Juve, sliding doors Champions: come cambiano gli obiettivi, 2 possibili sacrificati

Con meno soldi e appeal sarà più dura arrivare a giocatori di prima fascia. A rischio anche la conferma di Kolo Muani, ecco gli indiziati per ripianare l’eventuale rosso

TORINO - Champions sì, Champions no. L'eco del ritornello risuona senza soluzione di continuità tra i corridoi della Continassa, alla luce di una classifica quantomai pericolante. La linea Maginot del quarto posto, d'altronde, separa due mondi piuttosto differenti per la Juventus che verrà: vuoi per un discorso di sostenibilità finanziaria, vuoi per un discorso di appeal su scala internazionale. Due risvolti della stessa medaglia, a ben pensarci. Quella su cui si rifletterà il mercato estivo del club.

Obiettivi estivi

I principali nomi appuntati sull'agenda di Giuntoli, infatti, riguardano profili di nobile lignaggio, da Ederson in mediana a Osimhen in attacco, passando per Adeyemi sull'esterno. Prime scelte che difficilmente potrebbero prendere la via di Torino se i bianconeri, da qui a maggio, mancassero la qualificazione alla massima competizione europea. Un po' perché sarebbe complicato far quadrare i conti, tra costo del cartellino e lauto ingaggio, senza gli introiti Uefa assicurati dalla Champions. E un po' perché, di fronte a una folta concorrenza, per la Juventus diventerebbe arduo assicurare una proposta tecnica all'altezza di grandi aspettative. Un discorso che abbraccia, allo stesso modo, pezzi pregiati del prossimo mercato come saranno Lookman, segnalato in uscita dall'Atalanta e già conteso dalle big della Premier, o David, tra i desideri di decine di società in tutta Europa in virtù del goloso status di parametro zero. Più facile, insomma, che senza quarto posto la Juventus - in alcune zone del campo, almeno -ripieghi su soluzioni alla...Thuram o Cabal. Prospetti molto interessanti, certo, ma non ancora "arrivati", a livello tecnico come a livello di richieste economiche. Non a caso, in fondo, sono numerosi i profili sotto stretta osservazione anche in questa fascia di giocatori: dal centrale Coppola del Verona al terzino Mosquera del Valencia, per arrivare a Frendrup del Genoa in mezzo al campo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi può partire?

Ma la suddetta linea Maginot è destinata a tracciare un solco anche nella gestione della rosa oggi tra le mani di Thiago Motta. Le cifre del riscatto prefissate rendono possibile la conferma tanto di Kalulu quanto di Conceiçao, un domani comunque rivendibili a quote analoghe se non superiori, meno la permanenza in organico di un giocatore come Kolo Muani. Non solo. Perché il mancato accesso alla Champions, con ogni probabilità, imporrebbe almeno un sacrificio tra l'inedita finestra di mercato di giugno e la tradizionale sessione estiva. E, per compensare i mancati incassi europei, sarebbe necessaria una cessione di peso, in grado di assicurare entrate dai 50 milioni in su. Al saldo di Bremer, ai box per la rottura del crociato e dunque escluso da ogni discorso di mercato nell'estate 2025, non sono tanti i profili bianconeri che possano soddisfare la premessa.
Uno è certamente Cambiaso, per cui già a gennaio si era vociferato di una possibile partenza in direzione Manchester, sponda City. E un altro è Yildiz, con buona pace delle prospettive immaginate assegnando al turco l'iconica maglia numero 10. Una o più cessioni importanti, però, aprirebbero - in una sorta di circolo vizioso - a un nuovo ritornello. Quello riguardo la qualità della prossima rosa dei bianconeri, dato che il traguardo della qualificazione in Champions sarà essenziale per i conti anche tra dodici mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Champions sì, Champions no. L'eco del ritornello risuona senza soluzione di continuità tra i corridoi della Continassa, alla luce di una classifica quantomai pericolante. La linea Maginot del quarto posto, d'altronde, separa due mondi piuttosto differenti per la Juventus che verrà: vuoi per un discorso di sostenibilità finanziaria, vuoi per un discorso di appeal su scala internazionale. Due risvolti della stessa medaglia, a ben pensarci. Quella su cui si rifletterà il mercato estivo del club.

Obiettivi estivi

I principali nomi appuntati sull'agenda di Giuntoli, infatti, riguardano profili di nobile lignaggio, da Ederson in mediana a Osimhen in attacco, passando per Adeyemi sull'esterno. Prime scelte che difficilmente potrebbero prendere la via di Torino se i bianconeri, da qui a maggio, mancassero la qualificazione alla massima competizione europea. Un po' perché sarebbe complicato far quadrare i conti, tra costo del cartellino e lauto ingaggio, senza gli introiti Uefa assicurati dalla Champions. E un po' perché, di fronte a una folta concorrenza, per la Juventus diventerebbe arduo assicurare una proposta tecnica all'altezza di grandi aspettative. Un discorso che abbraccia, allo stesso modo, pezzi pregiati del prossimo mercato come saranno Lookman, segnalato in uscita dall'Atalanta e già conteso dalle big della Premier, o David, tra i desideri di decine di società in tutta Europa in virtù del goloso status di parametro zero. Più facile, insomma, che senza quarto posto la Juventus - in alcune zone del campo, almeno -ripieghi su soluzioni alla...Thuram o Cabal. Prospetti molto interessanti, certo, ma non ancora "arrivati", a livello tecnico come a livello di richieste economiche. Non a caso, in fondo, sono numerosi i profili sotto stretta osservazione anche in questa fascia di giocatori: dal centrale Coppola del Verona al terzino Mosquera del Valencia, per arrivare a Frendrup del Genoa in mezzo al campo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Juve, sliding doors Champions: come cambiano gli obiettivi, 2 possibili sacrificati
2
Chi può partire?