Si sono parlati per oltre mezzora. Un confronto diretto, come piace a Tudor, uno che dialoga molto con i suoi giocatori e sempre senza filtri. Sì, ma cosa si sono detti Tudor e Vlahovic? Tudor ha detto chiaramente a Vlahovic che lo ritiene uno dei centravanti più forti in Europa e che resta convinto che può fare molto di più e tornare a essere uno in grado di paragonarsi ai grandi. E poi gli ha chiesto se anche lui si sente così, perché per Tudor è fondamentale che i giocatori siano convinti dei propri mezzi e di quello che possono fare.
Vlahovic-Tudor, promessa reciproca
Vlahovic gli ha risposto che ha una grande voglia di dimostrare quello che vale, soprattutto dopo un periodo nel quale è stato relegato in panchina, ai margini del progetto di Motta e chiamato solo per comparsate sporadiche negli ultimi minuti. Tudor gli ha garantito che lo vuole mettere al centro dell'attacco della sua Juve e che vuole metterlo nelle condizioni di segnare tanto, ma vuole vedere da parte sua una risposta forte in termini di lavoro, concentrazione e fiducia. Si sono lasciati così, con la promessa reciproca di dare il massimo l'uno per l'altro e una specie di patto per portare la Juventus nella prossima Champions. Tudor potrebbe non esserci, ma anche Vlahovic è molto a rischio: per entrambi vale il presente delle prossime nove partite.
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