La Juve non è in vendita
La cessione della Juventus a Pif non sembra, almeno in questo momento, una prospettiva realistica. Proprio la scorsa settimana, John Elkann ha immesso nel club 15 milioni e dato disponibilità per arrivare a 110. Si è trattato di un tecnicismo contabile per mettere in sicurezza il patrimonio netto in un momento di incertezza sui risultati, ma la mossa ha un sottotesto molto più forte: la Juventus non è in vendita, è un gioiello di famiglia e, come tale, viene trattato (cioè con sfumature affettive e non solo con le fredde logiche del business). Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi anni? Nessuno può dirlo, ma il fatto che, in momento difficile ed economicamente zoppicante, John (che ieri era da Donald Trump a parlare di dazi sulle auto, per dire) non abbia fatto mancare il suo apporto concreto induce a pensare che ci sia un’intenzione forte di tenere il club in famiglia. Dopodiché i movimenti del fondo Pif vanno sempre monitorati con attenzione, soprattutto se nei progetti sauditi ci fosse un piano di rilancio per il calcio italiano.