Vacca, talento da Juve e Nazionale: "Vivo per il gol, grazie a Magnanelli"

Attaccante dell'Under 20 azzurra e bianconera, Alessio Vacca è tra i convocati da mister Bernardo Corradi per il match di oggi pomeriggio dell'Italia contro la Turchia, ore 16 al Pendik Stadium di Istanbul, ultimo impegno dell'Elite League 2024-25. «Per me è sempre un grande onore essere chiamato in Nazionale e indossare la maglia azzurra» confessa il classe 2005.  
 
 Qual è il suo ruolo ideale? Alla Juventus gioca centravanti con licenza di svariare in tutto il reparto offensivo.  
«Nasco prima punta. Lavoro bene come attaccante centrale, ma so andarmi a cercare il pallone tra le linee. Mi piace fare gol...».  
 
Con l'Under 20 bianconera si è messo in mostra segnando reti spesso decisive. Si sente una punta imprevedibile palla al piede? 
«Certamente, quando gioco non penso a niente se non a fare il meglio possibile per me stesso e soprattutto per la squadra. Cerco di dare il massimo tenendo alta la concentrazione».  
 
Che atmosfera si respira nel ritiro azzurro? 
«Il gruppo è unito. Siamo una vera squadra e sul terreno di gioco ognuno lotta per l'altro. Ho dei compagni accoglienti e ho legato bene con tutti. Mi auguro di continuare a vestire la maglia azzurra meritandomi la fiducia». 

Com'è il suo rapporto con Francesco Magnanelli in Primavera? 
«Il mister è una grande persona, oltre a essere un grande allenatore. Quest'anno è riuscito a darmi una grossa mano, sia dentro sia fuori dal campo. E anche per questo lo stimo moltissimo».  
 
Avete un obiettivo di spogliatoio da qui a fine stagione? 
«Per ora puntiamo a restare in zona playoff per giocarci le nostre carte alla fine. Non ci sentiamo inferiori a nessuno. Dovessimo riuscire a centrare l'obiettivo, saremmo pronti a giocarci il campionato». 
 
Come trascorre il suo tempo lontano dal campo? 
«Torino è vicina a casa mia, Trecate, in provincia di Novara. E quando ho del tempo libero mi piace tornare dalle mie parti, stare con la mia ragazza e con la mia famiglia. Amo anche uscire con gli amici».  
 
Dove si immagina tra qualche anno? 
«Preferisco pensare al presente piuttosto che ragionare sul futuro. Cerco sempre di dare il massimo divertendomi, in fondo il calcio è anche questo».

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