"Juve, troppi spifferi! Del Piero brutale ma giusto. Motta, così è palese"

Il commento a Sky dei due ex bianconeri sulla difficile situazione che sta vivendo la squadra di Thiago: "C'era entusiasmo, poi..."

È un momento di cruciale importanza per il futuro e l'esito della stagione della Juventus. Così come quello di Thiago Motta alla guida dei bianconeri. L'ultimo mese, ma soprattutto le sconfitte con Fiorentina e Atalanta hanno dato vita a profonde riflessioni tra la dirigenza bianconera sul destino della panchina della Vecchia Signora. Tanti interrogativi si solo alzati da più parti, anche tra ex calciatori juventini. A fare il punto, intervistati da Sky Sport, sono stati Mark Iuliano e Gianluca Zambrotta.

Juve e il futuro di Thiago Motta, parla Iuliano

La stagione bianconera era iniziata nel migliore dei modi, salvo poi prendere una brutta piega. Un percorso che nessuno si aspettava, nemmeno Iuliano: "Assolutamente no, all'inizio della stagione eravamo convinti di ripartire con una grande Juve e trovarsi qui a parlare del futuro dell'allenatore con l'esonero di Motta fa pensare. La società deve fare delle scelte importanti perché per la grandezza del club non può fare due stagioni così". E sulla confusione e il morale dello spogliatoio: "Confusione? Che i calciatori non siano contenti è palese, troppi spifferi sono usciti dallo spogliatoio ed è palese. Per come affronta alcune partite vediamo una squadra svuotata. Il giocatore deve andare in campo e fare quel che gli chiede l'allenatore, poi deve essere chiaro. Va bene il progetto giovani ma non aver messo in campo sin da subito i giocatori sui cui la Juve ha puntato tanto è un errore. E di questi ce ne sono stati tanti. Alcuni giocatori non sono stati trattati al meglio... c'è un elenco talmente lungo".

Ad aver ridimensionato la stagione è stato in particolare l'ultimo mese: "Le ultime prestazioni non sono state soltanto brutte a livello tattico e tecnico, ma anche di anima. Del Piero ha fatto un'analisi brutale ma giusta. Il momento più basso è stato con le tre sostituzioni e l'ingresso dei difensori quando stai perdendo. Il progetto che hai cercato di creare non dà più i suoi frutti. La Juventus deve sempre dominare l'avversario e ultimamente l'ha fatto poco".

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Iuliano sul calciomercato e i rumors su Mancini e Tudor

Secondo Iualiano i calciatori arrivati in estate non hanno reso come avrebbero dovuto, ma...: "Tanti giocatori comprati dalla Juve in estate che avrebbero potuto far lottare per scudetto e Champions non hanno reso. I calciatori devono anche essere messi nelle condizioni di fare bene e quindi qualche responsabilità dell'allenatore la metto". Tra i possibili sostituti di Thiago Motta ci sarebbero Roberto Mancini e un altro ex bianconeri, Igor Tudor: "Sono un grande estimatore del Mancio, ma Igor lo conosco bene e penso possa essere la scelta giusta per la Juve". Genoa capolinea di Motta? "Il mio pensiero è che non puoi decidere la stagione in una partita. C'è un lavoro dietro per cercare di salvare una stagione ma a questo livello 90' non possono bastare per salvarla".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Crisi Juve, parla Zambrotta

Ai dubbi e le perplessità di Iuliano si aggiungono anche quelli di Gianluca Zambrotta: “Sicuramente dispiace per la situazione della Juventus in questo momento. Ad inizio stagione c’erano dei presupposti molto diversi, c’era grande entusiasmo dopo l’arrivo di Thiago Motta. Onestamente terrei Motta fino a fine stagione, per poi fare un bel summit tra società, staff e giocatore per capire come proseguire al meglio. All’inizio dell’anno era stata presa una decisione chiara, con una prospettiva a lungo termine. Queste sono valutazioni che una società deve fare, credo l’allenatore non sia mai l’unico responsabile, come in questo caso, c’è anche la società come responsabile dei non risultati. Terrei Motta fino a fine stagione, anche se quello di Mancini è un nome importante, un grande allenatore che ha fatto benissimo con la nazionale e i vari club. Però non lo so, vedrei fino a fine stagione Thiago Motta sperando chiaramente che la Juve riesca a raggiungere l’unico obiettivo, che è quello di arrivare in Champions”.
Sulle tensioni interne:“Spogliatoio, ambiente tranquillo sono le cose principali. Chiaro che se guardo le due società più grandi che oggi abbiamo in Italia, che sono Juve e Milan, non vivono momenti facili. Milan contestato dai tifosi, Juve uguale, dunque ambiente difficile sia per l’allenatore che per i calciatori. Dico sempre che un giocatore per poter rendere al massimo deve avere ambiente sereno, pensando solo a dare il massimo sul campo senza tener conto di quanto c’è fuori: se arrivo allo stadio e iniziano a fischiarmi e a contestarmi, puoi immaginare con che umore si gioca quella partita".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Zambrotta: "Ritrovare la serenità. Su Mancini..."

