Huijsen, Motta e il Real Madrid
Huijsen nell’idea di Thiago avrebbe avuto poco spazio e forse avrebbe tolto qualche risorsa necessaria per arrivare agli uomini richiesti dallo stesso tecnico. Per il capo dell’area sportiva era invece una piccola miniera da sfruttare. Che sia stata però soprattutto una questione tecnica, lo dimostrano un paio di elementi in particolare. Numero uno: su Soulé erano stati fatti gli stessi ragionamenti, eppure l’argentino nel ritiro in Germania era aggregato al gruppo; numero due: non si è attesa una vera e propria asta nei confronti del centrale, passato già a fine luglio al Bournemouth per 15,2 milioni di euro. La Juventus si è riservata una percentuale del 10% sulla futura rivendita e tanto è bastato a mitigare i possibili rimpianti. Che restano ugualmente tanti, per la crescita mostrata in Inghilterra e per la fama raggiunta in così poco tempo. Alla porta delle Cherries sta infatti per bussare il Real Madrid, pronto a farne un marchio del futuro. Si parla di 60 milioni di euro, quattro volte la quotazione fatta alla Continassa, per lasciarlo correre verso quell’ambizione coltivata da sempre, spinta inoltre da un entourage definito a più riprese «poco gestibile». Però evidentemente efficace. Quant’è spietato, il mercato.