"Avere 10 anni di contratto a me cambia poco. Faccio le scelte con il cuore". Basta poco per spiegare cos'è la Juve per Igor Tudor. Durante la conferenza di presentazione ha fatto capire con alcuni semplici concetti il dna del club e la sua voglia di trasmettere questo ai suoi calciatori. Un aspetto che è mancato in questi primi mesi e sottolineato anche da una leggenda bianconera come Del Piero. Alla Juventus l'obiettivo è vincere e ora c'è da riportare questa mentalità anche con un gruppo molto giovane: "Quando sei alla Juve non frega niente a nessuno se sei giovane o vecchio, devi vincere e crescere in fretta". Deciso e sicuro il tecnico croato che ha toccato tantissimi punti, soprattutto legati all'aspetto motivazionale della squadra.
Tudor, voglia Juve e i ricordi del passato
Igor Tudor ha iniziato con i ringraziamenti:"Ringrazio il direttore e il club per questa opportunità, questa possibilità. Darò tutto per non deludere nessuno. Emozioni ci sono, chiaramente: tutti vorrebbero allenare la Juventus. Ma soprattutto c'è la voglia di lavorare, fare bene e raggiungere l'obiettivo, sappiamo tutti qual è. Credo tanto in questa squadra, ci sono giocatori forti. Ieri sono rientrati tutti dalle nazionali, però non ci sono scuse". Sulla juventinità:"Quella la senti, la annusi. Parli e senti sempre nello spogliatoio cosa pensano i giocatori. Il cuore, l’appartenenza ci sta, ma non si vince con quello. Se no portiamo il più grande tifoso e lo facciamo allenare. Ci sono motivazioni, spunti tattici, un lavoro di tutto il club. I giocatori sono sempre protagonisti, facendo tutte le cose, capiscono tutto in fretta come è fatto uno o l’altro allenatore". Dalle motivazioni ai singoli con le parole a Vlahovic e la coesistenza con Kolo Muani.
