Juve, comandante Tudor: novità e sedute più intense

Allenamenti doppi, corsa e le differenze con Motta: il tecnico croato preparare le ultime otto gare di Serie A

Novità e obiettivi. Da un paio di settimane ormai Tudor è il nuovo condottiero della Juventus e in pochi giorni ha già fatto dimenticare Motta. Nelle idee, nella juventinità e, soprattutto, nei tifosi. Ora nessuno più parla del passato, anzi vuole dimenticarlo, perché vuole guardare al futuro e spingere la squadra verso la Champions League. Da qui alla fine del campionato ci sono otto finali davanti, i bianconeri non possono rallentare e lasciare nulla al caso. Il primo ostacolo sulla strada di Locatelli e compagni è quello contro la Roma di Ranieri, tra le formazioni più in forma di questo 2025. Uno scontro diretto a tutti gli effetti con i giallorossi in ritardo di appena tre punti rispetto alla Juve. Ma le novità dalla Continassa, però, sono altre e stanno tutte nelle direttive del tecnico croato. 

Juve, allenamenti e intensità

Alcune differenze tra la Juve di Motta e quella di Tudor si sono già viste nella prima gara contro il Genoa. Meno possesso palla sterile e orizzontale, più verticalità e corsa in avanti per andare in pressione e portare più uomini nella metà campo avversaria. Queste le novità che ha voluto portare sin da subito il tecnico croato, oltre al modulo. Il 3-4-2-1 che può portare i bianconeri a una spinta diversa soprattutto negli interpreti e cercare di rivitalizzare alcuni calciatori. Yildiz può giocare più vicino alla porta e Koopmeiners avere un raggio d'azione diverso.

 

 

Kolo Muani assieme a Vlahovic è l'altra possibilità per avere più peso davanti con due ali offensive come Nico Gonzalez da una parte (in attesa del rientro di Cambiaso) e Conceicao o Weah dall'altra. Tante prove durante gli allenamenti, ma una cosa si nota rispetto ad altre volte: l'intensità. Nei video pubblicati dalla Juventus, della doppia seduta di mercoledì, si nota come in diversi calciatori durante l'allenamento siano spesso sulle gambe. Partitelle a campo ridotto attacco contro difesa. Tanta corsa, rapidità nello stretto. La stanchezza è dovuta proprio a questo, al modo di allenarsi, per avere più intensità e ritmo all'interno delle gare. Una nuova mentalità per i bianconeri che ora deve trovare continuità nei risultati e nelle prestazioni sul campo. 

 

 

 

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