Tudor, era già Juve: da Pirlo alla carica Vlahovic. E un gesto mai dimenticato

Il croato è pronto a tornare sulla panchina della Vecchia Signora, che aveva già 'assaggiato' nel 2020/2021. Le parole sui giocatori, il passato da calciatore e non solo

Non ci resta che attendere, no non si tratta di una commedia all'italiana e non c'entra Cristoforo Colombo o l'America. Alla Juventus sono pronti al cambio di rotta e il capitano a guidare la nave non sarà più lo stesso. Motta ha fatto già i bagagli e ha preso la scialuppa, mentre al timone si prepara ad arrivare Tudor. Il compito del croato è uno solo: portare la Vecchia Signora alla riva della Champions League, quindi almeno al quarto posto. Passiamo ora dal mare al campo, di certo per Igor Torino non è un ambiente nuovo: ci ha gioito da giocatore, l'ha rispettata in un momento difficile, l'ha affrontata anche da avversario in panchina, con Pirlo ha assaporato il gusto di guidarla e poi ha elogiato sempre i giocatori.

Tudor e l'elogio a Bremer

Tudor troverà una formazione da irrobustire, dovrà ridare la carica a qualche giocatore al momento spento. Una vera e propria scossa di personalità. L'allenatore conosce l'ambiente e negli ultimi mesi ha anche elogiato i calciatori che ora fanno parte della rosa. In particolare Bremer, anche se non potrà utilizzarlo fino alla fine della stagione. "Guarda, di là c'è un difensore che per me è il più forte al mondo. C'è una cosa più bella di giocare contro il più forte al mondo? No, non c'è" - in questo modo aveva caricato Castellanos prima della sfida contro la Juve. E ovviamente il riferimento era al brasiliano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Vlahovic? Può arrivare a 30 gol"

Ma Tudor ha parlato sempre bene anche di Vlahovic, che avrebbe bisogno di una vera e propria iniezione di fiducia dopo essere stato messo ai margini da Thiago Motta. "Osimhen l'attaccante migliore? No, lui è un giocatore forte ma il più forte secondo me è Vlahovic"rispose il tecnico in una conferenza stampa quando era sulla panchina del Verona. Un bel attestato di stima, che ha confermato poi in un'intervista a Tuttosport: "Vlahovic per me è fortissimo". Parlando del centravanti serbo, nella stessa intervista Tudor aveva anche aggiunto: "Avrà sbagliato qualche gol ma ne ha fatti e ne farà tanti: può arrivare a 25-30 in questa stagione".

Il parere su Douglas Luiz e Yildiz

E a questo punto occhio anche al rendimento di Douglas Luiz, ancora out per infortunio ma che una volta a disposizione il tecnico croato potrebbe provare a rilanciare. Nello stesso intervento a Tuttosport, infatti, ne parlava così: "Io alla prima partita ho fatto gol con il Perugia, sono partito alla grande. Se hanno scelto Douglas vuol dire che è bravo, anche Platini ha faticato all’inizio, quelli forti escono sempre". Quando invece gli venne chiesto il nome del giovane che lo aveva impressionato maggiormente, Igor rispose così: "Yildiz l’ho notato già l’anno scorso e sono contento per lui. Io alleno da 15 anni e dico sempre che la qualità non ha età. I forti vanno fatti giocare sempre, sempre. Soprattutto se non sono difensori. Io uno forte in attacco lo faccio giocare anche a 17, 18 o 19 anni".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'esperienza in panchina con Pirlo

