sei uscite solo Koopmeiners - subentrato a Thuram nella gara con il Verona - è riuscito a incidere sul parziale finale.

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