Secondo Zambrotta la prima cosa da fare è ristabilire la giusta serenità: "Secondo me  la prima cosa da fare è ritrovare la serenità in un ambiente che non è più tranquillo, poi chiaramente i risultati non arrivano e l’ambiente non è sereno. Le difficoltà nello spogliatoio tra allenatori e giocatori ci son sempre state, lasciano il tempo che trovano. Ho avuto spogliatoi dove c’erano calciatori non che non andavano d’accordo coi tecnici, ma in campo davano il massimo perché si pensava alla squadra. Da fuori non l’ho visto tanto questo tipo di rapporto tra Motta e i giocatori. Serve un ambiente sereno che ora non c’è perché mancano i risultati.

Mancini come Ranieri alla Roma? “Se mi aspetto un eventuale impatto di Mancini come Ranieri alla Roma, essendo tecnico di esperienza? Quando arriva un nuovo allenatore c’è sempre una svolta, è normale: basta vedere Conceicao col Milan, che ha battuto due acerrime rivali come Juve e Inter vincendo la Supercoppa, poi chiaramente si è ritrovato coi problemi che aveva anche Fonseca. Ma il cambio allenatore da' sempre qualcosa, è automatico. Non lo so, ripeto, magari Motta avrà avuto tempo per lavorare durante la sosta, ritrovando un po’ di serenità: aspettiamo la gara col Genoa. Chiaramente è una situazione complicata dopo due partite dove si son presi tanti gol e dove la Juve non ha fatto bene, ma opterei per tenere Thiago Motta e dare fiducia a lui. L’ha detto anche in conferenza, quindi son fiducioso con lui sperando che la Juve possa ritornare e rimanere in Champions”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

È un momento di cruciale importanza per il futuro e l'esito della stagione della Juventus. Così come quello di Thiago Motta alla guida dei bianconeri. L'ultimo mese, ma soprattutto le sconfitte con Fiorentina e Atalanta hanno dato vita a profonde riflessioni tra la dirigenza bianconera sul destino della panchina della Vecchia Signora. Tanti interrogativi si solo alzati da più parti, anche tra ex calciatori juventini. A fare il punto, intervistati da Sky Sport, sono stati Mark Iuliano e Gianluca Zambrotta.

Juve e il futuro di Thiago Motta, parla Iuliano

La stagione bianconera era iniziata nel migliore dei modi, salvo poi prendere una brutta piega. Un percorso che nessuno si aspettava, nemmeno Iuliano: "Assolutamente no, all'inizio della stagione eravamo convinti di ripartire con una grande Juve e trovarsi qui a parlare del futuro dell'allenatore con l'esonero di Motta fa pensare. La società deve fare delle scelte importanti perché per la grandezza del club non può fare due stagioni così". E sulla confusione e il morale dello spogliatoio: "Confusione? Che i calciatori non siano contenti è palese, troppi spifferi sono usciti dallo spogliatoio ed è palese. Per come affronta alcune partite vediamo una squadra svuotata. Il giocatore deve andare in campo e fare quel che gli chiede l'allenatore, poi deve essere chiaro. Va bene il progetto giovani ma non aver messo in campo sin da subito i giocatori sui cui la Juve ha puntato tanto è un errore. E di questi ce ne sono stati tanti. Alcuni giocatori non sono stati trattati al meglio... c'è un elenco talmente lungo".

Ad aver ridimensionato la stagione è stato in particolare l'ultimo mese: "Le ultime prestazioni non sono state soltanto brutte a livello tattico e tecnico, ma anche di anima. Del Piero ha fatto un'analisi brutale ma giusta. Il momento più basso è stato con le tre sostituzioni e l'ingresso dei difensori quando stai perdendo. Il progetto che hai cercato di creare non dà più i suoi frutti. La Juventus deve sempre dominare l'avversario e ultimamente l'ha fatto poco".

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...