Ora non resta che incontrarsi. E Igor la panchina bianconera già l'ha accarezzata... Tudor infatti è già stato sulla panchina della Juve, ma da vice allenatore l'anno in cui al timone c'era Pirlo. Una stagione tra alti e bassi conclusa con due trofei: la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Ma al croato piace giocare da protagonista e in un'intervista rilasciata a Sportske Novosti nel giugno 2021, subito dopo l'addio al mondo bianconero, ha dichiarato con decisione di voler proseguire la sua carriera da allenatore esclusivamente come tecnico principale, abbandonando definitivamente il ruolo di vice: "Quest'anno è stato difficile, siamo riusciti a qualificarci per la Champions e a vincere la Coppa Italia, ma nonostante ciò ci hanno cacciato. Ad ogni modo, ho preso una decisione: non sarò più il vice di nessuno"E così è stato, allenado poi il Verona, il Marsiglia e la Lazio. E a proposito dei biancocelesti, c'è un filo molto sottile che collega quella esperienza a quella che farà ora a Torino. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I precedenti contro la Juve e l'impatto Lazio

Non è la prima volta che Tudor subentra a fine stagione, lo ha fatto anche alla Lazio l'anno scorso. E sempre a nove giornate dalla fine (al posto del dimissionario Sarri), con i biancocelesti che si trovavano al nono posto. Il tecnico è riuscito a portarli in Europa conquistando ben 18 punti, la media di due a partita. E al suo esordio con i capitolini è riuscito a battere proprio la Juventus con un gol di Marusic nel finale. Ma come sono i precedenti contro la Vecchia Signora? Tre vittorie e due sconfitte collezionate dal tecnico sulle panchine di Verona e Lazio, mentre con l'Udinese non si sono mai incontrate. Una statistica più che buona, considerando la differenza di valori tra queste società e il club di Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I successi con la Juve e la riduzione dello stipendio

Sapere cosa significa vincere con la Juventus fa sicuramente la differenza. E Tudor lo sa bene. Con i bianconeri da calciatore ha conquistato due campionati, due Supercoppe italiane, una Coppa Intertoto e anche il campionato di Serie B, anche senza scendere in campo. E a proposito dell'anno 2006-2007 è stato molto particolare. Il difensore veniva da una serie di infortuni che nel corso della sua carriera gli hanno dato l'appellativo di "gigante di cristallo" e dopo otto mesi di inattività la Juve aveva intenzione di risolvere il suo contratto e per questo motivo si era rivolta al Collegio arbitrale del Coni. Poi però si è risolto tutto con la decisione di Tudor di auto-ridursi lo stipendio. Un gesto che ha evitato ulteriori strascichi e che ha permesso al club di concentrarsi solo sul campo e sulla risalita in Serie A. Mentalità e rispetto. Ora per Igor è tempo di una sfida importante e dovrà prendersi subito in mano la Juve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non ci resta che attendere, no non si tratta di una commedia all'italiana e non c'entra Cristoforo Colombo o l'America. Alla Juventus sono pronti al cambio di rotta e il capitano a guidare la nave non sarà più lo stesso. Motta ha fatto già i bagagli e ha preso la scialuppa, mentre al timone si prepara ad arrivare Tudor. Il compito del croato è uno solo: portare la Vecchia Signora alla riva della Champions League, quindi almeno al quarto posto. Passiamo ora dal mare al campo, di certo per Igor Torino non è un ambiente nuovo: ci ha gioito da giocatore, l'ha rispettata in un momento difficile, l'ha affrontata anche da avversario in panchina, con Pirlo ha assaporato il gusto di guidarla e poi ha elogiato sempre i giocatori.

Tudor e l'elogio a Bremer

Tudor troverà una formazione da irrobustire, dovrà ridare la carica a qualche giocatore al momento spento. Una vera e propria scossa di personalità. L'allenatore conosce l'ambiente e negli ultimi mesi ha anche elogiato i calciatori che ora fanno parte della rosa. In particolare Bremer, anche se non potrà utilizzarlo fino alla fine della stagione. "Guarda, di là c'è un difensore che per me è il più forte al mondo. C'è una cosa più bella di giocare contro il più forte al mondo? No, non c'è" - in questo modo aveva caricato Castellanos prima della sfida contro la Juve. E ovviamente il riferimento era al brasiliano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...