TORINO - Se certe telefonate allungano la vita, certi messaggi la migliorano. Eccome, cambiando di colpo il colore del cielo e quindi la luce in cui si vive il presente e si immagina il futuro. Lo sa bene lo stesso Thiago Motta, consapevole al mille per mille di quanto sia delicata la sua posizione per via delle due bruttissime figure rimediate nelle ultime tre partite: eliminazione a Torino nei quarti di finale di Coppa Italia per mano dell’Empoli infarcito di Primavera e il clamoroso 0-4, subito sempre all’Allianz dall’Atalanta per un passivo che non si vedeva a Torino dal 1967. Abbastanza per rendere traballanti le gambe della panchina, visto che l’obiettivo principale della stagione, almeno il quarto posto che garantisce la prossima Champions con i suoi 65 milioni, è a rischio.
Motta, giornate decisive
Trasformando così in decisive le ultime nove giornate che rimangono dopo la sosta del campionato, costretto a fermarsi per gli impegni delle Nazionali. Normale dunque che al Franchi la prestazione della squadra bianconera verrà vivisezionata e giudicata in tutti gli ambiti. Non solo il risultato, ma anche l’atteggiamento della squadra, tattico e di personalità, la convinzione con cui avrà saputo affrontare i Viola in un match che, complice lo stop, avrà un riverbero maggiore sul clima dei giocatori che resteranno a lavorare alla Continassa. Dunque è anche per tutta questa serie di ragioni che il morale del tecnico italobrasiliano ha vissuto un deciso upgrade quando l’altra sera ha ricevuto sul proprio cellulare un messaggio di John Elkann.