Kolo Muani come Zirkzee
Poi, però, c’è questa benedetta “sensazione” che coltiva Tudor e che evidentemente tiene conto anche dell’ultimo periodo di Muani in bianconero: partito con i fuochi d’artificio di cinque gol in tre partite, si è spento di colpo e non è più riuscito a segnare dal 16 gennaio scorso. Quasi a voler confermare i dubbi sulla mancanza di continuità che gli rimproverano al Psg dove infatti non ha mai convinto Luis Enrique. Tutto il contrario di Thiago Motta che invece lo considerava prezioso per il proprio impianto tattico nella speranza che riuscisse a replicare in qualche modo i movimenti di Zirkzee per favorire gli inserimenti dei tre schierati alle sue spalle.
Le gerarchie di Tudor
E che il francese svolgesse un gran lavoro è innegabile ma evidentemente, almeno in questa prima fase, Tudor ha invece pensato che gli fosse più utile un centravanti di impatto fisico in grado di temere più impieganti i centrali difensivi avversari. Che poi anche queste sono sfumature perché anche Kolo ha dimostrato, per esempio a Como, di possedere “gamba” e forza nel ribaltare l’azione a campo aperto. Valutazioni in corso, insomma, e dopo i prossimi giorni di lavoro a ranghi completi, Tudor per primo potrà ragionare su fatti concreti oltre che sulle (sempre siano benedette) sensazioni. E definirà in senso più completo le gerarchie.
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