“Thuram e lo schiaffo, gli esempi Del Piero e Zidane": Tudor, aneddoti Juve

Il neo tecnico lega il suo passato bianconero con il presente: leadership, modelli e retroscena degli anni juventini

La terza esperienza juventina di Igor Tudor ha inizio. Il tecnico croato si è presentato in conferenza stampa come nuove allenatore bianconero, dopo l'avventura da calciatore prima e quella da vice di Andrea Pirlo poi. All'incirca nove stagioni e mezzo vissute in bianconero, prima di ritornare stavolta nel ruolo di guida della squadra: anni in cui ha potuto conoscere perfettamente il dna Juve. Nella presentazione in sala stampa non sono mancati i riferimenti proprio alla sua esperienza passata in bianconero in relazione alla squadra di oggi.

Tudor: la Juve, Ancelotti e Lippi

La juventinità di Tudor è venuta fuori, ad esempio, nel parlare della mentalità che vuole trasmettere alla squadra: "Ho parlato tanto oggi di quella roba là. Ci sono tanti ragazzi nuovi. Ho preso tanto, non sono stato allenato da gente scarsa. Ho avuto Lippi, Capello, Ancelotti... hanno vinto poco mi sembra (ride, ndr). E' stata una scuola di vita di tutto, quegli anni mi hanno costruito". E a proposito di Marcello Lippi, il tecnico è entrato ancor di più nei dettagli: "È un allenatore che mi ha portato alla Juventus, è andato via e poi è tornato. Quando penso a quella persona penso alla Juventus. I modi di fare, di allenare, di comunicare. Gli voglio bene". E a proposito del suo passato bianconero...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

'Schiaffo' a Thuram e retroscena bianconeri

In conferenza Tudor ha ammesso di aver sentito nelle socrse un suo vecchio compagno bianconero, Lilian Thuram, che è ovviamente anche papà di Khephren: "Ieri ho sentito il papà di Thuram, abbiamo fatto una chiacchierata. Mi ha detto: 'Se fa qualcosa di sbagliato, dagli uno schiaffo'. Lo conosco da Nizza, quando ero sotto contratto con il Marsiglia. Kolo l'ho visto ieri il primo giorno, è un giocatore fortissimo. Ci siamo conosciuti ieri e sono contento di averlo".

E a proposito del suo passato da calciatore alla Juve, Tudor ha svelato due retroscena, relativo a due ex compagni...non proprio qualunque: "Un giorno mi metto ad aspettare per fare una terapia, il lettino si libera e arriva Zidane: io mi sposto, lui però mi prende e dice che tocca a me. Poi, dopo un allenamento, prendo le calze e le butto via. Arriva Del Piero e mi dice di metterle in ordine. Sono due cose belle dei miei tempi, così vi ho raccontato due curiosità".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Leader alla Juve: Del Piero e Zidane..."

Tanti alla Juve hanno fatto capire a Tudor cosa vuol dire essere uno dei leader bianconeri, avendo avuto esempi illustri. Oggi i tempi sono diversi, ma in bianconero il diktat è chiaro, ed è quello di vincere e crescere velocemente: "Qualche giocatore l'ho conosciuto ieri, non posso dire in qualche ora come sono le persone. Chiaro, sono generazioni sono diverse, non di calciatori ma anche di giovani che arrivano. Prima c'era tanta più personalità, ovunque. Però va anche detto che si è intrapresa una strada di cambiamento, quando ci sono tanti giocatori il percorso di crescita di una squadra può rallentare. Alla Juve, non frega a nessuno se sei giovane o vecchio: devi vincere e crescere in fretta. Questo vale per tutti. La Juve fa le cose giuste scegliendo le persone giuste, se si sbagliano le persone non si fa bene. Qua, invece, c'è stata sempre questa forza, a partire dalla gente ai vertici. L'umilità me l'hanno trasmessa, nei 7-8 anni vissuti qui, calciatori come Del Piero, Zidane e Montero. Ricordo bene la cultura della Juve 1990/2000: c'era sempre voglia di vincere, sia il mercoleedì in Champions che la domenica contro squadre meno forti in campionato. E' una cosa che ho provato a trasmettere anche da allenatore".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La terza esperienza juventina di Igor Tudor ha inizio. Il tecnico croato si è presentato in conferenza stampa come nuove allenatore bianconero, dopo l'avventura da calciatore prima e quella da vice di Andrea Pirlo poi. All'incirca nove stagioni e mezzo vissute in bianconero, prima di ritornare stavolta nel ruolo di guida della squadra: anni in cui ha potuto conoscere perfettamente il dna Juve. Nella presentazione in sala stampa non sono mancati i riferimenti proprio alla sua esperienza passata in bianconero in relazione alla squadra di oggi.

Tudor: la Juve, Ancelotti e Lippi

La juventinità di Tudor è venuta fuori, ad esempio, nel parlare della mentalità che vuole trasmettere alla squadra: "Ho parlato tanto oggi di quella roba là. Ci sono tanti ragazzi nuovi. Ho preso tanto, non sono stato allenato da gente scarsa. Ho avuto Lippi, Capello, Ancelotti... hanno vinto poco mi sembra (ride, ndr). E' stata una scuola di vita di tutto, quegli anni mi hanno costruito". E a proposito di Marcello Lippi, il tecnico è entrato ancor di più nei dettagli: "È un allenatore che mi ha portato alla Juventus, è andato via e poi è tornato. Quando penso a quella persona penso alla Juventus. I modi di fare, di allenare, di comunicare. Gli voglio bene". E a proposito del suo passato bianconero...

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
“Thuram e lo schiaffo, gli esempi Del Piero e Zidane": Tudor, aneddoti Juve
2
'Schiaffo' a Thuram e retroscena bianconeri
3
"Leader alla Juve: Del Piero e Zidane..."